Al Cinema Vacci Tu - Milk, la storia di un uomo che lottò contro le ingiustizie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2009 12:11
Al Cinema Vacci Tu - Milk, la storia di un uomo che lottò contro le ingiustizie

Milk - Un film di Gus Van Sant. Con Sean Penn, Emile Hirsch, Josh Brolin, Diego Luna, James Franco - Biografico, durata 128 min. - USA 2008 - Bim
Gus Van Sant è da sempre il cantore delle minoranze, dei reietti, degli scomodi. Dagli immigrati clandestini della “Mala Noche” ai tossicodipendenti di “Drugstore Cowboys “ ; dai prostituti di “Belli e Dannati” alle lesbo-freaks di “Cowgirls – il nuovo sesso” ; dal genio Will Hunting a Jamal , protagonista di “Scoprendo Forrester” che preferisce la letteratura al basket ; fino ad arrivare ai più scomodi di tutti, i ragazzi assassini di “Elephant”, o all’autodistruttivo Blake di “Last Days” , o lo skateboardista Alex di “Paranoid Park”.

Van Sant, omosessuale dichiarato , nei suoi film si fa cantore di tutti quelli che non hanno voce, o la cui parola viene distorta dai media e dal mondo esterno. Non poteva non realizzare quindi Milk, la storia vera del consigliere comunale gay assassinato a San Francisco nel 1978. E lo fa senza nascondere i fallimenti , umani e politici, che hanno accompagnato Milk nel suo cammino, al pari delle vittorie rivoluzionarie. La scottante attualità del film colpisce se si pensa che proprio in California è recentemente approvato un referendum per la Proposition 8 (discendente della famigerata numero 6 contro cui si scaglia , nel film, il protagonista) che di fatto vorrebbe annullare 18000 matrimoni gay.
Il biopic di Van Sant è sincero fino ad essere doloroso, rivelando anche i difetti umani di Harvey Milk.

Che vive la sua omosessualità in silenzio e nell’invisibilità, fino ai 40 anni, quando incontra Scott Smith e insieme decidono di venire allo scoperto . Non solo, di portare allo scoperto tutti i gay e lesbiche di San Francisco. Fondano così all’uopo il Castro Camera, negozio di fotografia che diviene ben presto il quartier generale della lotta omosessuale militante, rendendo il quartiere di San Francisco (Castro, appunto) , sino allora appannaggio dei cattolicissimi irlandesi, il punto di riferimento per tutta la comunità gay/lesbo.

La richiesta del forzoso outing che Milk chiede ai suoi è il punto di partenza di una radicale protesta per le proprie libertà , che si protrarrà fra pestaggi, scherni , sconfitte politiche alle elezioni comunali. E’ solo al terzo tentativo infatti che Harvey riesce nel suo intento, dopo aver sapientemente portato dalla sua parte i sindacati, gli anziani , i lavoratori, le etnie diverse. E’ nato un politico, che sa usare le armi della politica e della demagogia (“sono Harvey Milk e voglio reclutarvi tutti” è il suo incipit di apertura ), intelligente e tagliente , autoironico ( “stasera ho lasciato a casa i tacchi a spillo” dice ad una platea che reputa ostile, per sciogliere le animosità ) .

Harvey è un sognatore pragmatico, gigione e narcisista, che per la strada perderà il suo grande amore Scott e il nuovo fidanzato Jack Lira, suicida per amor suo. Non c’è celebrazione , non c’è enfasi nel film di Van Sant : si racconta della vita di un uomo a tutto tondo, che combatte per la vera e propria sopravvivenza dei suoi simili ( Molti dei suoi amanti e amici si sono tolti la vita , perché rifiutati dall’esterno o costretti a vivere nel silenzio ), che si scaglia contro la Proposition 6 (la famigerata proposta di legge lanciata dalla fervente cattolica e cantantucola Anita Bryant )che vuole togliere il posto agli insegnanti omosessuali .

L’abrogazione di questa legge è il suo massimo successo politico ; ma ogni vittoria lascia nemici sul campo, ed è un suo collega nel consiglio municipale, il veterano del vietnam Dan White, ad assassinarlo brutalmente insieme al sindaco George Moscone. E qua Van Sant lascia spazio alla teoria che dietro al folle gesto ci sia stata una tensione quasi erotico-amorosa che abbia portato il macho White , il white-man ( appunto !) per eccellenza , padre di famiglia, a sparare a Milk , quasi che il consigliere gay avesse contribuito con la sua esistenza e lotta a scardinare le certezze intime di White, anche quelle relative alla sua identità, sessuale e non.
Ottimo , superlativo, il cast di attori di cui Van Sant si serve per dare un volto ai suoi personaggi (con meticolosità quasi mimetica , direi, viste le foto dei reali protagonisti che appaiono sui titoli di coda): Sean Penn si merita appieno la nomination all’Oscar come attore protagonista, e forse il doveroso riconoscimento di miglior attore del mondo in questo momento ; James Franco è Scott Smith, l’amore della vita di Milk ; Diego Luna l’isterico Jack Lira ; Emile Hirsch ( il protagonista di Into The Wild) il collaboratore Cleve Jones ; e Josh Brolin il truce Dan White.

( Visto ormai spessissimo negli schermi, sta diventando un attore migliore di suo padre, James, e un perfetto villain cinematografico, o antieroe come nel caso dei Cohen per “Non è un paese per vecchi “).
Marco Cei

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