Alla Pergola un omaggio al genio di Ettore Petrolini: Tosca e Venturiello in Gastone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2007 14:15
Alla Pergola un omaggio al genio di Ettore Petrolini: Tosca e Venturiello in Gastone

2/11/2007 firenze- Massimo Venturiello e Tosca hanno siglato il loro sodalizio artistico nel 2003 sotto il segno di Brecht, da allora hanno fondato la compagnia teatrale Padiglione delle meraviglie, messo in scena Il tango delle ore piccole di Manuel Puig, e sempre insieme come autore e interprete, hanno calcato anche il palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo, dove Tosca aveva già trionfato nel 96 insieme a Ron con Vorrei incontrarti tra cent’anni, con la teatralissima canzone Il terzo fuochista.
In questa stagione di prosa riprendono l’omaggio ad un’icona del teatro: Ettore Petrolini.

Massimo Venturiello ricerca e rianima le atmosfere di un’epoca, di ‘quel’ teatro e della sua magia e per farlo sceglie Gastone commedia del 1921, nata dall’evoluzione del personaggio Il bell'Arturo, parodia buffonesca del decadente dannunziano, portata in scena per la prima volta al Teatro Arena del sole di Bologna nel 1924. Gastone fotografa un mondo d’artisti d’altri tempi, così lontano, ma al tempo stesso così vicino a quello smaliziato e cinico dei nostri giorni. Il personaggio è forse la più grande invenzione del Petrolini impietoso ridicolizzatore di miti e di luoghi comuni.

Simbolo di un’esaltazione scenica, minata dal vuoto di valori, Gastone è la maschera di un teatro comico popolare, sorto in un’epoca in cui iniziavano a farsi sentire i germi di quel triste fenomeno che avrebbe poi segnato la vittoria dell’apparenza sulla sostanza, dell’immagine sul talento vero. Gastone è un attore del varietà e, almeno nelle sue speranze, del nascente cinema, Gastone, sei del cinema il padrone….. Spiantato, monta e smonta compagnie, vantando "piazze" e credibilità che in fondo non ha.

Eppure il suo narcisismo sfrenato e la sua autoesaltazione, uniti ad un sarcasmo talvolta feroce e cinico, gli donano un fascino irresistibile. Lo incontriamo nel momento in cui crede di essere giunto a una svolta importante: ha appena conosciuto una ragazza del popolo, Lucia, in scena Tosca, grande talento vocale, ambiziosa e sognatrice. Forte della sua scoperta, cerca di convincere un impresario a produrgli uno spettacolo, con la sua sgangherata compagnia di ballerine e fantasisti. Non dovrà faticare molto, perché l’impresario, rapito dalla voce della ragazza, si lancerà a capofitto in questa avventura.
Grandi nomi sono stati Gastone al cinema o sulle scene: nel 1959, Mario Bonnard aveva diretto Alberto Sordi nel film omonimo, in cui recitavano anche Vittorio De Sica, Anna Maria Ferrero e Paolo Stoppa, in scena a riproporre la geniale macchietta Fiorenzo Fiorentini, Carlo Dapporto e Gigi Proietti.

Ma l’originalità del progetto di Venturiello sta nel riportare alla luce il testo integrale della commedia Gastone, e non la parte per il tutto, come è avvenuto in passato, nella drammaturgia di Nicola Fano solo il finale cambia: Lucia non lascerà con disgusto il mondo dello spettacolo per tornare alla sua normalità, ma dopo un debutto in provincia dove si segnerà l’inizio della sua promettente carriera, abbandonerà senza scrupoli il suo pigmalione accecata dalle promesse e dalle lusinghe dell’impresario.

In occasione dello spettacolo il secondo appuntamento di Prima della Prima sperimenta scene inconsuete come quelle dei centri benessere per presentare i ‘corti’ di alcuni spettacoli in scena alla Pergola.

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