Le fanciulle di Brighton al Vipertheater di Firenze, sabato 28 aprile – ore 22 – ingresso 15 euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 aprile 2007 14:17
Le fanciulle di Brighton al Vipertheater di Firenze, sabato 28 aprile – ore 22 – ingresso 15 euro

Eccole, le scatenate e divertenti: Becki, Gwenno e Rose sono le Pipettes, tre graziose fanciulle che arrivano da Brighton fasciate da vestitini a pois e tanta voglia di revival soul pop. Sul palco del Vipertheater (sabato 28 aprile, ore 22, ingresso 15 euro e dj-set a seguire) saranno accompagnate dalla loro backing band, The Cassettes. Il loro obiettivo? "Riportare indietro la musica, prima che i Beatles rovinassero tutto...". Capito, le fanciulle. E allora? Allora dopo i concerti dello scorso ottobre, vere e proprie feste sixties dove divertimento era la parola d’ordine, a furor di popolo, le Pipettes tornano a calcare le scene italiane.

Ottima occasione per ascoltare, ballare e lasciarsi andare alle note dell’album “We are The Pipettes”, ormai un cult del nuovo pop d’Oltremanica: 14 brani inclusi il primo gettonatissimo singolo "Your Kisses Are Wasted On Me", una nuova versione di "Dirty Mind", il singolo "Pull Shapes" che grazie all’ampia esposizione radiofonica e televisiva è stato inserito nella colonna sonora di “Notte prima degli esami” nuovo singolo “ABC”, colonna sonora del fortunato spot Fiat con Michael Schumacher.



THE PIPETTES
Un calcio in culo al pop magnifico e technicolor, le 14 tracce di “We Are The Pipettes” riescono ad inventare quel tipo di girl-power che le Spice Girls si sarebbero solo potute sognare. Con influenze che spaziano tra The Shangri-La’s, The Chrystals, The Shirelles e simili, sia sonoramente che in quanto a stile, dove le ragazze di ieri erano felici di sottomettersi agli uomini della loro vita (“He Hit Me It Felt Like A Kiss”, “Will You Still Love Me Tomorrow?”), su pezzi come “One Night Stand” (“I left You Alone/At four in the morning / not a stitch to wear/ because you ignored my warning”) o “Your Kisses Are Wasted On Me” (“Can’t You See We’re Through/Boy get out of my face!”) é palese che le Pipettes sono quelle che portano i pantaloni.

Anche se i richiami alla Brill-Building, alla Motown e alla Spector sono inevitabili (le Pipettes hanno capito perfettamente chi ha fatto la migliore musica pop), forse il miglior paragone sarebbe quello coi Ramones. Come i fratellini, queste sorelle hanno creato un disco che pur capendo il passato della musica pop proietta in avanti la sua immagine. “We Are The Pipettes” é un album scritto da teenager per teenager. Un album che capisce come si spezzi il cuore quando si lascia la discoteca (“It Hurts See You Dance So Well”), racconta storie sul diventare amici con la sfigata della scuola (“Judy”) e sul ragazzo più grande che vuole solo una cosa (“Sex”).

Sono però le canzoni ad essere più importanti: nessuno, al momento, scrive melodie più contagiose di quelle delle Pipettes. Che sia per il richiamo alla pista da ballo urlato da “Pull Shapes” o per la malinconia solitaria di “A Winter’s Sky”, questo é un disco che una volta ascoltato si rifiuta di andarsene.

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