Martini lancia un appello a difesa della Costituzione

“Preoccupante” ciò che sta accadendo dopo la sentenza sul lodo Alfano. “L'Italia non progredisce se si mettono l'uno contro l'altro popolo e istituzioni”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2009 22:06
Martini lancia un appello a difesa della Costituzione

“Quel che accade in questi giorni, dopo la sentenza della Consulta che ha annullato il lodo Alfano, preoccupa tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Paese e della sua democrazia: non è in discussione il diritto di governare da parte di chi ha vinto le elezioni, ma il governo deve realizzarsi dentro le regole costituzionali, senza delegittimare gli altri poteri, senza scossoni che dividano il Paese e la sua coscienza”. E' il passaggio centrale nel documento (“Appello per la nostra Costituzione”) scritto da Claudio Martini e su cui il presidente della Regione Toscana invita i cittadini ad aderire.

Il documento è pubblicato sul sito della Regione Toscana www.regione.toscana.it/presidente nonché su www.claudiomartini.it e da entrambi i siti è possibile aderire all'appello. L'iniziativa andrà avanti per una settimana, fino a domenica 18 ottobre. Il testo, con allegate tutte le adesioni, sarà consegnato alle tre più alte cariche dello Stato (presidente della Repubblica, presidenti di Senato e Camera). A chi condivide l'appello, presentato ieri a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati, il presidente Martini rivolge anche una proposta: ritrovarsi domenica 18 ottobre al Festival della Creatività, presso la Fortezza da Basso di Firenze, in modo da “dare voce alla domanda di serenità, giustizia e legalità”. Nel documento, il presidente della Regione Toscana ricorda che l'Italia “non può vivere in un clima di permanente conflitto e di drammatica lacerazione tra cittadini e politica né può progredire se si mettono l'uno contro l'altro il popolo e le istituzioni”.

A giudizio di Claudio Martini quello che serve (“in un momento di crisi grave per l'economia e l'occupazione”) è “una forte coesione nazionale, un equilibrio vero tra i poteri, il rispetto delle regole da parte di tutti”. Soffermatosi sulla forte necessità di “consolidare e rinvigorire la Costituzione repubblicana, gli organi dello Stato, la natura popolare e non populista, democratica e non demagogica dell'Italia nata dalla Liberazione”, il presidente lancia un appello “contro l'apatia, l'indifferenza, la distrazione verso il proprio particolare”.

Espresse “solidarietà e sostegno” al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (“dimostratosi garante fedele e rigoroso dell'unità nazionale e dello spirito autentico della Costituzione”), Martini conclude che “per costruire il futuro di questo Paese è indispensabile il rispetto dello spirito e dei valori della nostra Costituzione”. di Mauro Banchini

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