Chianciano: il congresso nazionale di Rifondazione comunista

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2008 21:03
Chianciano: il congresso nazionale di Rifondazione comunista

Chianciano ospita al Palamontepaschi il congresso nazionale di Rifondazione comunista su cui sono puntati tutti gli occhi degli osservatori politici. 'Ricominciamo', recita il manifesto del congresso che si apre domani e si conclude domenica. I dati ufficiali delle assisi locali dicono che nessuna delle mozioni ha la maggioranza e Oliviero Diliberto, chiudendo il quinto congresso del Pdci, ha rinnovato l’invito a Rifondazione comunista per riunificarsi.
"Il nostro percorso congressuale - afferma Nichi Vendola, primo firmatario della Mozione 2 - è stato attraversato da molti veleni, tante delle nostre relazioni sono state lacerate.

E tuttavia sarebbe un grave errore ignorare che questo stesso percorso è stato anche uno straordinario momento di partecipazione dal basso, la prova evidente della vitalità del nostro partito e dell'esistenza - intorno a noi - di un'area autonoma ed esterna al partito stesso che in noi ancora crede. Ora è il momento di ricomporre l'unità di Rifondazione, non attraverso trattative segrete, non cercando accordi sottobanco, ma nella maniera più limpida e trasparente, rivolgendosi apertamente all'intero partito.

Per questo, nelle prossime ore, chiederemo di incontrare i rappresentanti di tutte le altre mozioni, per avanzare una proposta politica capace di rilanciare e rigenerare Rifondazione e, allo stesso tempo, ricostruire la Sinistra in Italia dopo la traumatica sconfitta del 14 aprile. Sono obiettivi non contraddittori ma invece strettamente omogenei. Non è possibile, oggi, ricostruire la Sinistra senza rilanciare Rifondazione che in questo processo rappresenta una risorsa indispensabile e decisiva.

Al tempo stesso è necessario costruire, proprio a partire dalla messa a disposizione di tutte le energie del partito, i cantieri del necesario processo di radicale rigenerazione della Sinistra, delle sue culture politiche e delle sue pratiche sociali. Su questo chiederemo a tutte le mozioni di confrontarsi con noi".

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