Primo incontro fra il Comune di Firenze e gli esercenti fiorentini Anec e Agis

Il vicesindaco Nardella: "Presto un 'pacchetto' di iniziative condivise per superare la crisi delle sale della città". Con la Casa del Cinema a Firenze uno spazio per sostenere e rilanciare il settore.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2009 20:37
Primo incontro fra il Comune di Firenze e gli esercenti fiorentini Anec e Agis

Primo incontro stamani fra il vicesindaco Dario Nardella e i rappresentanti degli esercenti cinematografici fiorentini di Anec e Agis, per affrontare la crisi delle sale cittadine, individuare soluzioni e progetti e favorire l’accesso ai cinema nel centro storico. Tre le linee di azione concordate La prima: la firma di un protocollo di intesa tra il Comune e le categorie di rappresentanza, per definire una serie di ‘pacchetti’ promozionali per chi va al cinema, con la previsione di sconti in ristoranti e pizzerie, agevolazioni per i parcheggi, convenzioni con aziende di trasporto pubblico e taxi, eventuali deroghe alla ztl; la seconda, l'avvio di progetti e iniziative che colleghino le sale della città alla “Casa del cinema” nell’ambito del patto tra Comune e Regione; la terza, l'apertura di un confronto nazionale con il governo, con il coinvolgimento dell’Anci, per arrivare ad un impegno congiunto per la salvaguardia delle sale nei centri cittadini, anche in relazione alle problematiche che legano il settore della distribuzione con la gestione delle sale. Il vicesindaco Nardella comunicherà oggi alla giunta l’esito dell’incontro, con l’obiettivo di arrivare in tempi rapidi alla firma del protocollo e alla predisposizione del piano.

“Questa riunione rappresenta una svolta nei rapporti fra la città e gli esercenti cinematografici – spiega Nardella – perché ci vede uniti nel perseguire un obiettivo comune, che è quello di mantenere aperti i cinema esistenti e riaprire alcune sale del centro storico, per restituire ai fiorentini e ai turisti una rete viva e dinamica per offerta culturale, rinnovata anche grazie alle nuove tecnologie. Un obiettivo che riprende il punto 81 dei '100 punti' del sindaco Renzi”. Al termine dell’incontro è stato concordato di programmare una seconda riunione allargata a tutti i soggetti coinvolti nell’accordo, a partire dalle aziende partecipate, con la partecipazione della Mediateca toscana. La Casa del Cinema Nascerà a Firenze la Casa del Cinema, progetto di Regione Toscana e Mediateca che vuole creare uno spazio per sostenere, rilanciare, reinventare il cinema.

La sede sarà provvisoriamente al cinema Odeon, in piazza Strozzi, in attesa che la Regione acquisisca e riallesta il Teatro delle Compagnia, in via Cavour. L’investimento annuale, a carico dell’amministrazione regionale, sarà di 400 mila euro. Il Comune, invece, non investirà risorse ma crede nel progetto e farà parte di un tavolo permanente congiunto con la Regione per monitorarne lo sviluppo. Come spiegato dall’assessore regionale Paolo Cocchi, la Casa del cinema prevede retrospettive, omaggi a registi o attori, prime visioni di cinema indipendente, approfondimenti, documentari, incontri e seminari con esperti anche internazionali, performance, festival.

La gestione sarà affidata alla Fondazione Mediateca toscana film commission e transiterà nella Fondazione Sistema toscana che si fonderà con la prima. Il cinema Odeon sarà rilevato per 300 mila euro annui. Secondo le stime di Cocchi, il bilancio annuale della Casa sarà di un milione di euro, coperti oltre che dalla Regione anche da bigliettazione, pubblicità, ricavi della ristorazione (il cinema avrà un bar e un ristorante). La sede definitiva del Teatro della Compagnia sarà pronta, secondo la Regione, tra tre anni. “Questo progetto - ha spiegato da Empoli - è uno schizzo, un inizio di una cosa molto interessante che, seppur non gestita dal Comune, tocca Firenze direttamente e potrà portare benefici virtuosi al ‘sistema cinema’ che al momento vede purtroppo anche molte sale chiuse anche se, a questo proposito, possiamo già annunciare che l’Alfieri riaprirà la prossima primavera.

Impedire la chiusura dei cinema e lottare per la riapertura è giusto, ma è anche una forma di pigrizia: una sala non può artificiosamente essere tenuta in vita senza un disegno complessivo che sia di ampio respiro e più risolutivo”. “La Casa del cinema - ha aggiunto - è un progetto più virtuoso, che vuole tener conto dei grandi cambiamenti che le sale cinematografiche hanno conosciuto negli ultimi anni e che vivono oggi molto diversamente rispetto al passato, con servizi, offerte e programmazione diversi per ore e fasce di pubblico”.

(edl)

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