Scuola: Senato presidiato dagli studenti, la protesta non smetterà

Redazione Nove da Firenze
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28 ottobre 2008 22:46
Scuola: Senato presidiato dagli studenti, la protesta non smetterà

Firenze 28.10.2008- Grazie alle mobilitazioni del mondo della scuola (studenti, lavoratori, insegnanti) i punti fondamentali del “decreto Gelmini” e della Finanziaria per il 2009 sono ormai abbastanza noti: nella scuola primaria maestro unico, taglio del tempo scuola, reintroduzione del grembiule e del voto di condotta, eliminazione delle scuole con meno di 50 alunni…; nelle università, drastica riduzione del fondo di finanziamento ordinario, blocco del turn-over (ovvero riduzione del personale docente e non), progressiva trasformazione in fondazioni semi-private.

Una delegazione di giovani ha incontrato oggi i senatori per dire no alla riforma Gelmini: ''La maggioranza ha detto che domani il decreto passerà. Non ci hanno ascoltato''. Tensione quando un ragazzo ha cercato di scavalcare le transenne: identificato, è stato subito rilasciato. L'Unicobas invita: ''Sciopero di tutti gli Atenei''. E saranno certamente più di 15.000 i toscani che dopodomani 30 ottobre andranno a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale indetta da tutti i sindacati della scuola ( le categorie di Cgil Cisl Uil, Snals e Gilda) contro i provvedimenti del ministro Gelmini e Brunetta.
Una partecipazione imponente che non ha eguali considerando che si tratta della mobilitazione del solo settore della scuola.

Sono 200 gli autobus, già prenotati e pieni, che partiranno dalle diverse zone della Toscana. 165 quelli organizzati complessivamente dalle organizzazioni sindacali promotrici dello sciopero e della manifestazione, 35 dagli studenti e 10 dal coordinamento dei genitori. Anche in queste ore se ne stanno cercando altri, perché continuano ad arrivare le prenotazioni. I sindacati sono al lavoro per non lasciare a casa nessuno, ma non è detto ci si riesca tanto grande e la richiesta. Al momento sappiamo che saranno certamente 10.000 (50x200) coloro che prenderanno la via di Roma in autobus, di loro si potrebbero conoscere nomi e cognomi, ma altre migliaia di persone da giorni hanno prenotato treni per la capitale, studenti soprattutto, e tanti sono quelli che con il passa parola si sono organizzati e andranno a Roma in auto.

Gli autobus provenienti dalla toscana confluiranno nei parcheggi dell’Anagnina, da li i manifestanti in metropolitana si recheranno al concentramento in Piazza della Repubblica.
La Commissione Europea, ha recentemente espresso dubbi e inviato una serie di quesiti al Governo italiano, circa la normativa del nostro Paese sugli insegnanti di religione, che violerebbe i principi della Ue sul diritto alla non discriminazione in base al credo religioso. “Per i Verdi Toscani – afferma il Portavoce Regionale del Sole che Ride Mauro Romanelli – questa è una battaglia storica, e finalmente l’Unione Europea pare darci ragione.

La Legge sugli insegnanti di religione, realizzata dal precedente Governo Berlusconi, anche se applica il concordato, lede i principi su cui si basa l’Unione Europea, ovvero il diritto di ognuno a non essere discriminato per il proprio credo religioso, oltre che la Dichiarazione universale dell’Onu, richiamata dal Trattato di Maastricht: come è noto, entrambi questi accordi sono sovraordinanti rispetto anche al Dettato Costituzionale, figuriamoci al Concordato con la Chiesa Cattolica”.
“Mentre nelle piazze imperversano le manifestazioni contro il processo di riforma predisposto con il decreto legge Gelmini, in Provincia di Firenze un procedimento sta mettendo in ginocchio da un punto di vista finanziario diversi istituti scolastici." Così i Consiglieri Provinciali di An verso il Pdl Guido Sensi e Nicola Nascosti e la Capogruppo di An verso il Pdl al Comune di Scandicci Erica Franchi.

“All’inizio di questo anno scolastico – spiegano gli esponenti di An verso il Pdl – sono stati infatti pignorati alcuni fondi destinati alla ordinaria amministrazione di alcuni istituti superiori per poter saldare il pagamento della Tarsu degli anni che vanno dal 2000 al 2002. Un processo concordato che azzera il trasferimento dei fondi per le manutenzioni dalla Provincia alle scuole coinvolte. Gli istituti interessati, primo su tutti il Russell Newton di Scandicci, si trovano ad oggi a non avere più fondi nemmeno per le elementari necessità quali l’acquisto di banchi, sedie, cancelleria, materiale di pulizia, carta igienica”.

“Questo – rincarano la dose Sensi e Nascosti – mentre l’assessore provinciale Simoni rispondendo ad una nostra domanda d’attualità proprio su una questione attinente all’istituto Marco Polo poco più di venti giorni fa, ci assicurò che il pignoramento dell’edificio di proprietà provinciale e dei beni della scuola sarebbe stato improbabile”.

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