La Toscana protagonista nella ricostruzione delle scuole di San Demetrio

Alla cerimonia di inaugurazione degli edifici scolastici ricostruiti secondo le norme antisismiche hanno partecipato i due vicepresidenti Alessandro Starnini e Angelo Pollina.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2009 19:26
La Toscana protagonista nella ricostruzione delle scuole di San Demetrio

La Toscana protagonista della ricostruzione nell’Abruzzo devastato dal terremoto il 6 aprile scorso. A San Demetrio ne’ Vestini è stato inaugurato oggi un complesso scolastico, antisismico ed a impatto ambientale zero, realizzato in meno di 100 giorni grazie al lavoro di più di 300 persone in gran parte operatori, professionisti e volontari delle province toscane che hanno ideato e realizzato il progetto: “Spero che la Toscana resti nel cuore dei ragazzi che lunedì ricominceranno ad andare a scuola – ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Starnini che, insieme con l’altro vicepresidente Angelo Pollina, ha portato il saluto del Consiglio alla festosa cerimonia di inaugurazione –.

Non c’è nulla più di una scuola che riapre che renda l’idea di una vita che riprende serena ed io sono contento per l’impegno del nostro sistema regionale sempre pronto a intervenire ogni volta che c’è bisogno di solidarietà per coloro che ne hanno bisogno”. Il Consiglio ha contribuito alla costruzione di quella che è stata definita la nuova “Cittadella scolastica” di San Demetrio con 500 mila euro, ricavati dall’avanzo del bilancio consiliare del 2008. Il contributo si è aggiunto a quello delle Province toscane (Arezzo, Grosseto, Consorzio Terre di Siena, Livorno, Pisa, Massa Carrara, Firenze e Prato) che il 30 aprile scorso, nella caserma della Guardia di Finanza di Coppito, hanno firmato il primo protocollo che ha portato alla realizzazione della cittadella.

Questa si compone di due strutture di cemento armato: la prima resa antisismica grazie all’utilizzo di materiali compositi ospiterà oltre 200 bambini delle scuole elementari e medie; l’altra realizzata ex novo è la scuola materna, una smartschool ad alto contenuto tecnologico. Il costo complessivo delle due opere è stato di 2,4 milioni di euro, risorse che sono state inviate da enti pubblici in gran parte toscani, ma contributi sono venuti anche da comuni del torinese, dalla provincia di Parma e da numerosi enti pugliesi, imprese, prime fra tutte il Mabo Group di Arezzo e la Barilla di Parma e tante altre aziende toscane, umbre e abruzzesi, privati cittadini in gran numero rimasti anonimi. “Abbiamo dato vita a una collaborazione pubblico-privato che funziona – ha detto il coordinatore della parthnership pubblico-privato, l’ex presidente della Provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli – realizzando in 100 giorni le due scuole grazie a una semplificazione delle burocrazie impensabile in situazioni ordinarie e alla generosità e all’impegno dei privati”. Nel concludere la cerimonia di inaugurazione il sottosegretario alla protezione civile Guido Bertolaso ha sottolineato come il fatto che da lunedì torneranno a scuola i 16 mila ragazzi della zona più colpita dal terremoto sia “testimonia l’impegno, il lavoro e il sacrificio del sistema Italia”: “Siamo qui per conto di tutta l’Italia, che ha un sistema delle protezione civile che riesce a fare squadra e a mettere insieme componenti della società che sono una risorsa straordinaria del nostro Paese”.

(red)

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