Teatralfestamercatomedievale a Certaldo (Fi), dal 12 al 17 luglio- XVIII edizione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 2005 13:26
Teatralfestamercatomedievale a Certaldo (Fi), dal 12 al 17 luglio- XVIII edizione

Un unico grande spettacolo fatto da centinaia di teatranti arrivati da ogni parte d'Italia e del mondo. Per le irte salite, sui terrazzi, nelle caratteristiche piazzette di mattoni a vista che fanno lo straordinario scenario di Certaldo Alta, il borgo medievale dove nacque Boccaccio. Uno spicchio di paesaggio, miracolosamente intonso, dove sopravvivono antiche botteghe e piccole trattorie da leccarsi le dita. In questo piccolo borgo affacciato sul Chianti fiorentino si accende anche quest'anno, dal 12 al 17 luglio, Mercantia, la teatralfestamercatomedievale, che gioca con il carnevalesco, con il sacro della prosa alta e con il "profano" dell'improvvisazione cabarettistica e giullaresca.

Nello scrigno di strade e stradine, quasi per un richiamo di stagione, intimo e necessario, approdano ogni anno da Oltralpe, dall'Inghilterra, dalla ex repubblica Cecoslovacca, dai paesi delll'est e dal Sud America decine e decine di trampolieri, acrobati, artisti circensi e di nuova danza, mimi e clown, maghi e poeti di strada, in un susseguirsi continuo di spettacoli e performances. Alte e basse, di affabulazione e di teatro senza parole, di figure e ombre cinesi in un ideale girotondo che ammalia e seduce.

Molti gli artisti, anche del teatro di ricerca e della scena ufficiale, che proprio qui hanno mosso i primi passi , da Ascanio Celestini a Pippo Delbono solo per citare due amici che il festival è stato molto felice, anni addietro, di tenere a battesimo. Ma insieme a chi il teatro di strada lo ha scelto come poetica, di arte e di vita, c’è anche chi, come Pino Quartullo, regista di tante commedie brillanti e da cassetta , ha scelto di venire quest’anno a Mercantia, con un suo spettacolo da strada, gratuitamente, per tre sere consecutive, per respirare un po’ di libertà creativa.
Sarà curioso vedere il suo impatto con il pubblico della strada.

Un pubblico, va detto, sempre numerosissimo a Mercantia. (Basta dire che l'anno scorso la festa ha avuto 41.000 spettatori paganti). Per l'edizione numero XVIII, che segna il passaggio alla maggiore età del festival, un pieno di artisti internazionali e non solo. La festa compie 18 anni ed è diventata una ragazza davvero seducente.
In cima a vertiginosi trampoli. Con la leggerezza di abili trampolieri sulle arie di classici valzer viennesi. Uno dei temi forti, ipnotici, visivamente potenti di Mercantia 2005 è il fuoco.

Fiamme di luce, di calore, sempre cangianti che, in mano a sapienti percussionisti e acrobati del fuoco come i messicani Itzaes diventano figure danzanti sui muri, cerchi della morte e della vita, all'interno dei quali inscenare a passo di danza grandi racconti epici. Ospiti internazionali di punta di Mercantia, gli Itzaes sono una delle migliori compagnie sudamericane. A Certaldo ( e per la prima volta in Europa), dal 12 al 17, portano uno spettacolo di grande energia che coinvolge il pubblico con i ritmi trascinanti delle percussioni dal vivo, con giochi acrobatici col fuoco che vedono impegnati in scena i 9 elementi del gruppo.

Ma sono creature del fuoco anche i Lumen, con il nuovo spettacolo "A men", in esclusiva il 16 luglio nel Giardino di Palazzo Pretorio. Come sempre a far da cornice pirotecnica alle serate di Mercantia 2005, come è ormai di tradizione, i fuochi artificiali di Paola Nanna, singolare figura di artista dei fuochi d'artificio che prosegue l'attività familiare iniziata negli anni '50, esportata da Pontedera in molti paesi del mondo. Nell’affollata sezione grandi eventi ,invece, dedicata ai cantori mistici e ai menestrelli erranti di Occidente e di Oriente, segnaliamo l’ arrivo a Certaldo di Narayan Chandra Adhikary Baul con lo spettacolo "Music of the heart".

Canti, danze e musiche dei Baul del Bengala, che conservano una delle più antiche e affascinanti tradizioni dell'India. Nati dall'incontro tra diverse espressioni religiose - il Tantrismo, il Buddhismo, il Sufismo e il Vaishnavismo- consacrano la loro esistenza alla danza, alla musica e al canto che diventano il veicolo per esprimere la gioia interiore, la fratellanza universale, la scoperta del Divino all'interno del cuore di ogni uomo. Altra importante fetta del festival è quella che riguarda la magia del teatro di ombre e figure.

Per la gioia di grandi e piccini , dall'est dove il teatro di figura viene insegnato nelle università e non è solo frequentato dal pubblico giovane e giovanissimo - arrivano i MiniDlin, una delle compagnie di marionette russe più conosciute e apprezzate torna con gag nuovissime a base di scheletri musicisti ed un macabro Dracula. "Crazy Marionettes": una performance divertentissima dove ben 30 grandi marionette a filo sono manovrate con grande tecnica da 3 animatori. Sul versante pupazzi mossi a mano, per il teatro di marionette nostrano, quello raffinatissimo, fra mimo, melodramma e cabaret firmato Claudio Cinelli arriva Scretch (dieci strappi al teatro di figura), uno spettacolo sulla forma del varietà, in cui l'ordinato fantastico di un "teatro da sera" può talvolta "strapparsi" e diventare solo buffo contenitore di una strana rassegna di atteggiamenti umani e di situazioni.

Mani, oggetti, pupazzi, marionette a filo, occhiali, possono divenire persino "credibili" protagonisti delle loro piccole storie: ora patetiche, demenziali, talvolta liriche. E ancora contaminazioni fra musica e teatro, fra Nick Cave e il teatro agit prop, con l’ex leader degli Ottavo Padiglione,Bobo Rondelli, in un nuovo spettacolo a sorpresa. E poi un grande mimo, quasi un clone del geniale Dario Fo, l'unico a cui il premio Nobel abbia riconosciuto il ruolo ufficiale di allievo. E' l'incontenibile Mario Pirovano alle prese, nel giardino di Palazzo Pretorio e in altri spazi, con alcuni classici del repertorio di Fo- da Mistero Buffo a Joan Padan a la descoverta delle Americhe, a Lo Santo Jullare Francesco - raccontando dal vivo, a tu per tu con il pubblico, perché una sera del lontano 1983, a Londra andò a vedere Fo e ne rimase folgorato, al punto di decidere di tornare a vivere e a recitare in Italia.

Ma Mercantia numero 18 segna anche il ritorno alla ribalta di uno dei più sensibili e poetici clown del teatro e del cinema toscano, l'indimenticabile Sergio Bini, in arte Bustric, con il suo nuovissimo spettacolo, immaginifico e fantascientifico, in cui Bustric interpreta Nuvolo, cioè una nuvola che si chiama Nuvolo. Sulla scena dell’attore toscano, volto indimenticabile dei film di Roberto Benigni, l’impossibile diventa realtà: una stupida nuvoletta riporta il sereno nel nostro mondo grigio.

Nuvolo è comico metaforico ciclotimico pieno di sorprese ed epiche avventure. Uno spettacolo pieno di magia che Sergio Bini presenta in tre anteprime pensate apposta per Mercantia.
Ma Mercantia 2005 è anche - moltissimo quest’anno - il festival delle band e della musica di strada, con decine di travolgenti formazioni bandistiche, jazz, soul, rock blues, che attraversano il paese alle ore e nelle circostanze più impensate. In collaborazione con il Busker festival di Ferrara ( festival gemello di Mercantia, nato in contemporanea 18 anni fa) e con tante travolgenti band di tradizione balcanica.

Dalla ex jugoslavia arriva la Zastava Orkestar che prende il nome dalla fabbrica automobilistica distrutta nel '99 dalle "bombe umanitarie" della Nato. "Abbiamo scelto questo nome - ricorda la band - per ricordare e ricordarci che le ragioni della guerra non sono mai quelle delle popolazioni che la subiscono". Un set di strumenti rigorosamente acustici (ottoni, fiati e percussioni) e un travolgente repertorio di brani della tradizione popolare balcanica, condite di danze e gag improvvisate. E ancora la Pinoli Street Band e la Fantomatik orchestesra, una banda di ottoni itineranti che saprà coinvolgere il pubblico e trascinarlo per le vie del borgo.jazz, funky, latin, etnic.

Dall'Ungheria una street band d'eccezione: i Bandaradàn, una banda di ottoni, majorettes e sputafuoco, 15 elementi per un repertorio musicale internazionale e nuovo che mischia i suoni della tradizione mitteleuropea a brani orientali e americani. E ancora l'Orchestrina del Titanic, ricordando le avventure del mitico pianista sull’oceano , ma anche facendo un’immaginaria traversata fino al Brasile, un tuffo nelle calienti atmosfere brasiliane con Bnadando Pelo, travolgente formazione di tamburi di Bahia.
Altra sezione importantissima è quella dedicata al nouveau cirque, all’italiana Con un ampio ventaglio di spettacoli e di anteprime, dalla prestigiosa scuola di circo di Bologna fondata da Alessandra Galante Garrone e ora guidata , insieme a un team di allievi, dal regista Augustin Letelier, alla Scuola di cirko di Torino.

Decine di spettacoli, acrobatici, atletici, in arditi e leggeri equilibri. Spettacoli che uniscono la grazia dell'esibizione aerea al trapezio con l'acrobatica al suolo e con i trampoli, in un susseguirsi di immagini dove la poesia si alterna all'emozione dell'altezza e del volo . Protagoniste a Certaldo, soprattutto performance giovani, ispirate alle blasonate compagnie Cirque du Soleil, Cirque Plume, Cirk 13, Atlantis, ma anche con un’attenzione particolare al sociale – altro tema forte che percorre Mercantia fin dai suoi inizi ( con molte battaglie per la liberalizzazione delle piazze all’arte di strada).

A Mercantia 2005, ospite d’eccezione è l’esperienza forte di Teatrazione, compagnia di circo teatro che ha messo a punto un metodo e una poetica molto speciale, per far superare ai portatori di handicap difficoltà di movimento e di espressione.

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