I più grandi concertisti del panorama internazionale per la Stagione Concertistica 2005-06 degli ADMFI

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2005 22:38
I più grandi concertisti del panorama internazionale per la Stagione Concertistica 2005-06 degli ADMFI

Pianisti e violinisti di fama mondiale, quartetti d’archi, ensemble nelle formazioni più varie, orchestre da camera e di strumenti d’epoca, liederisti e cori di voci bianche o a cappella, tutti alle prese con una programmazione che si sviluppa attraverso temi conduttori, riscopre rarità e rivolge di continuo attenzioni alla produzione musicale più recente: forse ancor più che nelle edizioni passate, la Stagione Concertistica 2005-2006 degli Amici della Musica di Firenze si contraddistingue per l’ampio, variegatissimo ventaglio di proposte musicali, offrendo così opportunità d’ascolto che potranno soddisfare i gusti più diversi del pubblico.

Una varietà che oltretutto non rinuncia mai all’elevatissima qualità artistica degli interpreti di gran prestigio che affollano il calendario 2005-2006, presenze che permettono ancora una volta alla storica associazione concertistica – nata nel 1920 – di porsi ai vertici nazionali senza temere il confronto con le più importanti realtà musicali europee.

65 gli appuntamenti totali (55 in stagione, 10 nella rassegna “Settembre Musica”), distribuiti nel periodo 19 Settembre 2005-9 Aprile 2006, realizzati grazie ai contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Ente e della Banca Cassa di Risparmio di Firenze, del Comune di Firenze.

I turni di abbonamento, “Tessera Amica”, “Musicamici” e le altre promozioni per i giovani
Assai diversificata è l’offerta dei pacchetti di abbonamento per assistere ai concerti della Stagione 2005-06.

Cinque sono i turni, uno in più rispetto alla passata stagione: A, Apiù, B, Bpiù, C. Nell’abbonamento dei turni A, Apiù, C viene inclusa la tessera per assistere ai concerti di “Settembre Musica”. Visto il successo ottenuto negli anni scorsi, agli abbonati dei turni A, Apiù, B, Bpiù, C, verrà rilasciata in omaggio la “Tessera Amica”, che consente l’acquisto di 10 biglietti al prezzo ridotto di 6,00 euro ciascuno, per un massimo di due biglietti a concerto. La “Tessera Amica” verrà regalata anche a chi sottoscriverà un nuovo abbonamento entro il mese di Giugno.

Potranno ottenere biglietti ridotti ed abbonamenti promozionali (“Musicamici”: oltre l’80% di risparmio sul prezzo di ogni biglietto singolo, ossia solo 3 euro a concerto nell’abbonamento che comprende tutti i 55 concerti) i giovani che non hanno superato i 29 anni d’età; ed anche quest’anno, proseguiranno sia le promozioni particolari mirate a studenti di conservatorio e delle scuole di musica, sia quelle rivolte alle scuole medie inferiori e superiori che, grazie anche all’appoggio del Provveditorato agli Studi, hanno suscitato particolari interessi da parte di insegnanti e studenti.



Gli abbonamenti possono essere rinnovati e sottoscritti presso gli uffici degli Amici della Musica di Firenze (tel. 055607440 – 055609420), info@amicimusica.fi.it.
I biglietti per le singole manifestazioni potranno invece essere acquistati presso il Box Office (tel. 055210804) ed i suoi punti vendita collegati, la biglietteria del Teatro della Pergola (0552264333), gli Amici della Musica di Firenze (055607440), a partire da Settembre.

La Stagione 2005-2006 vede anzitutto sfilare alcuni dei più bei nomi del firmamento concertistico internazionale, interpreti legati da felice consuetudine con gli Amici della Musica di Firenze ma anche tanti strumentisti che sono presenti per la prima volta sul palcoscenico del Teatro della Pergola.

I pianisti: Murray Perahia, che torna in autunno per un concerto straordinario fuori abbonamento (in data da definire); Arcadi Volodos, con un programma virtuosistico fra Schumann, Prokof’ev e Liszt (9 Ottobre); Andras Schiff, alle prese col proseguimento del suo acclamato ciclo dedicato a Beethoven (27 Novembre, 19 Marzo); Pierre-Laurent Aimard, con Schumann ed un’ampia scelta di autori del Novecento e contemporanei (29 Ottobre); Mikhail Pletnev (6 Marzo). Nuove sono le presenze dei canadesi Angela Hewitt, rinomata interprete di Bach (17 Dicembre), e Marc André Hamelin, al debutto con un programma fra Schubert e celebri parafrasi operistiche di Liszt che confermerà la sua fama mondiale di sfolgorante virtuoso del pianoforte (29 Gennaio).

Andrea Lucchesini si presenta poi con un recital denso di significati, suggellato dai Preludi op. 28 di Chopin e dove alcune Sonate di Scarlatti si alternano ai Six Encores di Luciano Berio, autore al quale il pianista è stato legato da un profondo sodalizio artistico e da amicizia (26 Marzo). Guarda invece soprattutto al mondo di Wagner e Liszt il mini festival che ha per protagonista Louis Lortie, altro pianista di razza, affiancato da una serie di amici musicisti in varie combinazioni strumentali per un inconsueto viaggio fra trascrizioni d’autore ed autentiche rarità (11 Febbraio, 12 Febbraio, 18 Febbraio).

Dedicati al solo pianoforte sono pure i recital di Jin Ju, con Debussy e Chopin (22 Ottobre), e Jonathan Gilad, con Beethoven, Prokof’ev e Chopin (21 Gennaio), entrambi giovani interpreti già acclamati dal pubblico. La galleria dei grandi interpreti prosegue poi con i violinisti: Viktoria Mullova, presente in ben due diverse occasioni, la prima con il rinomato Giardino Armonico ed il flautista-direttore Giovanni Antonini per un florilegio barocco nel nome di Händel e Vivaldi (15 Ottobre), la seconda per una serata accanto a due fuoriclasse come la pianista Katia Labeque ed il violoncellista Gautier Capuçon (12 Marzo); Leonidas Kavakos, ad affrontare le più significative pagine della letteratura per violino e pianoforte (28 Gennaio).

E del parterre dei grandi violinisti fanno parte anche due giovani al loro debutto per la storica associazione musicale fiorentina, Nikolai Znaider, con Robert Kulek al pianoforte per Stravinskij, Beethoven, Ysaye e Franck (22 Gennaio), e la ventiduenne applauditissima Julia Fischer, che invece affronta – nel concerto inaugurale della Stagione - l’immortale Concerto per violino di Brahms assieme all’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino diretta dal celebre Marek Janowsky, da soli impegnati in un capolavoro sinfonico come la Sinfonia n.

4 di Schumann (8 Ottobre). Appartiene alla più recente generazione di violinisti anche Lisa Batiashvili, con la pianista Milana Cernayanvska ad affrontare brani classici di Mozart, Beethoven e Schumann, ma pure Kurtag (10 Dicembre). Ancora grandi nomi quelli di Evelyn Glennie, che dopo il sensazionale successo della Stagione appena conclusa ritorna per far ammirare la sua dirompente comunicativa di grande virtuosa delle percussioni (16 Ottobre), di Jordi Savall, il principe della viola da gamba impegnato in un programma incentrato sui Musicall Humors di Thobias Hume (6 Febbraio), di James Galway, flautista di fama internazionale che, con Jeanne Galway sempre al flauto e Philipp Moll al pianoforte, impagina un raffinato programma tutto francese (21 Novembre).

Ad occupare un posto particolare nella programmazione è l’omaggio a Mozart, nel duecentocinquantenario della nascita, reso attraverso noti capolavori concertistici ma anche tante curiosità di rara esecuzione: l’Orchestra da Camera di Mantova e Alexander Lonquich, nella doppia veste di solista e direttore, continuano l’indagine nell’affascinante e variegatissimo mondo dei Concerti per pianoforte (26 Novembre, 14 Gennaio, 25 Marzo), il Quartetto Alban Berg (25 Febbraio) e il Quartetto Hagen (18 Marzo) si concentrano su alcuni dei capolavori per quartetto d’archi, il Trio Altenberg presenta trii e poco noti frammenti per pianoforte, violino e violoncello affiancandoli alla contemporaneità di Bernstein e Takemitsu (2 Aprile), il noto complesso di strumenti d’epoca Europa Galante diretto da Fabio Biondi propone il singolare Galimathias Musicum KV 32, centone di brani d’ispirazione popolare confezionato da Mozart ad appena dieci anni, assieme al Concerto per violino KV 211 ed alla rarissima Sinfonia n.

11 KV 84 (7 Gennaio), mentre il grande Gidon Kremer, con la sua Kremerata Baltica, affronta altre pagine concertistiche per violino (8 Aprile); e intramontabili capolavori cameristici di Mozart si trovano poi nei concerti del Quartetto Juilliard con il celebre Heinz Holliger per il Quartetto con oboe KV 370 (30 Ottobre), del giovane Quartetto Kuss alle prese con lo straordinario Adagio e Fuga KV 546 (4 Dicembre), del Quartetto Ysaye con Paul Meyer impegnati nel Quintetto per clarinetto KV 581 (1 Aprile).

Celebrano Mozart anche i famosi Swingle Singers, rivisitando con le sole loro voci a cappella, e in un’originale quanto piacevole ottica fra il blues ed il jazz, i capolavori più amati del Salisburghese, dal Concerto per pianoforte n. 21 KV 467 al Flauto Magico, dalla Piccola Serenata Notturna all’Ave Verum Corpus (13 Febbraio). Un’altra ricorrenza di particolare rilievo riguarda poi Farinelli, ossia Carlo Broschi, celebre sopranista del Settecento, osannato per la sua voce dolce e potente, e che oltretutto anche Mozart ebbe modo di conoscere: nel trecentesimo anniversario della sua nascita (1705-2005), gli rendono omaggio, con il concerto intitolato “Il mito di Farinelli”, l’Orchestra Barocca di Venezia diretta da Andrea Marcon ed il mezzosoprano Romina Basso, proponendo pagine strumentali e vocali di quell’epoca ma anche inedite arie di opere che lo stesso Farinelli interpretò proprio al Teatro della Pergola di Firenze (11 Marzo).

Oltre agli Swingle Singers, gli altrettanto noti King’s Singers propongono una serata con libere e virtuosistiche riletture sempre cariche di comunicativa (12 Dicembre).

E sono queste presenze in linea con la particolare attenzione che gli Amici della Musica riservano anche nella nuova stagione alla vocalità, dal Lied alle pagine corali, attraverso le combinazioni più diverse, solisti di canto, gruppi a cappella e di voci bianche, cori misti, tutti di pregio internazionale. Sotto il titolo “Arkhangelos”, l’Hilliard Ensemble offre così una panoramica sulla tradizione corale della cristianità, documentata da antichi manoscritti, brani della tradizione armena ma anche dei contemporanei MacMillan e Pärt (6 Novembre); le celeberrime voci bianche dei Tölzer Knabenchor affrontano rari gioielli di Mozart, Mendelssohn, Schubert, Rossini e Britten (3 Dicembre) e il King’s College Choir esplora il repertorio squisitamente sacro attraverso i nomi di Cavalli, Palestrina, Monteverdi e Britten (8 Gennaio).

Inusuale ma senz’altro affascinante è poi la presenza dei Berlin Comedian Harmonists, cinque voci e un pianoforte che per la prima volta arrivano in Italia e che riportano in vita l’omonimo gruppo attivo ed acclamatissimo nella Germania degli Anni Venti-Trenta: propongono canzoni d’epoca, arrangiamenti originali di brani popolari e classici, rivisitati con uno stile ed un umorismo retrò che non mancheranno di rievocare le atmosfere di quegli anni (18 Dicembre). Di lusso sono poi anche le voci soliste impegnate in recital da camera.

Il baritono Olaf Bär e la soprano Christiane ölze, accompagnati al pianoforte da Eric Schneider, presentano un pomeriggio liederistico diviso fra Schumann, Berg ed un raro Brahms (12 Novembre), mentre Ian Bostridge, uno dei tenori oggi più acclamati, è affiancato al pianoforte da Julius Drake per un programma tutto dedicato a Schumann (26 Febbraio).

Come tradizione, ad animare il variegato cartellone 2005-06 sono anche vari gruppi cameristici, quartetti d’archi ma pure formazioni variamente assortite: il Quartetto Kronos, da trent’anni attivo nelle maggiori sale concertistiche, che riserva il suo innovativo linguaggio interpretativo ad un programma davvero eterogeneo, da Mahler ai padri del minimalismo come Steve Reich, attraverso le leggende del jazz, seguendo un percorso scandito da trascrizioni ed arrangiamenti (17 Ottobre); il Quartetto Emerson, altra formidabile gruppo, che conclude la sua indagine nell’universo biografico dei Quartetti per archi di Sostakovic, nel trentennale della morte e nell’imminente centenario della nascita del compositore russo (19 e 20 Novembre, 4 e 5 Febbraio); il Quartetto Casals, che si presenta con Stravinskij, Beethoven e Brahms (15 Gennaio); i giovanissimi del Quartetto Èbene, impegnati con capisaldi di Haydn, Bartok e Beethoven; il Quartetto Artemis, che nel primo concerto incastona Ligeti fra Mozart, e nel secondo affianca Bartok al celebre Quartetto “Rosamunda” di Schubert (4, 5 Marzo).

Fra le altre formazioni non quartettistiche, il Trio Jerusalem, che presenta una novità come il Trio (2004) della compositrice moscovita Aviya Kopelman oltre a celebrare Sostakovic (11 Dicembre), ed il Wiener Kammerensemble, gruppo strumentale misto che invece affronta la Suite di valzer dal Rosenkavalier di Strauss ed il celeberrimo Ottetto D 803 di Schubert (9 Aprile). E sempre a proposito di diverse aggregazioni strumentali, merita una particolare segnalazione il concerto che ha per protagonisti i pianisti Andrea Lucchesini e Pietro De Maria, assieme ai percussionisti Maurizio Ben Omar ed Andrea Dulbecco: trascrizioni di suites dai balletti Romeo e Giulietta di Prokof’ev e Lo Schiaccianoci di Cajkovskij, ma anche La danse de la terre, del versatile e comunicativo Carlo Boccadoro, nuovo brano presentato in prima esecuzione (5 Novembre).

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