Libri: alla ricerca del Paesaggio Toscano autentico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2008 23:21
Libri: alla ricerca del Paesaggio Toscano autentico

Chi dice Paesaggio Toscano vede le pietre dei palazzi di San Gimignano e le colline ondulate del Chianti. E’ il prodotto di una sedimentazione culturale che ha reso certe immagini icone estetiche collettive. Eppure sappiamo che le facciate dei palazzi storici del Rinascimento erano affrescate e non a pietra, come si preferì credere a partire dal XIX secolo. E similmente potremmo mettere in dubbio anche l’immagine classica della campagna toscana? Un secolo, o due fa, le colline del Chianti erano come oggi coltivate prevalentemente a Olivo e Vigna? Oppure le coltivazioni estensive coloravano con differenti cromie i panorami visti dai viaggiatori di un tempo?
A queste domande da una risposta “L’invenzione del Paesaggio Toscano” di Maria Rita Gisotti, volume edito nelle settimane scorse da Polistampa.

Il paesaggio toscano è il frutto di un processo di estetizzazione del territorio, in cui l’immagine culturale si sovrappone alla realtà fisica. Il libro illustra il percorso con cui si è forgiata la percezione attuale, raccontando due punti di vista contrapposti nella letteratura ottocentesca: quello estetizzante dei primi turisti stranieri, viaggiatori in prevalenza inglesi, e quello tecnico della coeva documentazione agronomica toscana (Accademia dei Georgofili, ecc,) che mirava al miglioramento delle coltivazioni e delle condizioni generali della società locale.

La documentazione antologica svela una dicotomia che ancora oggi vive e che nei secoli ha prodotto e trasformato un territorio che nell’immaginario collettivo viene ritenuto immutato e immutabile.

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