Immigrati: il Senato approva il Ddl Sicurezza

Redazione Nove da Firenze
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05 febbraio 2009 23:43
Immigrati: il Senato approva il Ddl Sicurezza

Firenze, 5 febbraio 2009- I medici potranno segnalare gli stranieri irregolari. Il Senato ha approvato un emendamento al ddl sicurezza presentato dalla Lega, primo firmatario il presidente del gruppo Federico Bricolo, che prevede la cancellazione del divieto per i medici di segnalazione alle autorita' degli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche. Tra le altre novità, una tassa per il permesso di soggiorno che può arrivare fino a 200 euro, un registro delle persone senza fissa dimora, il via libera alle 'ronde padane' e una multa fino a 2mila 500 euro per i writers.
L'abrogazione del divieto per i medici di denunciare i clandestini mina alla base l'articolo 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita', e garantisce cure gratuite agli indigenti.
“La politica si deve tenere il più lontano possibile dal rapporto medico-paziente.

E poi un medico non è un ufficiale di polizia””: è questa la reazione a caldo dell'assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi all'emendamento del “pacchetto sicurezza” passato al senato su proposta della Lega Nord che cancella la norma secondo cui il personale sanitario non deve denunciare lo straniero clandestino che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche. “Il rapporto di cura – prosegue l'assessore Rossi – si inquadra in un preciso e imprescindibile codice deontologico a cui i sanitari devono attenersi e che non puo' essere piegato a logiche repressive.

Le conseguenze di questa iniziativa poi ricadrebbero non solo sulla popolazione immigrata, di fatto tenuta a distanza dai servizi sa nitari, ma sulla popolazione in generale con possibili rischi per la salute pubblica, perchè si ostacolerebbero la prevenzione e il controllo di malattie anche gravi” “Rivolgo ai medici l'invito a non utilizzare la possibilità della denuncia. Da parte nostra - conclude Rossi - valuteremo la possibilità di intervenire con indirizzi specifici rivolti ai Pronto Soccorso e alle Asl e di studiare iniziative legislative in materia.”
«E' semplicemente disumano e razzista.

Non ci sono altre parole per denunciare questa deriva della cultura democratica che sta pervandedo le istituzioni e il paese tutto». Così Ornella De Zordo ha commentato l'approvazione al Senato dell'emendamento che permette ai medici di denunciare i pazienti stranieri irregolari.
"Chi, in condizioni di clandestinita', sotto la minaccia dell'espulsione e magari dell'allontanamento dalla propria famiglia, si rechera' dal medico se non avra' la certezza di non essere segnalato alle autorita' di polizia? -domanda Pietro Yates Moretti, vicepresidente Aduc- E cosa fara' il genitore 'irregolare' il cui figlio si ammala, si rechera' immediatamente dal medico come facciamo tutti noi o aspettera' che il piccolo sia moribondo? Ma se sotto il profilo umano, civile e costituzionale si tratta di una crudelta' che va a punire esseri umani in quanto tali, le conseguenze saranno disastrose anche per tutti i 'regolari', italiani e immigrati.

Un esempio banale, su cui forse gli onorevoli Senatori avrebbero potuto riflettere anche solo mezzo minuto? Un clandestino che ha una malattia infettiva e non si cura per paura di essere espulso, prima o poi infettera' qualcuno anche non clandestino e non immigrato. Aids, tubercolosi, scabbia, etc. etc. etc. Per non parlare degli aborti clandestini, cui saranno costrette a ricorrere le donne straniere senza titolo di soggiorno. Certamente ci auguriamo che la Camera bocci questa modifica, ma visto il livello di preparazione e la portata intellettuale e umana di molti dei nostri legislatori, ne dubitiamo.

Prima di un eventuale intervento del giudice costituzionale, che ci auguriamo avvenga al piu' presto qualora il ddl divenisse legge cosi' com'e', invitiamo medici e dirigenti sanitari a rendere nota con urgenza la politica adottata da ciascuna struttura sanitaria. Insomma, si appendano cartelli all'entrata dei pronti soccorsi e delle altre strutture sanitarie con scritto: In questa struttura lavorano medici, non delatori. O viceversa".
"Non possiamo gestire questo fenomeno da soli. Serve una condivisione a livello regionale e delle istituzioni statali oppure risorse aggiuntive altrimenti saremo costretti a tagliare altri servizi sociali".

L'allarme arriva dall'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni e riguarda un fenomeno esploso negli ultimi anni, ovvero l'accoglienza dei minori abbandonati. "Si tratta di un servizio obbligatorio che i comuni devono garantire fino al compimento del 18esimo anno di età - spiega -. Negli ultimi anni però dobbiamo accogliere un numero sempre crescente di bambini e ragazzi e questo rischia di far saltare le previsioni di bilancio del sociale.

E quest'anno, anche alla luce dei tagli del Fondo sociale e di quelli del bilancio comunale, rischia di comportare tagli pesanti ai servizi non obbligatori ma essenziali per la popolazione fiorentina". Dal 1° gennaio 2008 ad oggi sono 207 i minori arrivati e accolti nelle comunità convenzionate con il Comune di Firenze per una spesa l'anno scorso di 3.100.000 mentre per il 2009 è stata attivata, per le persone nelle strutture, una spesa di 2.143.000. E se il flusso proseguirà con la stessa frequenza del 2008, si determinerà una maggiore spesa di 2.250.000 euro.

"Questa - precisa l'assessore Cioni - va ad aggiungersi al taglio di 1.600.000 del fondo sociale e alla riduzione delle risorse comunali con il risultato che saremo costretti a tagliare altri servizi, non obbligatori, ma comunque essenziali per i cittadini. Per questo chiederò al sindaco Domenici di portare questo tema all'attenzione della prefettura, anche perché c'è il sospetto di essere di fronte a una vera e propria organizzazione che accompagna i ragazzi nei luoghi dove sanno che poi sono presi in carico dai servizi sociali".

L'assessore insiste sottolineando che "il problema dell'accoglienza dei minori non può ricadere soltanto sul Comune di Firenze. È necessario coinvolgere anche le altre amministrazioni della nostra regione per evitare una guerra tra poveri" conclude Cioni.
«Basta con l'accattonaggio molesto in via Pistoiese». E' quanto chiede Giovanni Donzelli (AN-PdL). In una interrogazione il consigliere del centrodestra sottolinea «che in corrispondenza dell'ingresso del numero civico 6/r bivaccano quotidianamente persone di etnia rom dedite all'accattonaggio molesto che reca intralcio e disturbo ai cittadini».

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