Patti Smith a Firenze per Mapplethorpe

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2009 13:56
Patti Smith a Firenze per Mapplethorpe

Domenica 24 maggio terrà un ‘reading’ nella Tribuna del David alla Galleria dell’Accademia di Firenze, leggendo testi di Michelangelo poeta. Questo evento unico nel suo genere anticipa l’inaugurazione della mostra dedicata al leggendario fotografo americano Robert Mapplethorpe, “La perfezione nella forma”, che sarà inaugurata, sempre alla Galleria dell’Accademia, martedì 26 maggio e chiuderà il 27 settembre.
Per l’occasione saranno esposte 93 tra le più famose e controverse fotografie di Mapplethorpe.

L’idea di questa mostra alla Galleria dell’Accademia è partita quando Patti Smith ha visitato il celebre museo fiorentino accompagnata da Jonathan Nelson, studioso del Rinascimento, e ha ricordato la passione del grande fotografo americano per Michelangelo.
Il sodalizio umano e professionale fra Patti Smith e Mapplethorpe è iniziato negli anni Sessanta, all’epoca in cui ambedue erano giovani studenti, ed è rimasto immutato fino a quando, nel 1989, la vita di Mapplethorpe è stata stroncata prematuramente dall’Aids.
L’artista, prima di morire, aveva istituito una Fondazione, tuttora assai attiva nella città di New York, che si poneva due scopi: favorire il riconoscimento della fotografia come forma d’arte e sostenere la ricerca per la lotta contro l’Aids.
L’evento del 24 maggio è finalizzato alla raccolta di fondi per la Lila, Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, associazione senza scopo di lucro fondata nel 1987, che promuove difende il diritto alla salute, si impegna per affermare principi e relazioni di solidarietà, lotta contro ogni forma di violazione dei diritti umani e di cittadinanza delle persone sieropositive o malate di Aids.
La mostra dedicata a Robert Mepplethorpe, nel ventennale della sua morte, propone per la prima volta le opere del fotografo in un tempio dell’arte come la Galleria dell’Accademia, più conosciuta come ‘Museo di Michelangelo’ per la presenza del David, al quale si affiancano i Prigioni ed anche opere di pittura di grandi maestri dal Trecento al pieno Rinascimento.

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