I toscani primi in classifica nel “consumo” di internet. A rilevarlo un’indagine del Co.Re.Com. realizzata dalla società italiana Nielsen/NetRatings. La ricerca, presentata stamani nella Sala Gonfalone del Consiglio Regionale, evidenzia come nell’ultimo anno nella nostra regione il consumo della rete sia cresciuto sia in termini di navigatori attivi(+16%) che di tempo di connessione (+27%). L’indagine si riferisce al primo trimestre 2003 e analizza l’utilizzo della rete nelle regioni Toscana, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Campania.
La quota di traffico del campione stimato rispetto al totale del traffico web italiano è del 50% quando si considerano gli accessi sia da casa sia dal luogo di lavoro, del 48% per le sole connessioni da casa. Delle cinque regioni, la Toscana è quella che presenta il maggior incremento di utenza attiva. 760mila sono infatti i navigatori che si connettono alla rete dalla propria abitazione, 940mila quelli che accedono anche dall’ufficio. Il tasso di attività, ossia il rapporto tra i navigatori attivi e coloro che pur avendo la possibilità tecnologica di collegarsi non lo hanno ancora fatto, nella nostra regione è del 69% su una media nazionale del 61%.
Apprezzamento è stato espresso dal Presidente del Consiglio Regionale, Riccardo Nencini che durante il suo intervento ha ribadito l’importanza del lavoro svolto fino ad oggi dal Comitato Regionale per le Comunicazioni: “Grazie a questa intensa attività – ha detto Nencini – il Co.re.Com. della Toscana è tra i pochi Comitati che potrà godere dell’intero pacchetto di deleghe in arrivo dall’Autorità”. “Questa ricerca – ha detto il Presidente del Co.re.Com. Omar Calabrese – si inserisce in un quadro di indirizzi di studio e di approfondimenti che il Comitato sta portando avanti da tempo.
L’interesse crescente per l’uso ed il consumo di internet ci ha stimolato a ripetere l’indagine fatta l’anno scorso anche per evidenziare quanto al di là della sua dimensione globale, internet abbia una valenza locale forse maggiore e i dati sulla Toscana lo dimostrano”.
