Gadget Fascisti nei negozi a Firenze

Dopo l’esposto l’Anpi richiede di intervenire al Comune di Firenze, alla Provincia di Firenze e alla Regione Toscana. Un appello anche ai commercianti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2009 17:41
Gadget Fascisti nei negozi a Firenze

Il segretario provinciale dell’Anpi, Silvano Sarti, dichiara che l’esposto alla Procura della Repubblica sulla vendita di gadget fascisti nei negozi “è solo il primo passo di una battaglia per far scomparire questi oggetti che offendono l’intera città di Firenze, medaglia d’oro alla Resistenza". "Stiamo chiedendo al Comune di Firenze, alla Provincia e alla Regione Toscana di intervenire con tutti gli atti in loro potere per impedire la vendita di tali oggetti; chiediamo infine alle organizzazioni categoriali dei commercianti di vigilare su tale scandaloso commercio e insistere presso i propri associati sul rispetto delle leggi chiedendo loro di ritirare tale merce.

L’Apologia di fascismo - ricorda il partigiano Sarti -, è un reato per la nostra Costituzione e le nostre leggi". La condanna della Provincia di Firenze “Esprimo tutto il mio sostegno e la mia approvazione a Silvano Sarti, presidente provinciale dell’Anpi, per aver giustamente sollevato la questione dell’imbarazzante presenza in città di gadget che inneggiano al fascismo”. Il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, commenta così l’appello lanciato da Silvano Sarti sulle pagine del quotidiano l’Unità.

“È davvero frustrante constatare che in una città come Firenze, medaglia d’oro alla Resistenza, vengano esposti in molti esercizi pubblici o sulle bancarelle dei mercati, gadget fascisti, magliette offensive che osannano la dittatura di Mussolini o che esaltino la violenza tipica di queste forze eversive”. “Come Provincia di Firenze – conclude Barducci – appoggeremo ogni azione che l’Anpi promuoverà per condannare con rigore ogni forma di intolleranza e di offesa nei confronti della nobile storia partigiana di questa terra”. Cruccolini chiede un'ordinanza comunale “Subito un ordinanza per vietare il commercio sul territorio comunale di immagini, simboli e quant’altro possa incorrere nel reato di apologia del disciolto partito fascista”.

E’ quanto chiede al sindaco il capogruppo di Sinistra per Firenze Eros Cruccolini con una mozione con la quale il consigliere intende anche impegnare la giunta a “promuovere iniziative sanzionatorie nei confronti del commercio e dell’esibizione di immagini e simboli che richiamino al disciolto partito fascista e fare una campagna di informazione e sensibilizzazione sull’attualità dei valori antifascisti che sono a fondamento della nostra Costituzione e della nostra democrazia”.

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