Assicurazioni: chiusura delle agenzie il 1° luglio 2008 per l'innovazione del mercato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2008 10:28
Assicurazioni: chiusura delle agenzie il 1° luglio 2008 per l'innovazione del mercato

Le associazioni di categoria che rappresentano gli agenti di assicurazione hanno deliberato la chiusura delle agenzie per l’intera giornata di martedì prossimo in concomitanza con l’Assemblea annuale dell’Associazione delle imprese assicuratrici, in programma a Roma.
L’iniziativa è stata decisa alla luce della contrarietà delle Imprese ad attuare le liberalizzazioni nel settore e per l’atteggiamento dilatorio dell’ANIA sul rinnovo dell’Accordo Nazionale Agenti 2003, scaduto il 31 dicembre 2006.
Le due Organizzazioni sindacali giudicano gravissime le continue prese di posizione dell’Associazione delle Imprese, che pretende dal potere politico l’abolizione dei processi di liberalizzazione del mercato introdotti con le Leggi Bersani ed in particolare il ritorno del vincolo di esclusiva che lega l’Agente all’impresa mandante.

Inoltre, l’Ania giustifica il rifiuto di trattare il rinnovo dell’Accordo Nazionale di Categoria con le modificate condizioni distributive del mercato.
Un ambiguo tentativo di delegittimare la rappresentanza nazionale degli agenti che costringe la categoria a subire singolarmente dalle Imprese mandanti pressioni e accordi integrativi in alcuni casi in deroga agli istituti della contrattazione nazionale.
SNA ed UNAPASS rilevano una crescita degli utili delle imprese di assicurazione e l’aumento della redditività complessiva del settore che si attesta ad un +5% rispetto al 2006.

In questo contesto di singolare perversione che vede diminuire la raccolta premi ed aumentare viceversa gli utili, le Organizzazioni di rappresentanza sottolineano le gravi difficoltà operative e le ricadute economiche nelle quali è costretta la Categoria degli agenti che, da sola, assiste ad una contrazione dei ricavi.
Il risultato delle imprese è infatti raggiunto attraverso una contrazione degli investimenti nelle strutture, liquidative ed assuntive, che si traduce in minore efficienza, scarsa attenzione all’innovazione e, soprattutto, trasferimento di incombenze amministrative e gestionali a carico delle Agenti che sono chiamati dall’impianto normativo a svolgere una funzione nuova, consulenziale e socialmente rilevante.

La direttiva 92/2002, il Codice delle Assicurazioni, il Regolamento Isvap n. 5/2006 e le Leggi Bersani, hanno creato una nuova figura, l’Intermediario, dotato di una personalità propria, soggetto ad una propria responsabilità, obbligato, non solo deontologicamente, a valutare i contratti proposti ai consumatori secondo regole precise di adeguatezza la cui inosservanza è perseguibile sia in sede disciplinare sia in quella civile.
In questo quadro di grandi cambiamenti la Categoria assiste a continue prese di posizioni dell’ANIA che, invece di impostare un tavolo di trattativa per il rinnovo dell’Accordo nazionale Impresa-Agenti ispirato ai criteri di modernità e di attenzione al nuovo, pretende dal potere politico l’abolizione dei processi di liberalizzazione del mercato introdotti con la legge n.40/2007 ed in particolare il ritorno all’esclusiva di marchio che lega gli agenti all’impresa mandante.
La scelta delle Imprese di assicurazioni sembra essere quella di frenare le novità introdotte dalla Direttiva comunitaria 92/2002 ed in particolare dal Codice delle Assicurazioni, che ha qualificato il ruolo degli intermediari professionali e tutelato maggiormente il bisogno del consumatore cliente, a favore di un atteggiamento che prediliga invece il mantenimento di un sistema ingessato che blindi gli utili e si allontani dal consumatore.
Non solo, ma l’ANIA rifiuta di trattare il rinnovo dell’Accordo Nazionale di Categoria, scaduto nel 2006, opponendo le modificate condizioni distributive del mercato.
Tale comportamento è giudicato gravissimo da SNA ed UNAPASS che vedono un ambiguo tentativo da parte dell’ANIA di delegittimare la rappresentanza nazionale degli agenti.

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