Fecondazione: verso il referendum

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2005 14:23
Fecondazione: verso il referendum

Vuoi sapere tutto sul referendum del 12-13 giugno? Vuoi chiarirti le idee sul tema della fecondazione assistita e arrivare al voto senza incertezze? Oggi il Consiglio delle Donne del Comune di Firenze organizza Per una scelta responsabile sulla procreazione medicalmente assistita - alle ore 17:30- al Palagio di Parte Guelfa piazzetta di Parte Guelfa, 1. Intervengono: Chiara Bencini, Elisabetta Chelo e Stefania Valbonesi.
Il Comitato per il SI' ai Referendum Bagno a Ripoli, il 3 giugno, alle ore 21.15, organizza presso l'SMS di via Roma 124, un confronto sui temi referendari.

Parteciperanno: Don Andrea Bigalli, direttivo rivista "Testimonianze"; Dott.ssa Carolina Becattini, responsabile centro fecondazione assistita; Dott. Matteo Galletti, filosofo specializzato in bioetica. Modera Francesco Dei, Sinistra giovanile Bagno a Ripoli.
"La legge sulla procreazione assistita e i quesiti referendari pongono a ciascuno di noi -affermano Eva Buiatti , Mario Caciagli, Ugo Caffaz, Rosa Maria Di Giorgi, Lodovico Grassi, Sandro Margara, Pierluigi Onorato, Anna Maria Petrioli Tofani, Marco Ricca, Giorgio Spini- uomini e donne appartenenti a religioni diverse o a nessuna, portatori di diversi e intensi valori ed impegnati nella società civile, nella cultura e nella politica interrogativi che riguardano la nostra vita, i nostri comportamenti, il rapporto con la società contemporanea e le nuove frontiere della ricerca scientifica.

Di questa complessità ne siamo consapevoli e proprio per questo nessuno può pretendere che uno stato democratico e liberale assuma i precetti, le prescrizioni, i valori etici di cui sono portatori le varie religioni e li trasformi in regole per tutti. C’è un tempo per la sfera morale personale e un tempo per la legge che è erga omnes, ora noi il 12 e 13 giugno valutiamo una legge, quindi dobbiamo guardare a tutti e ad ognuno, ognuno che è (e non può che essere così, per mille ragioni) diverso dall’altro.

Per questo la laicità dello Stato è una garanzia per tutti, per l’altro e per noi stessi. Questa legge viola questo concetto di laicità quando, in nome di una verità che potrebbe anche essere apprezzata dalla gran parte della comunità, impone, su temi di grande rilevanza per la vita delle persone, comportamenti alle pubbliche istituzioni e alla generalità dei cittadini, sottraendo questi ultimi alla loro libera coscienza individuale. La legge 40 in questo senso pare essere espressione di uno stato ideologico, che non ha fiducia nelle persone e nella comunità scientifica.

Per aprire una nuova stagione di dialogo con nuove regole condivise e rispettose delle persone, della salute della donna, della libertà della ricerca scientifica, indipendentemente dalle opinioni di ciascuno sui singoli quesiti referendari, Invitiamo ad andare a votare e votare quattro sì per uno Stato laico, nelle cui leggi tutti possano riconoscersi e con responsabilità fare le proprie scelte".

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