Consumo del suolo: in Toscana si costruisce meno di tutte le regioni?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2008 14:35
Consumo del suolo: in Toscana si costruisce meno di tutte le regioni?

“Qui si costruisce meno che nel resto d’Italia. E meglio”, sono alcuni dei titoli con cui la stampa locale ha commentato i dati sul consumo del suolo esposti durante un convegno promosso dalla Regione Toscana e dall'assessore Conti. Sono stati presentati i risultati di una interessante ricerca dell’Irpet che, utilizzando gli impieghi di suolo a fini insediativi, ha tentato di ricostruire la diffusione dell’urbanizzazione in Toscana e i modi con cui questa si è attuata.
A partire dai dati messi a disposizione dal programma europeo di fotointerpretazione di immagini satellitari Landsat, denominato Progetto Corine Land Cover, è emerso che nel decennio 1990-2000 la crescita delle aree urbane in Toscana è stata del 16%, mentre nel periodo successivo, dal 2000 al 2006, sulla base degli aggiornamenti promossi dalla Regione Toscana, questa sembra essere del 3%.

Stando ai risultati della ricerca, quindi, in Toscana la superficie urbanizzata continua ad aumentare, però sensibilmente meno che nel periodo precedente e meno che nelle altre regioni.
L’assessore Conti ha accolto con grande soddisfazione questi risultati che, secondo lui, da un lato confermano la maggiore “capacità pianificatoria” della Regione, che è riuscita a mettere “sotto maggiore controllo, almeno a livello quantitativo, un fenomeno che cominciava ad assumere connotati preoccupanti”, e dall’altro ridimensionano le 109 emergenze territoriali denunciate recentemente dalla Rete Toscana dei Comitati.
Durante il convegno, alcuni docenti universitari hanno sollevato dei dubbi sulla attendibilità dei criteri di rilevazione utilizzati dal Progetto Corine.

Infatti, la base informativa utilizzata come unità minima cartografabile è rappresentata da un quadrato con il lato di 500 metri (25 ettari di superficie), e l’unità minima dei cambiamenti di uso del suolo da un quadrato con il lato di circa 224 metri (5 ettari di superficie). L’unità minima cartografabile condiziona fortemente la stima delle superfici monitorate: se molti poligoni di un uso del suolo sono di superficie inferiore a tale unità, sono difficilmente individuabili e quindi una considerevole sottostima di tale superficie è altamente probabile.

Il Progetto Corine ha come limite quello della bassa accuratezza della rilevazione e della rappresentazione cartografica, sufficientemente attendibile per i poligoni più grandi e quindi per le macro trasformazioni, assolutamente poco affidabile nel caso in cui gli interventi siano di entità minore di quella rilevabile. Sarebbe come pretendere di vedere oggetti molto piccoli con un microscopio la cui sensibilità ottica e visiva è insufficiente rispetto alle dimensioni degli oggetti stessi. Il rischio è quello della sottostima delle trasformazioni, soprattutto in Toscana in cui la maggior parte delle edificazioni riguarda interventi di limitate dimensioni; pensiamo alle piccole e numerose lottizzazioni divenute ormai abituali, al cosiddetto svillettamento della campagna toscana, all’edificazione a nastro lungo la viabilità principale, alle “fattorie collinari toscane” quasi completamente inventate, alle edificazioni commerciali e industriali di tipo puntuale, insomma a tutti quegli esempi di cattiva urbanistica che questo telerilevamento da satellite non è in grado di individuare.
"Risulta molto difficile stabilire quanto suolo è stato realmente occupato in Toscana dalla nuova edificazione perché una parte considerevole -commentano i Comitati dei Cittadini- è sfuggita alla rilevazione; non solo, anche la valutazione delle dinamiche temporali e i confronti con le altre regioni non sono affatto attendibili se non è certa la base dei dati utilizzati.

Come ha sostenuto il prof. Di Pietro, riteniamo, quindi, che il Corine sia un attrezzo inadatto a valutare la Toscana dove gli interventi sono capillari, cosa che il metodo trascura. Avremmo sperato in una reale inversione di tendenza, invece, archiviato il Corine, ci ritroviamo le irrisolte e numerose emergenze territoriali".

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza