Serata di gala a Palazzo Pitti il 19 giugno per il restauro del cortile dell'Ammannati

Redazione Nove da Firenze
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15 giugno 2007 14:15
Serata di gala a Palazzo Pitti il 19 giugno per il restauro del cortile dell'Ammannati

Firenze, 15 Giugno 2007- Palazzo Pitti e il giardino di Boboli si risvegliano in epoca rinascimentale: balli, musiche, costumi d’epoca, luci accolgono nel cortile dell’Ammannati cento ospiti per una serata di gala speciale. Per la prima volta infatti un luogo storico si aprirà al pubblico per finanziare il proprio restauro. Il 19 giugno il cortile che ospitò le nozze della famiglia Medici tornerà a vivere in una serata di gala per presentare “Firenze Fashion”, progetto volto a raccogliere fondi per finanziare il restauro dello stesso Cortile dell'Ammannati tramite iniziative per coniugare il mondo dell’imprenditoria e dell’arte.

In Piazza Pitti aperta al pubblico, alle 19, un’esibizione di sei cortei di sbandieratori provenienti da varie città toscane e ambasciatori delle proprie tradizioni, hanno voluto essere vicini a Firenze per questa serata di cultura e saranno accompagnati da tamburi, chiarine e damigelle rievocando una giornata di festa della Firenze Rinascimentale. A seguire, all’interno di Palazzo Pitti, le ballerine del “Florence Dance Center” danzeranno in costumi d’epoca rinascimentale accompagnando gli invitati dentro il cortile.

Al cospetto delle autorità e storici dell’arte presenti nel cortile dell’Ammannati sfileranno i cortei degli sbandieratori, che deporranno la propria bandiera, segno di gemellaggio culturale. Poi sarà la volta dell’Orchestra da Camera Fiorentina” che, diretta dal Maestro Giuseppe Lanzetta, eseguirà brani famosi. “Dopo la caduta di frammenti lapidei dal cornicione, che ha costretto a interventi urgenti, serve un restauro più complesso e completo, del valore di 500 mila euro - ha spiegato la soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini -.

Ringrazio ‘Media Firenze’ che, con un programma di eccellenza, renderà possibile l’intervento al cortile e farà rivivere alla città quelle antiche atmosfere festose di un tempo”.
Per finanziare l’opera di restauro sarà usato uno strumento innovativo: l’autofinanziamento attraverso giornate a tema con arte, moda e spettacolo. L’evento, realizzato con il patrocinio del Comune di Firenze, della Regione e della Provincia, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Soprintendenza al Polo Museale Fiorentino e la Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Firenze, è stato ideato da “Media Firenze”, agenzia fiorentina che, attraverso la comunicazione visiva e l’utilizzo di gigantografie pubblicitarie sui ponteggi, permette la realizzazione d’importanti interventi di restauro.

Stavolta l’attenzione si sposta su un cortile interno, uno dei luoghi di ritrovo prediletto dalla famiglia Medici dove si svolgevano le più sfarzose feste mondane. Fu ideato e costruito tra il 1558 e il 1570 da Bartolomeo Ammannati quando, nella seconda metà del XVI secolo, la famiglia Medici finanziò un ampliamento della dimora di famiglia, Palazzo Pitti. Il recupero di questo gioiello cinquecentesco è l’obiettivo di “Firenze Fashion”: “Attraverso il richiamo e l’attenzione che il mondo dell’imprenditoria ha sempre suscitato in favore della città e, in particolare, del suo patrimonio artistico e culturale – ha spiegato Gregorio Salimbeni, direttore di “Media Firenze” - chiederemo il contributo prezioso delle aziende che operano nel settore moda e non solo”.

Un primo intervento di recupero del cortile è già stato compiuto dalla Soprintendenza fiorentina, “Media Firenze” porterà avanti i lavori già da quest’estate, impiegando nel restauro i fondi raccolti con iniziative che si susseguiranno. Con i primi quattro eventi “Media Firenze” sarà in grado di raccogliere fondi per completare il restauro dell’apparato lapideo dell’ultimo piano, quello maggiormente compromesso. L’obiettivo è raggiungere i 500.000 euro necessari per ultimare il restauro dell’intero cortile.
La serata di gala è la presentazione che rientra nel primo evento di finanziamento di ‘Firenze Fashion’ che promette di organizzarne altri per finanziare il restauro del cortile dell’Ammannati.

Una mozione per impegnare la giunta regionale a mettere in atto ogni intervento necessario, a Roma e non solo, per risolvere la crisi di risorse che affligge Palazzo Pitti a Firenze: ci ha pensato il Presidente di Alleanza Nazionale in Consiglio regionale Maurizio Bianconi, alla luce dei tagli perpetrati dal ministero per i beni culturali che si abbattono pesantemente su Palazzo Pitti, che già si barcamena tra restauri e fondi risicati.

Questo potrebbe risultare il colpo di grazia. E allora ecco la mozione, depositata oggi e destinata con ogni probabilità ad essere discussa nella prossima seduta del Consiglio regionale, che impegna la giunta a rimboccarsi le maniche.
«Il Ministero dei beni culturali e ambientali – scrive Bianconi – ha diminuito i fondi destinati alle province di Firenze, Prato e Pistoia in dieci anni di circa 20 milioni di euro. I tagli operati dal Ministero comportano gravi problemi di gestione e di carenza di personale che mette a rischio Palazzo Pitti.

La sovrintendenza fiorentina, alle prese con il restauro del cortile dell’Ammannati in Palazzo Pitti, è ricorsa all’aiuto di privati per far fronte ai bisogni dell’area del Palazzo e del giardino».
«La struttura di Palazzo Pitti – ricorda ancora Bianconi nel suo documento – ospita sei musei e il giardino di Boboli, parco con 14.000 metri quadrati di tettoie e tetti e 33 ettari di giardino». In tutto questo patrimonio storico artistico, sottolinea l’esponente di An «negli anni ’80 lavoravano 20 giardinieri e oggi solo 6».

«In più – prosegue – manca il personale tecnico, fatto che costringe la sovrintendenza a rivolgersi per qualsiasi problema a ditte esterne, gravando sul budget già pesantemente ridotto. Cosa ancora più grave, poi, è che la sovrintendenza è costretta a dilazionare gli interventi di restauro nel tempo perché le risorse sono centellinate, a discapito del monumento». Cosa potrebbe fare la giunta regionale? Molto, secondo Bianconi che le chiede di «adoperarsi presso i Ministeri competenti al fine di garantire maggiori risorse a Palazzo Pitti» ma anche di «erogare risorse regionali per Palazzo Pitti, al fine di tutelare un bene artistico e culturale di così alto rilievo per la Regione», così da «mettere in essere tutte le azioni possibili».

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