Lo ha deciso ieri il Consiglio di Stato, che ha così accolto la richiesta della Regione Emilia Romagna e quella di molti piccoli Comuni: gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia potranno votare alle elezioni dei consigli di Quartiere, se lo statuto del Comune di residenza lo prevede.
«Si tratta di un parere di grande importanza che conferma la bontà delle nostre scelte». Questo il giudizio del capogruppo dei DS Ugo Caffaz e di consiglieri Gregorio Malavolti e Paolo Imperlati dopo il parere del Consiglio di Stato.
«I giudici - hanno rilevato Caffaz, Malavolti e Imperlati - prendono atto della trasformazione delle nostre collettività locali, di cui fanno parte pienamente tutti coloro che vivono, lavorano, abitano nelle nostre città e nei nostri Comuni. Questo importante passo in avanti potrà essere messo in atto a partire dalle prossime elezioni amministrative». «Nel frattempo - hanno annunciato i tre consiglieri dei DS - ci impegneremo per verificare la possibilità di effettuare elezioni suppletive per i consigli di quartiere nonché per modificare lo statuto del Comune per garantire ai cittadini extracomunitari residenti il voto anche per l'elezione del consiglio comunale.
Parallelamente lavoreremo perché sia approvata una apposita legge nazionale».
