Con il Referendum la parola ai fiorentini

Presentati i due quesiti sul sottoattraversamento della Tav e concernenti la nuova stazione Foster nell’area degli ex Macelli. A settembre potrebbe scattare la raccolta delle firme, a febbraio la consultazione fra i cittadini.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2009 12:25
Con il Referendum la parola ai fiorentini

Con una conferenza stampa tenutasi ieri presso la Sala Incontri di Palazzo Vecchio, sono stati presentati i due quesiti referendari sul sottoattraversamento della Tav concernenti la nuova stazione Foster nell’area degli ex Macelli. Oltre a Mario Razzanelli, capogruppo in Consiglio Comunale di “Firenze c’è” e promotore del referendum, erano presenti Ornella De Zordo, capogruppo di “Perun’altracittà”, Luigi Cappugi, presidente dell’Associazione Firenze c’è, Giuseppe Sorrentino dei Comitati Cittadini insieme a Giorgiana Corsini e Bernardina Bargellini. “Sono un fautore dell’Alta Velocità, ma ritengo assolutamente sbagliato questo progetto, sia sotto il profilo economico sia come impatto ambientale”.

È quanto ha dichiarato Mario Razzanelli, neoeletto consigliere comunale per la lista civica “Firenze c’è”. “Realizzando l’opera come progettata fino ad ora – ha aggiunto Razzanelli – si rischia un disastro ecologico ancora peggiore di quanto avvenuto in Mugello. Esiste un’alternativa che presenta un duplice vantaggio: meno costosa e con un impatto ambientale limitato”. “Alcuni docenti della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze – afferma Razzanelli – hanno realizzato un progetto alternativo che prevede il passaggio dell’Alta Velocità in superficie sull’attuale sede ferroviaria, dove c’è già lo spazio per i due binari da riservare alla Tav.

Con questo progetto non si cantierizza la città per dieci anni, non avremo un disastro ecologico, non si mettono a rischio centinaia di palazzi lungo il percorso, non avremo un camion ogni sei minuti per le strade di Firenze, in 3, 5 anni l’opera sarebbe pronta e risparmieremo oltre due miliardi di euro. A consuntivo, come la traumatica esperienza della tramvia ci insegna, la cifra potrebbe perfino triplicare, arrivando a 5 miliardi”. "Una grande occasione per informare i fiorentini sul disastro che li attende se partiranno i lavori per il sottoattraversamento dell'Alta Velocità.

perUnaltracittà è impegnata dal 2004 in questa battaglia di civiltà e reputa perciò anche il Referendum uno strumento utile ad ottenere questo risultato". Lo ha detto Ornella De Zordo presentando l'adesione di perUnaltracittà. "Le evidenze scientifiche e i pareri tecnici per ora non hanno fermato la corsa del tunnel Tav sotto Firenze - ha continuato De Zordo -. Siamo impegnati perchè le cose cambino, perchè finalmente si dia ascolto agli allarmi più che giustificati che vengono dall'università, dagli esperti". "Il referendum consultivo darà finalmente voce ai cittadini, e permetterà loro di esprimersi su quest'opera inutile, pericolosa, costosa.

Ci sarà forse modo così di far circolare una informazione corretta, dato che finora si è cercato di far passare sotto silenzio le troppe criticità del progetto, e gli unici a sollevare il velo della disinformazione sono stati comitati e associazioni" ha quindi concluso la De Zordo. Luigi Cappugi ha sottolineato i costi dell’operazione. “Come economista dico che la Tav concepita in tal modo è una vera follia, un progetto senza senso”. Giuseppe Sorrentino, esponente dei Comitati Cittadini: “Il nuovo sindaco Matteo Renzi potrebbe compiere un atto di buon senso convocando lui stesso il referendum per impedire questo scempio.

Purtroppo, temo che non lo farà”. Anche Giovanni Galli, capogruppo in Consiglio Comunale del Pdl, ha firmato per il referendum, mantenendo l’impegno preso con Mario Razzanelli in campagna elettorale. I quesiti saranno sottoposti al giudizio tre esperti Antonio Andreani, Paolo Golini, Carlo Marzuoli che si pronunceranno entro 30 giorni sull’ammissibilità. Se i tempi verranno rispettati, la raccolta delle firme (ne servono 10mila) potrebbe iniziare ai primi di settembre. Il referendum potrebbe tenersi a febbraio 2010. “Il numero di firme – dichiara Razzanelli – non ci spaventa affatto.

Questo referendum vedrà una massiccia partecipazione della città. La percentuale dei voti a nostro favore sarà superiore al 70%”. E sempre ieri il segretario generale dell’Autorità di bacino del fiume Arno, Gaia Checcucci, ha partecipato al sopralluogo nell’area dei futuri scavi per la nuova stazione ferroviaria dei treni ad alta velocità. Lo rende noto un comunicato dell'Autorità di bacino spiegando come "l’Osservatorio ambientale sul nodo ferroviario di Firenze ha invitato l’Autorità di bacino, per le specifiche competenze in materia, a dare il proprio apporto in termini tecnici e conoscitivi sugli scavi dell’Alta velocità che interessano sia le acque sotterranee che quelle superficiali".

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