Decoro urbano a Firenze senza nuove strutture e servizi alternativi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 agosto 2008 13:36
Decoro urbano a Firenze senza nuove strutture e servizi alternativi

di Vincenzo Donvito, presidente Aduc
Le nuove norme sul decoro urbano nella citta' di Firenze, in linea di massima vanno bene. Il problema e' che vanno male, molto male gli amministratori che devono farle rispettare e che devono provvedere a non rendere difficile la vita ai cittadini e ai turisti. Cioe' non si puo' solo avere una buona idea e vietare, vietare e vietare nella logica di "far soldi" dall'altrui ignoranza, soprattutto quando questa ignoranza non solo e' frutto di non-informazione da parte di chi dovrebbe essere preposto a farla, ma anche perche' non ci sono alternative.
Che senso ha multare un turista perche' mangia un panino nel primo giorno di applicazione delle nuove norme, quando tutti sappiamo che queste nuove norme non sono conosciute neanche dai residenti e non ci sono cartelli a ricordarle? Serve solo a finire sui media locali, nazionali ed internazionali con l'immagine dura e severa di un'amministrazione incapace di accogliere i visitatori e stupidamente proibizionista.
Che senso ha impedire ai ragazzi di giocare a pallone a Villa Vogel quando gli stessi ragazzini non sanno dove andare per un simile gioco.
Che senso ha intimare i fumatori a buttare le cicche nei cestini dei rifiuti col pericolo che gli stessi prendano fuoco.

Dove sono i posacenere con sabbia posizionati ad hoc?
Purtroppo dobbiamo ribadire che l'amministrazione di questa citta', avendo avuto occasione per riscattarsi dopo le pessime figure sui lavavetri (provvedimenti giusti nei fini ma che giuridicamente non stavano in piedi e su cui i tribunali ci stanno dando ragione), sta solo confermando di essere una schifezza.
Siamo pronti a cambiare idea, ovviamente, ma solo se, per esempio, si decida di sospendere l'attuazione di queste norme per renderle effettive quando, grazie a nuove strutture e servizi, saranno un sostegno alla qualita' della vita dei cittadini e dei turisti.

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