Martin Lubenov e Teresa De Sio in concerto giovedì 18 agosto (ore 21.30) a Bardalone (PT) presso il Palazzetto Sandro Pertini per il festival Sentieri Acustici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2005 08:41
Martin Lubenov e Teresa De Sio in concerto giovedì 18 agosto (ore 21.30) a Bardalone (PT) presso il Palazzetto Sandro Pertini per il festival Sentieri Acustici

La serata si apre con un concerto in prima italinana: Martin Lubenov, uno dei migliori fisarminicisti balcanici, con la sua orchestra. Dopo una giovane promessa, una colonna portante del settore world music in Italia: Teresa De Sio presenta il suo ultimo lavoro “A sud! A sud!”. Una formazione che suona “in acustico” mette in risalto gli strumenti fondamentali della tradizione mentre l’abbraccio con il dialetto napoletano e con quello pugliese scaldano la paltea.


Il giovane Martin Lubenov è già fra i migliori fisarmonicisti balcanici.

Paragonabile al suo famoso collega Peter Ralchev Martin Lubenov ha trovato un suo stile molto presto. Con una virtuosità mozzafiato ed eleganza di esecuzione combina la musica rom balcanica con tinteggiature di swing, jazz moderno, tango nuevo, salsa e musette e così facendo, onora questi generi come Piazzolla fece con il tango e Galliano con la musette. A Vienna, sua città natale di adozione, ha proseguito in questo approccio con il suo quartetto balcanico Orfej; con idee per la composizione e l’arrangiamento preparate da tempo è tornato a Sofia per formare il suo gruppo.

L’orchestra di Martin Lubenov è stata reclutata in Bulgaria tra i più famosi musicisti rom provenienti dal nord della Spagna e il sud della Francia. L’Orchestra Martin Lubenov utilizza arrangiamenti ricchi di linee jazz sperimentali, suoni di ottoni pieni di energia e unisce la salsa agli ottoni balcanici in modo non pretenzioso con lo swing gypsy ed un frizzante tango. Incorporando tutti questi generi Martin Lubenov crea una musica leggera e tuttavia malinconica che può liberare gli ascoltatori dalla paura del contatto con “gli stravaganti balcanici”.

Martin Lubenov è riuscito con la sua orchestra in qualcosa di impossibile: un ibrido completamente nuovo che trascina intellettuali, fan del jazz, aficionados della world music e popfreak. Martin Lubenov cura i testi, le composizioni e gli arrangiamenti: musica folk bulgara e macedone e musica della vita rom nell’area sud dei balcani che si sviluppa costantemente e che trabocca di vivacità con uno stile non convenzionale. Grazie alla sua educazione musicale ha potuto superare il confine della musica popolare al quale numerosi musicisti rom sono legati.

Il suo talento si è diffuso presto e numerosi musicisti e gruppi lo hanno invitato a collaborare come la Sandy Lopicic Orchestra. Inoltre è stato strumentista e arrangiatore per la Jony Iliev Band in Bulgaria. Ha trovato personalità congeniali con Vladimir Karparov, Ventislav Radev e Nenand Vasilic con cui ha creato l’ensemble Orfej.

‘A SUD! A SUD!’ è il nuovo progetto discografico di una tra le figure più importanti dell'area partenopea, Teresa De Sio. Passione, ritmo, festa, ritualità, dialetto: gli elementi che racchiudono il cuore di questo nuovo grande capitolo, tutto suonato in “acustico“.

Cinque nuove composizioni, firmate dalla stessa Teresa De Sio: ‘Mamma Napoli’, ‘Stammo Buono’ (cantata nel CD in duetto con Raiz), ‘Positano’, ‘Addio’ e ‘Salta Salta’ ; un brano intitolato ‘Stelle’ (adattamento in napoletano di una composizione di Lenine, formidabile autore brasiliano); poi ‘Lu Bene Mio’, di Matteo Salvatore; e (quindi) musica e parole delle radici, il “cuore antico” che pulsa ancora grazie a La Montanara, La Pizzica Tarantata e La Rodianella. Nella composizione delle nuove tracce e nella rilettura del passato entra felicemente l’esperienza ultima legata a 'Craj': al centro i grandi vegliardi della nostra tradizione (Matteo Salvatore, Cantori di Carpino, Uccio Aloisi), ad orchestrare, insieme a Teresa De Sio, il cantore della riscoperta di una nuova identità, Giovanni Lindo Ferretti (“…se io non fossi tosco/emiliano, sarei di Lecce greco/salentino…).

Il progetto è diventato un film per la regia di Davide Marengo e la produzione di Gianluca Arcopinto. Verrà distribuito nelle sale italiane dal mese di settembre ed è già in predicato per diversi festival internazionali. Teresa De Sio, così, riprende il viaggio che affresca, servendosi di volta in volta di musica e teatralità, il desiderio di fermare, tra performance e filologica ricostruzione, documenti emotivi e ricchezza di un patrimonio che il tempo (con l’assenza del presidio della memoria) ormai erode.
Dopo “Da Napoli a Bahia”, spettacolo nato dall'incontro con il navigatore e amico Giovanni Soldini, “A SUD! A SUD” getta ancora le reti a sud del mondo per ricomporre i colori di un percorso che, anche nella vivacità di una robusta dimensione live, trova la sua ragione di essere.

Una formazione acustica metterà in risalto gli strumenti fondamentali della tradizione (chitarre, mandolini e tammorre sono chiamati a dar voce alle tracce del nuovo lavoro e alla riproposta dei “must” del passato) mentre l’abbraccio con il dialetto napoletano e con quello pugliese, da sempre lingue privilegiate dalla scrittura e dalle interpretazioni di Teresa De Sio, scaldano la platea, invitata a percorrere un “sud” metaforico (non soltanto quello nostro, mediterraneo, ma anche un luogo dell’anima a sud di tutto il mondo, un modo di essere e di pensare, un moto che unisce e affranca).

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