Appuntamenti estivi alla Sinagoga e Museo ebraico di Firenze

Attività anche per i più piccoli, oltre a una speciale apertura del cimitero monumentale e visite guidate. Il Coronavirus non ferma l'estate del Balagan Café, sere d'agosto: tra musica, incontri e buon cibo. Visita guidata al cimitero ebraico di Livorno domenica 26 luglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2020 06:26
Appuntamenti estivi alla Sinagoga e Museo ebraico di Firenze

Firenze, 24 luglio 2020– Proseguono le iniziative estive alla Sinagoga e Museo ebraico di Firenze con visite guidate speciali, anche al cimitero monumentale, e laboratori per i più piccoli. Domenica 26 luglio (ore 16.30), così come ogni martedì e giovedì alla stessa ora,parte un viaggio alla scoperta del ricco patrimonio di oggetti, cultura e memorie conservate al Museo. Lunedì 27 luglio (ore 10) è invece in programma un’apertura straordinaria – con visita guidata – del Cimitero monumentale di viale Ariosto, appena fuori porta San Frediano, un luogo che custodisce un importante tesoro culturale fatto di cappelle funerarie e monumenti, tra i quali spicca quello a forma di piramide egizia di David Levi.

Martedì 28 luglio (ore 16.30) infine laboratorio didattico Una visita molto speciale! Oggetti rituali, personaggi biblici e letture animate pensato per bambini dai 5 ai 10 anni.

In questa insolita estate 2020, la Comunità Ebraica di Firenze non vuole far mancare a fiorentini e turisti italiani un’occasione di spensieratezza all’insegna della buona musica, del buon cibo e della riflessione. Per questo il Balagan Café ritorna per l’ottava edizione dal 6 agosto e per quattro giovedì del mese nel giardino della Sinagoga (Via Farini, 6). “Percorsi ebraici” è il titolo dell’edizione 2020. L'ingresso è come sempre libero a partire dalle ore 19:00; ma per via delle disposizioni COVID, l'apericena va prenotata. L’iniziativa è organizzata dalla Comunità Ebraica di Firenze e Rete Toscana Ebraica in collaborazione con il Comune di Firenze- Estate Fiorentina con il contributo della Regione Toscana e Fondazione Cr Firenze.

«Siamo felici di ripartire per una nuova stagione del Balagàn – dichiara il direttore artistico Enrico Fink - L'apertura è dedicata alle tematiche che da sempre ci contraddistinguono, il dialogo, il valore della differenza: a questo sono dedicati i progetti ai quali ha lavorato tanto la nostra Daniela Misul, e questo è il senso del concerto speciale di apertura, che vede insieme le tradizioni ebraiche e rom italiane in un unico spettacolo, grazie alla partecipazione di Santino Spinelli.

Un concerto entusiasmante ma anche la testimonianza di come la cultura italiana sia da sempre il frutto dell'apporto delle sue minoranze: la comunità rom di Santino e la nostra comunità ebraica sono presenti con continuità in Italia da secoli, sono una parte indelebile del tessuto sociale italiano. Come ha detto qualcuno, siamo più italiani della pasta al pomodoro. Una novità di quest'anno Muzika Shelanu, che vuol dire “la nostra musica”: nella prima ora di apertura del Balagàn, giovani (e meno giovani) talenti della comunità ebraica di Firenze offriranno un intrattenimento musicale prima dell'inizio degli incontri.

Si comincia il 6 agosto con Lorenzo Bianchi, poi ci sarà la Tingo Band e tante altre sorprese».

L’appuntamento del 6 agosto - “A cielo aperto. Il viaggio come incontro fra popoli e culture” è il titolo del primo appuntamento in programma giovedì 6 agosto che comincerà alle ore 19,30 con Lorenzo Bianchi per “Muzika Shelanu” e proseguirà con un omaggio a Daniela Misul, la presidente della Comunità Ebraica di Firenze scomparsa l’8 agosto scorso dell'anno scorso. Alle ore 20,30 è in programma “Un ricordo di Daniela Misul a un anno dalla sua scomparsa”, ricordi, progetti e parole di chi l’ha conosciuta, di chi ha lavorato con lei e ancora oggi porta avanti i suoi numerosi progetti. A seguire “Romanò Simchà”, un trascinante concerto fra le tradizioni ebraiche e Rom italiane con Santino Spinelli, Enrico Fink e i solisti di Alexian Group e dell’Orchestra Multietnica di Arezzo.

Come da tradizione la serata sarà allietata dall’apericena che quest’anno sarà servito in pratiche confezioni individuali per ottemperare alla normativa anti-Covid. I partecipanti potranno degustare Couscous alle verdure con i profumi del mediterraneo; Dadi di ceci e spezie su un letto di hummus; Melanzane alla marocchina (prenotazione obbligatoria). Il menù a base di delizie del mondo ebraico sarà cucinato e narrato dagli chef Michele Hagen e Jean Michel Carasso. Aperitivo a cura del Balagan Bistrot Cafè con bevande dalle mille tradizioni ebraiche. In occasione del Balagan Cafè sarà possibile visitare la Sinagoga in notturna con visite accompagnare al prezzo ridotto di 5 euro.

Le iniziative proposte si inseriscono nel Jewish Tuscany Summer Tour, un viaggio nella Toscana ebraica fra Firenze, Siena e Pisa che invita a conoscere il patrimonio di storia, cultura, luoghi e memorie ebraiche. Le attività sono promosse da CoopCulture in collaborazione con la Comunità ebraica di Firenze e hanno un costo di 5 euro oltre al biglietto di ingresso ridotto e prevendita se prevista. Informazioni e prenotazioni dal lunedì al venerdì 9-13 848082380 o +39 06 39967138 da cellulare, mail prenotazioni@coopculture.it. La sinagoga e il museo sono aperti la domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30; dal martedì al giovedì l’apertura è dalle 15 alle 18.30.

Un percorso tra le lapidi per ricostruire la storia della comunità ebraica livornese

Proseguono le visite domenicali dedicate alla memoria e alla Livorno ebraica. Domenica 26 luglio alle ore 10.00 è in programma un’altra visita guidata al Cimitero ebraico di via Don Aldo Mei, promossa dalla Comunità Ebraica di Livorno e da Amaranta Servizi. La Livorno ebraica ha sempre destato molto interesse, ma negli ultimi 50 anni c’è stato un fiorire di studi da parte delle più importanti università e centri studi del mondo.

Già nel 1955 il rabbino Alfredo Sabato Toaff scriveva: ”La storia della Comunità ebraica di Livorno è una storia singolare, direi quasi di eccezione sia per le condizioni di privilegio che gli Ebrei godettero in questo porto del Granducato di Toscana, sia perché non è soltanto di interesse locale, …ma interessa quasi tutto il mondo ebraico perché si riannoda con la storia politica del commercio e della cultura dell’ebraismo mondiale”.

Per scoprire quanto la comunità ebraica livornese ha influenzato la storia, la cultura, la vita quotidiana di Livorno niente di meglio che visitare i due Cimiteri (quello di via Don Aldo Mei e di viale Ippolito Nievo): passeggiare tra le lapidi che riportano i nomi delle strade livornesi o di attività commerciali come Attias, Franco, Chayes, Baquis, Dello Strologo, Friedman; di personaggi che hanno reso celebre Livorno nel mondo: uno per tutti Amedeo Modigliani. Il Cimitero di via Don Aldo Mei, di grande valore storico, è ancora attivo.

Si trova lungo la Cigna, dietro il Cimitero comunale dei Lupi, ed ospita le più antiche sepolture dei primi Ebrei venuti a Livorno con le Livornine oltre alle sepolture del piccolo cimitero di Portoferraio. Vi si accede attraverso un cancello in ferro battuto che ci conduce ad un viale diretto alla Cappella mortuaria, disegnata dell’architetto Alberto Adriano Padova. L’ingresso è protetto da un portico con colonne scanalate , sulle pareti del portico troviamo a destra una lapide con i nomi dei caduti della prima guerra mondiale e sulla sinistra i nomi dei morti nei campi di sterminio.

Sull’edificio sono presenti altre due lapidi, una ricorda il pittore Amedeo Modigliani nato a Livorno il 12 luglio 1884 e l’altra il rabbino Bruno Pellegrino Polacco, rabbino di Venezia, Ferrara e Livorno 

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