Referendum a Firenze: domenica c'è anche una pedalata per la tramvia

Redazione Nove da Firenze
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07 febbraio 2008 15:16
Referendum a Firenze: domenica c'è anche una pedalata per la tramvia

Firenze 7 febbraio 2008- Una pedalata per la tramvia, la risposta più ecologia al traffico cittadino. A lanciare l’iniziativa sono la Lega Ciclismo, l’Area Ambiente e il Comitato provinciale della Uisp di Firenze, che hanno organizzato per domenica 10 febbraio una biciclettata a favore della tramvia. Il ritrovo è fissato alle 10 in via Aldo Moro, davanti al municipio di Scandicci e da lì i ciclisti muoveranno verso Firenze, per giungere sino in piazza della Signoria, dove saranno distribuiti volantini per sostenere la scelta del NO al prossimo referendum sulle linee 2 e 3 della tramvia.

“Abbiamo pensato di organizzare una pedalata a favore della tramvia – spiega Giovanni Baldanzini, presidente della Lega Ciclismo Uisp -, per ribadire, con un’iniziativa ecologica e sostenibile, l’importanza di questa opera pubblica per dare una risposta ai problemi della mobilità fiorentina. Firenze ha bisogno di un sistema di trasporti pubblici integrato efficace, per ridurre inquinamento e traffico e puntare sulla tramvia ci sembra la scelta migliore. A questa opera si dovranno affiancare anche un ripensamento, una riprogettazione e una riqualificazione dello spazio urbano interessato dagli interventi, restituendo gli spazi pubblici alla libera, sicura e ecologica fruizione da parte dei cittadini.

Promuovere trasporto pubblico e mezzi ecologici come la bicicletta ci sembra il modo migliore per costruire la Firenze del futuro: una città moderna e vivibile”.
"La giunta non pensi che con la realizzazione della ramvia basti, da sola, a rendere più sostenbile la mobilità cittadina e a ridurre il traffico e l'inquinamento". Questo il monito lanciato dall'associazione FirenzeInBici, che, pur schierandosi insieme ai favorevoli alla tramvia sul fronte del NO ai referendum, non nasconde la propria forte insoddisfazione per come è gestita la mobilità nella nostra città.

"Siamo convinti assertori della mobilità sostenibile - dice Gianni Lopes Pegna, presidente dell'associazione FirenzeInBici - riteniamo che sia giusto sottrarre spazio al mezzo privato a motore e rilanciare il trasporto pubblico, per cui non possiamo che schierarci a favore della tramvia e per il NO al referendum. Ma riteniamo anche che il referendum porti ad una semplificazione eccessiva e a posizioni demagogiche ed ideologiche" Lo scorso dicembre, proprio in vista della scadenza referendaria, insieme ad altre associazioni ambientaliste FirenzeInBici aveva presentato all'assessore Matulli un elenco di punti urgenti; ma dopodue mesi la risposta non è ancora arrivata.

Era stato chiesto non solo un maggiore impegno contro le invasioni abusive di piste ciclabili e zone pedonali, ma anche nuove pedonalizzazioni (tra cui via Gioberti), più busvie e maggiore protezione per quelle esistenti, un piano dei motorini in centro e delle merci a livello cittadino. "Spero che il 18 febbraio, il giorno dopo il referendum, segni una duplice svolta - conclude Lopes Pegna - in primo luogo mi auguro che segni la vittoria del NO, spazzando via gli ostacoli alla realizzazione di una rete forte di trasporto pubblico; ma soprattutto, spero che si possa finalmente tornare a parlare anche di tutti gli altri temi che sono sul tavolo in attesa di risposte dalla pubblica amministrazione."
«Legambiente ha preso una ‘cantonata’ sui benefici ambientali e sanitari della tramvia, rispolverando lo studio ‘Hearths’ dell’Oms, che prende in esame uno scenario irreale della mobilità al 2010, composto da infrastrutture contraddittorie e improbabili come il Tubone, il bypass del Galluzzo e l’Alta Velocità».

Così commentano Mariarita Signorini d’Italia Nostra nazionale e Maria Rita Monaco di Linea 3 per il Sì al referendum e Si alla moratoria per le linee 2 e 3 della Tramvia. «Come fa Legambiente ad avallare la tesi che il Tubone e il bypass del Galluzzo contribuiscono a ridurre il traffico, l’inquinamento e quindi le malattie dei cittadini – affermano Signorini e Monaco – Legambiente dimentica inoltre che lo studio ”Hearts” dell’OMS include nello scenario non solo le tramvie, ma anche l’uso delle ferrovie in ambito urbano, la riorganizzazione del trasporto pubblico, i parcheggi scambiatori, tutti interventi importanti sulla mobilità che l’amministrazione comunale è ancora molto lontana dal voler realizzare concretamente».
«Dopo la realizzazione dei parcheggi di piazza Beccaria e piazza Alberti, via Gioberti al più presto pedonalizzata».

Lo chiede il capogruppo dei Verdi Giovanni Varrasi. «Uno degli argomenti che si accompagna all'apprezzamento della realizzazione della tramvia - sottolinea l'esponente della maggioranza - è quello, concomitante, della pedonalizzazione del centro storico. E' ormai chiarito che se si organizza una politica della mobilità e della sosta che non sia troppo penalizzante in termine di tempi e costi, le zone interessante hanno vantaggi sia sul piano del commercio sia, senza dubbio, per quello della qualità della vita dei residenti.

Esistono importanti zone a Firenze, vocate a centri commerciali naturali, dove l'amministrazione può dissociare la vita quotidiana dall'assedio delle auto». «Una di queste - secondo Varrasi - è sicuramente Via Gioberti, dove su impulso dell'associazione "Centobotteghe" e del Quartiere 2, fin dal 1999, si è sperimentata con successo la chiusura completa al traffico in particolari occasioni. Stili di vita più rilassati, facilità al dialogo, maggiore propensione persino all'acquisto. Perché quindi non fare adesso il salto di qualità e rendere permanente la pedonalizzazione di Via Gioberti, anche come apripista per nuove ed ulteriori chiusure al traffico?».

«Siamo da tempo convinti - ha concluso il capogruppo dei Verdi - che per restituire Firenze ai fiorentini e a coloro che la visitano, si debba partire dai microcosmi. Recuperare angoli di Firenze è meno roboante dei forti proclami o dei grandi progetti teorici ma è la maniera più saggia per recuperare l'intera città che vive da tempo un senso di malessere. Ecco il significato della nostra richiesta, avvalorata, per di più, dalla nascita di nuovi e capienti parcheggi nelle zone limitrofe a via Gioberti, prima quello di piazza Beccaria e di recente quello di piazza Alberti, quest'ultimo sempre tristemente vuoto come riporta oggi la stampa cittadina, col rischio di restare una cattedrale nel deserto.

L'opportunità di un agevole posteggio, dunque, per i cittadini non manca. Facendo ognuno la propria parte, i commercianti di via Gioberti potrebbero infine studiare forme di convenzione Firenze Parcheggi a vantaggio dei loro clienti».
Il gruppo consiliare del PD di Bagno a Ripoli, esprime la propria posizione favorevole al progetto della Tramvia di Firenze ed accoglie favorevolmente il documento e le sollecitazioni in esso contenute presentato dai Sindaci dell’area fiorentina sull’importanza della realizzazione della mobilità su rotaia anche a Firenze e nell’hinterland.

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