Firenze: la TAV sta per abbattere 163 alberi accanto alla stazione di Santa Maria Novella

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2009 14:08
Firenze: la TAV sta per abbattere 163 alberi accanto alla stazione di Santa Maria Novella

Nel corso dell’incontro-dibattito sul progetto di sottoattraversamento AV di Firenze organizzato da Idra mercoledì sera al Cinema Castello e moderato da Marcello Mancini, capo cronaca del quotidiano La Nazione, l’associazione ecologista fiorentina ha lanciato un appello a firmare una petizione ai ministri Stefania Prestigiacomo e Altero Matteoli perché siano risparmiati, almeno momentaneamente, i 163 alberi, di svariate specie e dimensioni, ubicati nell’area ex Macelli e destinati all’eliminazione per fare spazio alle opere di allestimento del cantiere Stazione Alta Velocità.
Nella petizione - il cui modulo è on line sulla homepage del sito web di Idra - si chiede ai ministri un intervento di garanzia, in attesa che siano verificate le condizioni di effettiva attuabilità dell’intero progetto di sottoattraversamento AV della città di Firenze.

“Su di esso infatti – si legge nel testo dell’appello - gravano importanti ipoteche di carattere finanziario, nel contesto di difficoltà economiche in cui il Paese versa per effetto dell’ingente debito pubblico, della crisi economica internazionale e delle priorità di spesa legate alle esigenze di ricostruzione della città dell’Aquila e delle altre aree dell’Abruzzo colpite dal recente perdurante sisma”.
La petizione segnala inoltre che “appare opportuno accertare le intenzioni della nuova Amministrazione cittadina che verrà eletta nei prossimi giorni, tenuto conto che più di un candidato alla carica di sindaco ha esplicitato nel proprio programma la volontà di riconsiderare il progetto di sottoattraversamento AV Campo di Marte – Castello e di stazione sotterranea AV.

Sono dunque ipotizzabili al riguardo nuove determinazioni da parte del futuro governo della città. In questo caso l’eliminazione dei 163 alberi rappresenterebbe una inutile strage di verde pubblico in questa capitale della cultura già così pesantemente colpita nel proprio patrimonio arboreo dalle cantierizzazioni per nuove infrastrutture negli ultimi anni”.

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