Libri: l’invenzione dell’arte nell’Italia del Rinascimento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2008 14:07
Libri: l’invenzione dell’arte nell’Italia del Rinascimento

Venerdì 18 gennaio alle 17 (c/o Altana di Palazzo Strozzi) Édouard Pommier, storico dell’arte francese di fama internazionale, presenta la sua ultima opera, da poco uscita in Francia e già tradotta in Italia da Einaudi, dal titolo L’invenzione dell’arte nell’Italia del Rinascimento (Einaudi Editore, 2007). Nel corso dell’incontro, organizzato dall’Istituto di Studi Umanistici di Firenze e Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara con il sostegno dell’Istituto Francese di Firenze e della Fondazione Roberto Longhi, Pommier dialogherà con Andrea Emiliani, Mina Gregori, Antonio Pinelli e Gianni Venturi sulla nascita dell’arte in quanto tale.
Lo straordinario sviluppo delle arti che si manifesta in Toscana intorno al 1300 va di pari passo con la creazione - ai margini del fatto artistico propriamente detto - di testi, immagini, monumenti e istituzioni che contribuiscono alla presa di coscienza e al riconoscimento della specificità dell'arte.

E proprio dell'invenzione dell'arte come Arte che Édouard Pommier scrive la storia in questo saggio. Annunciato dalle intuizioni letterarie di Dante, questo fenomeno si articola in più forme: nella promozione degli artisti a uno statuto elevato, al pari degli uomini illustri, consentendone l'ingresso nella storia; attraverso i primi discorsi che essi tengono sulla propria attività, generando cosi la teoria delle arti; per mezzo della creazione di ritratti, allegorie e dimore in cui gli artisti inventano la propria immagine e celebrano la propria attività; designando opere esemplari, consacrate come capolavori, da contemplare in una sorta di pellegrinaggio; con la fondazione, infine, di istituzioni e accademie che conferiscono alla creazione artistica la dimensione di un patrimonio trasmesso fin dall'Antichità.

Con chiarezza e somma perizia, Édouard Pommier riesce a delineare una sintesi di profondo valore, e originale nel suo approccio, che costituisce una lettura accessibile per chiunque si interessi di arte e, allo stesso tempo, un importante contributo alla storia dell'estetica.

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