Catechismo politico: una preghiera sull’altare della modernità?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2006 12:56
Catechismo politico: una preghiera sull’altare della modernità?

L’Istituto Francese presenta un ciclo di conferenze organizzato dall’Università di Parigi – Panthéon-Sorbonne in collaborazione con l’IUE, Istituto Universitario Europeo. Questa manifestazione, che vedrà intervenire professori da tutta Europa (Francia, Italia, Germania) si interroga sul catechismo politico dal periodo della Rivoluzione Francese alla sua ripercussione sulla lunga durata. Si svolgerà dal 27 al 28 ottobre, all’Istituto Universitario Europeo di San Domenico di Fiesole nel Dipartimento di Storia e Civilizzazione.


Sintesi dei principi di una fede composta solitamente sotto forma di una serie di domande e risposte, il genere del catechismo viene ripreso a partire dal xviie secolo come mezzo di comunicazione politica. Ma è durante la Rivoluzione Francese che vediamo comparire un importante corpus di massime di dottrina politica che si rifanno esplicitamente al modello catechistico. Si può perciò dire che il secolo del catechismo politico in Europa è il xixe, seppure il genere si sviluppa all’incrocio dei due secoli.

Ciò nonostante, sembra che non esiste alcuno studio che stabilisca l’estensione del fenomeno del catechismo politico in Europa. Qualche studioso ha tracciato la storia nazionale del catechismo politico per un periodo limitato (soprattutto per il periodo della Rivoluzione Francese), ma manca un’analisi comparativa sulla lunga durata. Gli incontri serviranno a riunire alcuni ricercatori e cercare di definire le caratteristiche di un possibile genere del catechismo politico, rispondendo alle domande riguardanti la sua messa in atto: i suoi attori (promotori, autori, editori, lettori), i suoi confini spaziali (scuole, salotti, pubbliche piazze), la cultura politica che trasmette, così come la retorica messa a suo servizio.

Così facendo, verrano collegati questi primi risultati ad una problematica più ampia, concernente il processo di secolarizzazione e i suoi limiti, l’evoluzione della comunicazione politica e la formazione del cittadino - razionalità e politica contro legalità e responsabilità.
La speranza porterà sulla possibilità di rintracciare i processi storici marcati dal catechismo politico, cercando di comprendere la sua presenza in periodi di transizione. Perché il xixe secolo vede l’espansione del catechismo politico in Europa ? Qual’è l’importanza della sua origine religiosa nella reinterpretazione e ricezione del genere ? Ridefinendo il ruolo del catechismo politico nel suo allargamento alla sfera pubblica (e nel fissarsi di un nuovo linguaggio), soffermandosi per comprendere se il catechismo politico rompe le barriere del campo politico tradizionale dell’epoca e apre così la via ad una partecipazione politica più larga, ci sarà forse possibile osservare sotto un nuova angolazione il processo di formazione dello stato costituzionale moderno.

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