Tramvia, Domenici: “Migliorerà la qualità dell’ambiente e della vita della nostra città”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2008 15:26
Tramvia, Domenici: “Migliorerà la qualità dell’ambiente e della vita della nostra città”

Ieri sera riunione del Comitato del Bobolino, presente anche il Pres. del Quartiere 1. Si è parlato del progetto di un parcheggio da 250 auto per i dipendenti della Sovrintendenza e professori e studenti dell'Istituto d'Arte. La domanda ricorrente era "a chi serve?". I promotori del referendum sulla tramvia sostengono che la città -di fatto- sarà tagliata in 2 e vi sarà un enorme congestionamento del traffico proprio nella parte sud-est della città dove la tranvia non passerà (Galluzzo, Europa, Porta Romana).

Se fosse vero questi forse sono i reali motivi per realizzare quel parcheggio con accesso da Porta Romana.
Domani dalle ore 10 fino alle ore 18 il Coordinamento Cittadino di Forza Italia Firenze insieme a Forza Italia Giovani, saranno in piazza con 8 GAZEBO (Piazza della Repubblica - Piazza Dalmazia - Piazzale Porta Romana - Viale de Amicis – Via Di Novoli – Mercato di Viale Calatafimi –Viale Giannotti – Via Canova) distribuiti su tutto il territorio fiorentino, per ribadire ancora una volta la nostra contrarietà alla Tramvia.

Evidenzieremo infatti con i nostri volantinaggi, che questo progetto delle linee della Tramvia arrecherà danni irreparabili all’immagine di Firenze nel mondo ed al suo centro storico e aumenterà solo i problemi del traffico e della sosta in città
“La Tramvia è una soluzione necessaria per favorire la qualità della vita, e lo sviluppo della cultura e della socialità a Firenze”. Secondo l'Arci di Firenze, tra i promotori del Comitato contro l'abrogazione della Tramvia, il processo verso il nuovo sistema tramviario fiorentino non deve essere fermato.

“La Tramvia non è soltanto un'occasione per restituire centralità al trasporto pubblico e alla mobilità sostenibile, ma uno strumento fondamentale per vivere in modo nuovo la città” - spiega Francesca Chiavacci, presidente dell'Arci di Firenze. Per questo, l'Arci e i circa 80 circoli della città sono impegnati affinchè la consultazione elettorale del 17 febbraio prossimo sia partecipata e si concluda con una netta prevalenza dei No alla moratoria sulle linee due e tre. Nei prossimi giorni si moltiplicheranno le iniziative di informazione e dibattito nei Circoli, che proietteranno 'Un Tram per l'Europa', il filmato sulla vita nelle città con la Tramvia.
La Camera di Commercio di Firenze organizza un incontro sul tema "La città ospitale - Riflessioni sulla mobilità nelle aree metropolitane", che si terrà giovedì 7 febbraio nell'Auditorium di Promofirenze, in via Por Santa Maria.

Il governo della mobilità è un tema squisitamente sociale, che richiede ai cittadini la conoscenza dei progetti che disegneranno il futuro dell'area fiorentina, per esprimere una partecipazione consapevole ai processi decisionali. A ridosso del referendum, l'ente camerale - in un ruolo super partes - vuole creare un momento di riflessione sul tema della mobilità, attraverso un confronto che vede presenti relatori italiani e stranieri qualificati essenzialmente per le loro competenze tecniche, piuttosto che politiche.

La Camera di Commercio di Firenze ritiene fondamentale la partecipazione dei rappresentanti delle parti sociali - categorie imprenditoriali, rappresentanze sindacali e dei consumatori - al dibattito previsto a conclusione delle relazioni, per dar modo a tutti di esprimere le proprie opinioni e raccoglierne le proposte, in un confronto che si auspica avvenga su problemi concreti, superando le barriere ideologiche. Nel corso del convegno sarà presentato l'intero progetto "Sosta in movimento", già finanziato dalla Camera di Commercio di Firenze, ed il Piano integrato della mobilità di Firenze.
“Firenze ha bisogno di una migliore qualità dell’ambiente urbano, quindi di infrastrutture che possano rendere possibile questo cambio dello stile di vita dei fiorentini.

E’ fondamentale spostare il trasporto privato su quello pubblico, sono oltre mille le istituzioni locali che hanno firmato il documento di Al Gore che va proprio in questa direzione. Per questo molte città europee hanno adottato il tram. Non a caso e in tempi non sospetti, oltretutto fuori dall’Italia, l’International Association of Public Transport considera il tram di ultima generazione “come un mezzo economicamente competitivo dal punto di vista tecnico e gestionale. Come un mezzo che ha un’elevata frequenza, maggiore sicurezza e comfort, che non inquina ed è silenzioso.

Che ha una maggiore accessibilità ed un minore impatto sugli edifici, in particolare quelli storici”. Così Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente nazionale dell’Anci, è intervenuto nel corso del convegno “Alla Ricerca della Firenze Futura”, organizzato dalle categorie economiche e che si è tenuto stamattina nel Salone dè Dugento di Palazzo Vecchio. “La nostra città – ha spiegato il Sindaco - ha bisogno che ci si dedichi alle questioni fondamentali per il futuro di questa città come il referendum consultivo sulle linee tramviarie 2 e 3.

Penso che il sindaco debba essere una figura unitaria ma ci sono momenti in cui questo non può diventare una limitazione ai propri convincimenti o un nascondere i pericoli per la città. Dobbiamo fare una riflessione su come è stato trattato l’argomento in queste ultime settimane, il modo in cui si sta svolgendo il dibattito pubblico non è certo positivo. Per quanto i referendum siano un momento di partecipazione importante, il modo in cui è stato presentato e promosso questo referendum ha più il sapore del sabotaggio alla città che non il carattere di un contributo alla chiarezza e alla trasparenza delle scelte.

Purtroppo si sono sentite e lette una quantità di falsità e bugie sul progetto della tramvia che fanno spavento, questo non fa certo onore ad una città colta, civile ed intelligente come Firenze. Non è in discussione il fatto che si sia d’accordo o meno, è in discussione il fatto che si sentano affermazioni che non hanno né capo né coda. Si arriva perfino al parossismo, per cui si invita addirittura a Firenze un signore che ha colorato la Fontana di Trevi e buttato giù migliaia di palline colorate da Trinità dei Monti, facendo tra l’altro spendere un sacco di soldi all’amministrazione comunale di Roma per ripulire, dicendo che così si vogliono tutelare i monumenti.

Rimango ancora più stupito quando si sostiene che questa amministrazione vuol distruggere i mosaici del Battistero e disgregare altri monumenti di Firenze, una dichiarazione abbastanza singolare visto che sappiamo tutti molto bene quanto si sia discusso e lavorato, con tecnici, soprintendenze e il Comitato superiore nazionale dei beni culturali, per il progetto tramvia al fine di evitare impatti negativi sulla città da tutti i punti di vista”. “Trovo, inoltre, sgradevole – aggiunge Domenici - che l’assessore alla cultura di un’altra città, Milano, venga ad intromettersi e si esponga sulle scelte amministrative di Firenze.

Queste cose vanno finalmente chiarite, i fiorentini devono saperle e personalmente credo che lo farò presente anche al sindaco di Milano Letizia Moratti. Mi da fastidio sentire che il dibattito sulla tramvia sia la solita guerra fiorentina tra guelfi e ghibellini, la tramvia è una questione nazionale, è una metafora della paralisi di questo paese in cui si finge di decidere e si cammina invece di correre. Noi, invece, siamo determinati ad andare avanti nelle nostre scelte”. Per Domenici “il referendum del 17 febbraio, che sarebbe stato meglio non farlo, semplicemente perché non ne avevamo bisogno, riduce tutto ad un contenitore limitato dove non si discute del progetto, come fatto fino ad oggi, ma di sciocchezze e falsità che non servono.

Sarebbe stato più utile fare discussioni concrete su come agevolare le categorie economiche e i cittadini, come fatto peraltro per la linea 1 della tramvia. Il referendum consultivo a questo punto c’è ed è stato legittimato: anche se per me in modo inammissibile, per come sono stati posti i quesiti, che hanno un carattere abrogativo non previsto nel nostro statuto. Parlando con chi ha vissuto l’esperienza di un’altra città italiana, Padova, mi è stato fatto presente come da quando c’è il tram il centro si è ripopolato e anche gli anziani sono tornati a viverlo.

Il dibattito sulla tramvia va sprovincializzato, cerchiamo di guardare oltre. Firenze è una città straordinaria, sicuramente da preservare – conclude il sindaco di Firenze - abbiamo però il compito di pensare anche al futuro e quindi anche ai nostri monumenti sempre più anneriti dal traffico e sottoposti a vibrazioni molto più forti di quanto potrà succedere con la tramvia. Abbiamo il dovere morale di farlo e di investire sul futuro, guardando ad una vera e propria area metropolitana con servizi adeguati.

Rispondiamo al bisogno di futuro che c’è in ogni città e quindi anche a Firenze”.

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