Rinascimento in Valdarno: Brogi, le carte del Vasari ad Arezzo

Presentata a Palazzo Panciatichi la mostra “Tra terra e tempera”, che verrà inaugurata sabato 24 ottobre alle 17, al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno. In primo piano la vicenda dell’archivio dell’artista aretin.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2009 19:07
Rinascimento in Valdarno: Brogi, le carte del Vasari ad Arezzo

Pittura e scultura a confronto nelle opere di Beato Angelico, Filippo Brunelleschi, Donatello, Lo Scheggia. Questo il fulcro della mostra "Tra terra e tempera" - presentata oggi a Palazzo Panciatichi - che vedrà i capolavori dei grandi maestri del Rinascimento esposti nel contesto della collezione del Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno. Una collezione composta soprattutto da dipinti del Quattrocento fiorentino, tra cui la splendida "Annunciazione" del Beato Angelico.

“Doppia soddisfazione per me presentare questa importante iniziativa artistica e culturale a Palazzo Panciatichi – ha esordito Enzo Brogi (nella foto; ndr), presidente della commissione Cultura del Consiglio regionale – e al tempo stesso promuovere la mia terra, il Valdarno”. E rimanendo sempre in territorio toscano, il consigliere Brogi ha richiamato l’attenzione su quanto sta accadendo ad Arezzo: “Mi preme una riflessione molto critica sulla lettera inviata dalla Soprintendenza archivistica al Sindaco di Arezzo – ha sottolineato il presidente – riguardo la possibilità di esercitare, entro novanta giorni, il diritto di prelazione sull’acquisto delle carte del Vasari, al prezzo di 150 milioni di euro, cifra offerta da una holding russa”.

“La nostra coscienza civile e culturale ci chiede di tenere alta la guardia e impegnarci perché tale patrimonio rimanga nella nostra regione e non vada nelle mani di un anonimo magnate russo – ha continuato Brogi –. Inviterei il presidente del Consiglio a parlare con Putin non solo di gas ma anche di arte”. “Rinnovo il mio impegno personale e quello dell’intera Assemblea toscana – ha concluso – per intervenire nella questione e difendere il nostro patrimonio”. Tornando alla mostra “Tra terra e tempera”, Maurizio Viligiardi, sindaco di San Giovanni Valdarno, si è soffermato sulla collaborazione con il Museo della Basilica, da sempre luogo di richiamo e promozione culturale e turistica dell’intero Valdarno.

La mostra sarà affiancata da un itinerario, “Tracce di un percorso rinascimentale in Valdarno”, che porterà il visitatore alla scoperta di opere presenti nel territorio, spesso poco conosciute, alcune delle quali visibili per la prima volta. Insieme ad Enzo Brogi e a Maurizio Viligiardi, sono intervenute Michela Martini, direttrice del museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie e curatrice della mostra e Liletta Fornasari, curatrice dell’itinerario, che hanno parlato della genesi della esposizione e del percorso rinascimentale.

La mostra potrà essere visitata fino al 6 gennaio 2010, una bella occasione nel mezzo della vacanze natalizie. (ps) Martini sulla vendita ai russi dell'Archivio Vasari "Sono sicuro che in questi giorni, nel caldo della dacia, il presidente Berlusconi si è subito attivato nei confronti di Vladimir Putin in modo da bloccare la vendita dell'archivio Vasari a una holding russa". Così il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, commentando la vicenda oggi sui giornali secondo cui l'archivio di Giorgio Vasari è stato venduto a una società russa per 150 milioni di euro.

"La circostanza di essere alla vigilia del quinto centenario della nascita del Vasari che sarà celebrato nel 2011 – prosegue Martini – getta una luce ancora più bruciante e inaccettabile attorno a un'operazione su cui c'è anche da augurarsi un rapido intervento della Procura della Repubblica di Roma, competente sui beni culturali". Per Claudio Martini "davanti a una situazi one così paradossale non ci dovrebbe essere neppure spazio per iniziative di protesta. Se una vendita così assurda non fosse bloccata sarebbe una sconfitta grave per il nostro Paese.

Non tutto – conclude Martini – è in vendita e non tutto può essere comprato: sono certo che Berlusconi, su questo, avrà convinto Vladimir Putin".

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza