Mobilità a Firenze: tra carenze e visioni divergenti
Ataf: la presidente Tesi annuncia le dimissioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2007 19:08
Mobilità a Firenze: tra carenze e visioni divergenti<BR>Ataf: la presidente Tesi annuncia le dimissioni

Firenze 13 giugno 2007- Pedonalizzazione progressiva del centro storico e riorganizzazione del trasporto pubblico con i nodi di interscambio, all’inizio del 2008 e in anticipo sulla cantierizzazione in centro della seconda linea della tramvia, per dare segnali concreti di riqualificazione urbana e di progettazione della mobilità privata e pubblica, adeguati al valore qualitativo dei luoghi attraversati dalle future tramvie.

Sono alcune delle richieste che hanno rivolto al Comune e all’Ataf Leonardo Sgatti e Maurizio Da Re, rispettivamente presidente di Legambiente Firenze e responsabile trasporti di Legambiente Toscana, intervenendo ieri sera al dibattito su “pedonalizzazione e tramvia nel centro storico”, che ha visto presenti il vicesindaco Matulli, i presidenti di commissione consiliare Malavolti e Varrasi, il vicepresidente di Ataf Vannetti, e numerosi cittadini.
«Non aspettiamo la linea 2 della tramvia nel 2010 ma si pedonalizzi in tempi brevi almeno piazza Duomo e le strade che saranno percorse dalla tramvia – hanno affermato Sgatti e Da Re – eliminiamo auto, motorini e furgoni merci da via Martelli e da via Cavour, fino a piazza S.Marco, e da via Cerretani e da via Panzani, fino a Piazza Stazione, riducendo il passaggio del servizio di trasporto pubblico».

Legambiente ha anche chiesto al Comune la verifica dello studio di Ataf sulla riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma e sul sistema tranviario: «Si cominci a progettare e a creare i nuovi nodi di interscambio fra il trasporto pubblico e il mezzo privato, proposti da Ataf – hanno continuato i due rappresentanti di Legambiente – a Porta Romana come in piazza Francia, in piazza Alberti come in via Foggini».
Legambiente ha insistito sulla progettazione e sulla realizzazione di un “Piano dell’intermodalità”: «La tramvia potrà portare a una riduzione significativa del traffico privato – hanno concluso Sgatti e Da Re - se prevede l’interscambio e l’integrazione con altri mezzi di trasporto quali l’auto, il motorino, il treno, la bicicletta, l’autobus con una rete in larga parte rivista e riorganizzata».

«Non solo si è bloccato il centro con la zona a traffico limitato ma si continua a sostenere la ztl notturna a discapito di cittadini anche residenti».

Lo ha detto il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi. «Nessuno è soddisfatto di tale provvedimento - ha aggiunto - anzitutto i residenti perché gli spazi pedonalizzati sono occupati da chi frequenta i locali del centro. Ma non sono contenti neanche cittadini in quanto non si offrono alternative per raggiungere il centro storico. Anzi, si è crea maggiore traffico intorno alla ztl. Il centro va vissuto, certamente nel rispetto di chi vi risiede, ma non vietato, perché la filosofia della ztl notturna è quella di vietare e basata».
«Come si può pensare di attuare un provvedimento, entrato in vigore dai primi giorni di aprile - ha proseguito Bianchi - senza avere garantito alternative? Molte delle corse dell'Ataf finiscono anche prima di mezzanotte e comunque non ne è prevista nessuna dopo le una.

Eppure il provvedimento dura sino alle 3 del mattino. Il risultato è che si vuole spostare il traffico in altre strade della città senza però risolvere il problema».
«L'amministrazione è riuscita solo a scontentare i residenti e quanti vorrebbero vivere la nostra città e il centro storico - ha concluso il consigliere di Forza Italia - se ci sono persone che non rispettano le regole l'amministrazione intervenga ma non vieti di punto in bianco il centro e non lo lasci solo a turisti e ad extracomunitari».


"L'Amministrazione comunale deve prima di tutto dare risposta alle esigenze dei residenti. Il degrado nella nostra città esiste e di notte si moltiplica soprattutto in alcune zone. Stiamo lavorando, insieme agli altri enti preposti, per dare risposte concrete, risposte che prima di tutto devono salvaguardare i residenti. Perché il divertimento e lo svago di alcuni non possono ledere il diritto al riposo di altri. Senza dimenticare poi il fenomeno del consumo e abuso di alcol, per il quale diventa fondamentale tutelare i giovani".

E' quanto replica l'assessore alla sicurezza e vivibilità Graziano Cioni alle dichiarazioni dell'Associazione Viva-City che riunisce una serie di locali ed esercizi del centro storico. "In questa città ci sono elementi di degrado che vanno arginati ed eliminati, come sporcizia, gruppi di persone che disturbano, abusivismo commerciale. Su questo stiamo lavorando, anche insieme a prefettura e questura, per dare risposte concrete. Da qualche tempo però - aggiunge l'assessore Cioni - stiamo assistendo a un crescente degrado notturno frutto di una serie di fattori diversi che sommandosi creano non poche difficoltà ai cittadini che vivono in centro.

Mi riferisco, per esempio, ai gruppi di persone, spesso ubriache, che stazionano fuori dai locali rendono impossibile il riposo per gli abitanti della zona. Mi riferisco ancora alle auto e ai motorini che prendono d'assalto strade e piazze, agli automobilisti e scooteristi che sfrecciano a folle velocità sui viali. Sono questi elementi, più che la criminalità vera e propria, a creare degrado in centro storico. E' per prevenire questo fenomeno che abbiamo varato la ztl notturna e la pedonalizzazione della zona di piazza Santa Croce, provvedimenti che vanno di pari passo alle iniziative di rivitalizzazione del centro organizzate dai pubblici esercizi aderenti alla Confesercenti.

Con i tavolini nelle strade la città diventa più vivibile e accogliente per chi vuole uscire la sera". E a chi parla di desertificazione del centro storico a causa, soprattutto, della ztl notturna, l'assessore Cioni replica seccamente: "Il centro storico la sera è pieno di persone. La ztl notturna non si vuole essere un coprifuoco, ma una forma di tutela per chi abita in centro. Come Amministrazione abbiamo il dovere prima di tutto di difendere la città e chi vi abita: siamo disponibili al confronto e alla condivisione di proposte per valorizzare il centro.

Proposte che non possono però tradursi nell'abbandono di provvedimenti di tutela perché il diritto di chi vuole vivere la notte divertendosi deve coniugarsi con quello di chi invece vuole riposarsi". Per quanto riguarda i controlli, l'assessore Cioni ribadisce che la Polizia Municipale effettua numerosi pattuglioni notturni mirati contro il degrado. E questi interventi continueranno intensificandosi soprattutto nei giorni di giovedì, venerdì e sabato. "Sono disponibile a valutare le proposte - conclude l'assessore Cioni - ribadendo però la tutela dei residenti è la priorità rispetto alle esigenze di locali ed esercizi pubblici".



“Questo non è un lavoro contro Ataf, ma l’esercizio di un potere di controllo che dobbiamo svolgere in favore dei cittadini. La Provincia fa il proprio mestiere, chiudere gli occhi per non vedere le cose che non vanno sarebbe un cattivo servizio in primo luogo per Ataf, per la Regione e soprattutto per i cittadini”. Con questa premessa il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi ha presentato alla stampa l’analisi compiuta dalla Direzione Mobilità sul livello di qualità del Trasporto Pubblico Locale (Tpl).

All’incontro con i giornalisti è intervenuta anche l’Assessore provinciale Trasporti e Mobilità Cristina Giglioli. L’indagine svolta dalla Provincia riguarda le informazioni che gli utenti possono trovare alle fermate degli autobus. “L’informazione contenuta nelle paline collocate alle fermate dei bus – ha spiegato l’Assessore Giglioli - deve essere capillare, chiara e puntuale in modo da agevolare l’accessibilità alla rete di trasporto pubblico, specialmente nel momento in cui si attuano politiche per incentivare l’uso del mezzo pubblico da parte dei cittadini”.
Ma qual è la situazione che si riscontra a Firenze? In base al rilievo sul campo e all’analisi del repertorio fotografico effettuati il 6 maggio 2007, risulta che circa il 44% delle fermate ordinarie e il 94% di quelle provvisorie indagate (sono state esaminate 206 fermate di cui 17 provvisorie, che corrispondono al 9% del totale di tutte le paline Ataf& Linea) sono prive di elementi minimi di informazione e chiarezza per chi usa il bus.
"Considerando come basilari le informazioni relative alle linee in transito e ai relativi orari - ha specificato l'Assessore Giglioli – si è rilevato che soltanto poco più della metà delle paline ordinarie contiene informazioni evidenti affinché un utente occasionale sia in grado di arrivare alla destinazione desiderata utilizzando solo le informazioni offerte dalla palina".
La maggior parte delle fermate analizzate era già stata segnalata dagli enti competenti alla Scarl, tramite reclami dell’utenza (alle quali l’azienda deve rispondere entro 30 giorni) che in alcuni casi hanno prodotto una sanzione amministrativa regolarmente pagata alla Provincia di Firenze.

Solo il 3% delle fermate già sanzionate nel corso del 2006 risultavano conformi nell’indagine del 6 maggio 2007, mentre le informazioni mancanti su circa il 40% delle stesse impediva di fatto agli utenti di accedere al servizio in modo confortevole. La Provincia di Firenze e la Scarl si sono quindi riunite in un tavolo tecnico l’11 maggio 2007 negli uffici della Direzione Mobilità della Provincia. Dopo questa riunione la Direzione Mobilità della Provincia ha realizzato un secondo rilievo il 7 giugno 2007 su 17 paline ordinarie e 2 provvisorie.

In questa seconda rilevazione si è registrato un sostanziale miglioramento in termini di presenza degli orari e delle informazioni accessorie per l’utilizzo del servizio. Le paline provvisorie nuovamente rilevate risultano ancora mancanti delle informazioni relative agli orari di transito di alcune linee.

"Al termine del suo mandato di presidente, Elisabetta Tesi mi ha scritto per illustrarmi i principali risultati ottenuti in questi tre anni ai vertici dell'Ataf. Si tratta di un lavoro importante ed estremamente positivo per l'azienda, che è uscita da una grave crisi ed è oggi saldamente avviata sulla strada del risanamento.

Nella stessa lettera, Elisabetta mi annuncia anche la sua decisione di non ricandidarsi per il prossimo mandato. Ne abbiamo parlato, lei mi ha spiegato di aver riflettuto a lungo, ma di ritenere conclusa la sua esperienza. E' una scelta che accolgo con dispiacere, ma che naturalmente rispetto. Ad Elisabetta Tesi va il mio sincero ringraziamento e l'apprezzamento per la capacità, la competenza, la dedizione e l'entusiasmo con cui ha svolto il suo ruolo, in un momento particolarmente difficile e complesso nella vita dell'azienda".

Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, che nei giorni scorsi ha ricevuto dal presidente uscente Ataf una lettera in cui Elisabetta Tesi rivendica i risultati positivi "raggiunti insieme al Cda e realizzati con il sostegno, oltre che dei soci, delle istituzioni e delle forze politiche e sindacali", sottolinea come oggi Ataf "produca un margine superiore a quello delle principali aziende di trasporto metropolitane" ed esprime la "personale soddisfazione e gratitudine per la scommessa vinta insieme, anche grazie alla più ampia autonomia e al sostegno" del sindaco.

Infine, riferendosi all'assemblea dei soci che dovrà nominare il consiglio di amministrazione per il prossimo mandato, Tesi spiega di ritenere "concluso l'incarico assegnato, qualsiasi esito abbia l'evoluzione normativa in tema di Finanziaria" sui rinnovi dei Cda nelle società partecipate. "Rinnovo la mia stima e il mio grazie ad Elisabetta - afferma ancora Domenici - Grazie al suo lavoro, oggi abbiamo basi solide per affrontare con fiducia il futuro e le nuove sfide che attendono Ataf, azienda strategica per la nostra città e il suo territorio".

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