Giovanni Meyer riposa tra i Grandi di Firenze

Redazione Nove da Firenze
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27 giugno 2008 14:48
Giovanni Meyer riposa tra i Grandi di Firenze

Firenze- Già nel cuore di tanti fiorentini, il marchese Giovanni Meyer, "papà" dello Spedalino, riposa tra le personalità più importanti della cultura, dell'arte e della storia fiorentina e italiana, nel Cimitero delle Porte Sante, a San Miniato. Oggi, venerdì 27 giugno, alle ore 11.30, è stato scoperto il Cippo commemorativo eretto in memoria del marchese Giovanni Meyer, fondatore dell'ospedale pediatrico Anna Meyer, uno dei primi ospedali per bambini in Italia. Il Cippo, collocato tra le tombe degli altri Grandi fiorentini, sancisce il riconoscimento a pieno titolo di Giovanni Meyer come una delle personalità più importanti e amate nella storia della città.
L'evento è stato presenziato da Padre Bernardo, monaco dell'Abbazia di San Miniato, da Susanna Agostani, presidente della Commissione Politiche Sociali e sanitarie, dal direttore generale dell'ospedale pediatrico Meyer, Paolo Morello e dal marchese Francesco Cappelli, pronipote di Giovanni Meyer.

Hanno partecipato una delegazione di bambini dell'Istituto Comprensivo "Primo Levi" di Tavarnuzze che hanno consegnato, come simbolico regalo e ringraziamento, un mazzo di girasoli di carta e una pergamena realizzati dai bambini della ludoteca dell'ospedale, al marchese Cappelli. Per l'occasione era presente il gonfalone della città, mentre il suono delle chiarine ha sottolineato l'importanza dell'evento. "La speranza è memoria vivente" ha detto Padre Bernardo, ricordando il legame di Firenze con il suo Ospedale Pediatrico.

"E' un momento importante – dichiara Paolo Morello -. Il fondatore dell'Ospedale Pediatrico ora siede tra grandi di Firenze. Un tributo doveroso per un uomo che con tenacia seppe tradurre il desiderio della moglie in una realtà a favore dell'infanzia".
"Siamo lieti come Amministrazione comunale di aver potuto fare qualcosa per onorare Giovanni Meyer – afferma l'assessore Graziano Cioni _. L'aver donato il terreno dove il cippo verrà materialmente collocato è soltanto un modesto omaggio per una persona che, con la sua opera, ha lasciato un segno indelebile nella storia di Firenze.

Un grazie speciale a Leando Ambregi, marmista a Trespiano, che ha realizzato e donato il cippo che oggi abbiamo scoperto".
Il discendente, il marchese Cappelli, ha "vestito i panni del suo avo", ringraziando a nome suo il tributo della città: "E' da 167 che manco in questa città, torno oggi e tutto quanto era mio desiderio, perpetuare il nome di mia moglie con la cura dei bambini, è stato rispettato. Più di questo non potevo chiedere. Grazie Firenze". Giovanni Meyer, prima commendatore e poi marchese, russo di origine ma ben addentro alla vita sociale fiorentina di fine '800, era un filantropo la cui attività si innestava in un momento piuttosto particolare della città di Firenze: la pediatria era agli albori e si discuteva dell'utilità di creare spazi di ricovero e cura dedicati esclusivamente ai bambini.

La moglie del marchese, Anna Meyer, prematuramente scomparsa, aveva espresso nelle sue ultime volontà che venisse creata una struttura per "raccogliere i piccoli bambini poveri convalescenti". Questa struttura venne fondata dal marito nel 1884 e ultimata nel 1887, nell'attuale via Luca Giordano. Non furono pochi gli ostacoli che il marchese e i medici e ingegneri che lo accompagnarono, dovettero superare, ma furono molte anche le manifestazioni di affetto e riconoscimento che la città di Firenze, in particolare gli abitanti della zona Le Cure, dove fu costruito l'ospedale, tributavano al marchese per la sua opera meritoria.

Sono passati più di cento anni da allora, ma i fiorentini non smettono di amare lo "Spedalino", e il cippo che verrà scoperto venerdì 27 è la testimonianza ufficiale di questo profondo affetto e il rapporto profondo tra la città e il Meyer.

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