Empolese-Valdelsa: un cinese arrestato e 17 denunciati in operazioni di contrasto del lavoro nero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2008 00:39
Empolese-Valdelsa: un cinese arrestato e 17 denunciati in operazioni di contrasto del lavoro nero

Le aziende manifatturiere e le imprese edili del circondario empolese- valdelsa sono state al centro di un ciclo di operazioni straordinarie di prevenzione e contrasto del lavoro nero, concordate nell'ambito del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza e attuate in sinergia fra Carabinieri, direzione provinciale del Lavoro, INPS, INAIL e ASL 11 di Empoli, con la collaborazione delle polizie municipali.
I risultati di questa attività sono stati illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il prefetto Andrea De Martino, il sindaco di Empoli Luciana Cappelli, il comandante provinciale dei Carabinieri Emanuele Saltalamacchia, il direttore regionale del Lavoro Salvatore Fedele, quello provinciale Lucia Izzo, il direttore dell'INPS Annamaria Pollichieni e i rappresentanti di INAIL e ASL 11 di Empoli.
Questo ciclo di interventi, realizzati da dieci gruppi ispettivi misti e condensato soprattutto nel mese di novembre (anche nei fine settimana e, per quanto riguarda le imprese cinesi, pure nelle ore notturne) ha mirato soprattutto a quelle situazioni di irregolarità di cui erano giunte segnalazioni, in modo da evitare controlli diffusi e generici e non gravare troppo sul tessuto economico e produttivo locale.
In edilizia sono stati ispezionati 11 cantieri, nei quali lavoravano complessivamente 25 ditte, dove sono stati accertati 9 casi di irregolarità (l'81,82%) con 23 lavoratori in varie posizioni contrattuali non in regola su 63 (il 36,51%), di cui 4 occupati a nero (il 17,39%).

E' stato infatti riscontrato il ricorso sempre più frequente al cosiddetto "lavoro grigio", cioè le imprese mascherano il lavoro dipendente con altre forme contrattuali (come i contratti a progetto o il ricorso all'artigianalità). Le ispezioni hanno portato ad adottare 14 provvedimenti penali per la mancata osservanza delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e 36 sanzioni amministrative per un totale di 27.600 euro, alle quali si devono aggiungere 4 maxisanzioni per l'impiego di maestranze a nero, di importo complessivo di 14.600 euro.
Sul fronte manifatturiero, 12 ditte cinesi ispezionate sono risultate tutte irregolari, ma senza la presenza di manodopera clandestina, alle quali sono state erogate 35 sanzioni (per un importo di 132mila euro), più 11 maxi multe per lavoro nero (per altri 78mila euro).

Nei confronti di 6 ditte si è provveduto anche alla sospensione dell'attività per aver utilizzato lavoratori irregolari in misura pari o superiore al 20% dei dipendenti complessivi. Le aziende sospese hanno regolarizzato nel giro di pochi giorni la loro posizione e quella dei dipendenti, con il pagamento delle relative sanzioni, per cui i provvedimenti interdittivi dell'attività sono stati revocati. Questa situazione di diffusa irregolarità fra i lavoratori cinesi e la tendenza a sanare tempestivamente le violazioni, pur di riprendere quanto prima l'attività produttiva, fa ritenere che manchi l'esatta conoscenza delle norme che disciplinano l'esercizio dell'impresa e il lavoro.

Per ovviare a questo si realizzeranno nei prossimi mesi, per iniziativa dell'ufficio provinciale del Lavoro, corsi informativi e formativi per imprenditori e lavoratori stranieri.
Solo nell'ultima operazione di stanotte, condotta dai Carabinieri nel circondario, a Cerreto Guidi, è emersa la presenza di clandestini. Nel corso dei controlli in 3 laboratori per la lavorazione di scarpe e capi di abbigliamento in stoffa e pelle è stato arrestato un cittadino cinese per violazione dell'ordine di espulsione e sempre per lo stesso motivo sono stati denunciati altri 16 cinesi, impiegati presso un'azienda di un connazionale a sua volta denunciato per sfruttamento della manodopera clandestina.
L'intero ciclo di interventi effettuati nel mese di novembre, sia nel settore edilizio che in quello manifatturiero, ha consentito inoltre di recuperare complessivamente 16mila euro di contributi previdenziali non versati.
Particolarmente incisivi anche i controlli per verificare il rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Proprio nei giorni scorsi, interventi condotti da Carabinieri e Ispettorato del Lavoro di Firenze a Cerreto Guidi e a Capraia e Limite hanno portato alla contestazione a due cittadini italiani e uno di nazionalità cinese di violazioni amministrative per complessivi 6.300 euro, alla sospensione di un'attività imprenditoriale e al recupero contributivo di 15.500 euro.
Sul tutta l'area del circondario (di cui fanno parte 11 comuni: Empoli, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci) istituzioni dello Stato ed enti locali stanno svolgendo di concerto, da tempo, un lavoro importante a tutto campo, anche con servizi straordinari mirati della Questura, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

L'attenzione si è incentrata sul comprensorio empolese-valdelsa anche perché qui si è stabilita negli ultimi anni una forte concentrazione di immigrati, fattore di crescita del territorio, a cui si accompagnano però anche fenomeni negativi (come contraffazione, lavoro irregolare, affitti in nero, matrimoni misti di comodo ), che sono oggetto di una continua azione di monitoraggio e contrasto.
Per valutare appieno le dimensioni del flusso migratorio che ha interessato la zona basta osservare i dati sulla popolazione cresciuta, dal 2001 al 2007, di 11.707 unità, di cui 8.256 sono stranieri.

I residenti stranieri nei comuni della zona infatti sono passati, nello stesso periodo, da 6.640 a 14.896 (mentre gli italiani sono saliti da 153.136 a 156.586). L'incidenza degli stranieri sulla popolazione complessiva è, quindi, del 9,5%, mentre era di circa la metà fino al 2001.
"Questo potenziamento dell'azione di prevenzione e contrasto è il frutto di una strategia concertata e di una proficua collaborazione con gli enti locali - ha detto il prefetto Andrea De Martino - ed è un richiamo rivolto a quanti intendono operare sul nostro territorio, un segnale della presenza dello Stato a garanzia della legalità per sostenere quelle imprese che vogliono lavorare nel rispetto delle regole.

Continueremo in questa direzione anche nel 2009".
Nei mesi scorsi, infatti, sono effettuati controlli mirati nel settore della contraffazione con l'impiego straordinario di 10 unità aggiuntive della Guardia di Finanza, sugli affitti in nero e, da parte della Polizia, sui matrimoni misti di comodo. In novembre è stato poi sottoscritto il patto per la sicurezza del circondario.

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