Elezioni politiche: inquisiti esclusi dalle liste elettorali?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2008 14:23
Elezioni politiche: inquisiti esclusi dalle liste elettorali?

Firenze, 22 febbraio- La paura, specie a destra, è che tra i futuri candidati compaiano troppe persone dalla fedina penale non proprio specchiata. Di contro c'è il rischio che la mancanza di tempo possa essere decisiva nel riportare ad un ristretto tavolo romano la scelta dei futuri gruppi parlamentari. A decidere le candidature (visto che oltretutto con questo sistema vengono imposte dall’alto) deve essere il senso morale, etico della politica.
Domenica prossima, 24 febbraio, tutti i fondatori del Partito Democratico potranno indicare nomi nuovi per le liste elettorali del Pd in via di definizione.

Anche a Firenze tutti coloro che hanno votato il 14 ottobre o che hanno comunque ritirato il certificato di Fondatore del Pd potranno recarsi liberamente nelle 21 Assemblee di circolo, convocate appositamente per l'occasione, per proporre i nomi dei futuri parlamentari. L'appuntamento è per domenica mattina dalle 10 alle 13; di seguito la lista delle sedi aperte nei vari quartieri.
“E’ decisamente opportuno che il territorio venga consultato per decidere le candidature da proporre al Parlamento.

Così anche il Valdarno, la Valdisieve ed il Chianti potranno dire la loro. Io vorrei che potesse emergere una donna, giovane ed esperta amministratrice. Se, come, pare, dovesse essere avanzata la candidatura di Elisa Simoni, la sosterrei con convinzione e con forza. Ritengo, infatti, Elisa la persona giusta al posto giusto”. Così Gianluca Parrini , consigliere regionale del partito Democratico è intervenuto nel dibattito sulle possibili candidature alle prossime elezioni politiche.
“Sarebbe estremamente grave se Veltroni, alla ricerca disperata dei voti per colmare l’incolmabile divario che lo distanzia dal Popolo delle Libertà, cedesse al diktat della Segretaria nazionale dei Radicali, Bernardini, sulla candidatura di D’Elia come condizione per l’ingresso del proprio partito nel Pd.

L’appello della signora Magi, vedova dell’agente Dionisi per il cui omicidio Sergio D’Elia fu condannato a 30 anni, perché nessuna forza politica candidi nelle proprie liste l’ex terrorista, è una richiesta che deve essere accolta da tutti, senza alcun ripensamento. Nessuno candidi D’Elia. Chi, ancora una volta, deciderà di farlo, dovrà assumersi davanti al Paese la pesantissima responsabilità della scelta di assolvere moralmente i carnefici responsabili degli anni di piombo. ”

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