Estate fiorentina: in San Lorenzo c'e' "Mercato e Parole"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2002 07:43
Estate fiorentina: in San Lorenzo c'e'

"Visto che i lettori non vanno al libro, dobbiamo portare il libro ai lettori". Sono parole dell'assessore alla cultura Simone Siliani cheieri, assieme alla presidente di Confesercenti Stefania Ippoliti e del vicepresidente di Confcommercio Marco Squillantini, ha presentato "Mercato e Parole", un festival di letture in luogo pubblico affidate ad autori, poeti, attori, che si svolgerà all'interno del Mercato centrale di San Lorenzo, nell'ambito dell'Estate fiorentina 2002. Il progetto si fonde con un più ampio disegno dell'assessorato alla cultura che si propone di dare continuità alle iniziative di diffusione della poesia e della lettura presentate durante l'anno da varie associazioni che operano sul territorio fiorentino.

"Vogliamo proseguire - ha aggiunto l'assessore Siliani - nel filone delle letture che abbiamo rafforzato nelle scorse edizioni dell'Estate e che ha avuto grande successo sull'Arengario di Palazzo Vecchio con le letture di Dante. Quest'anno abbiamo voluto uno spazio particolare come quello del Mercato centrale mèta quotidiana di migliaia di cittadini per altri funzioni, per tentare questa iniziativa. Per questo voglio ringraziare per la collaborazione Confesercenti e Confcommercio, il Consorzio Operatori del Mercato centrale, la direzione sviluppo economico principalmente per quanto riguarda orari e permessi vari".

Ed è proprio su quest'ultimo punto che si è soffermato l'assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna: "La concessione del Mercato per questa iniziativa non è stata un'operazione semplice, perché non sempre una disponibilità fisica si traduce in atto pratico. Per far questo è stato necessario un grande lavoro da parte dei nostri uffici. Tutto questo a conferma dell'interesse del mio assessorato verso questa proposta del tutto innovativa che apre nuovi orizzonti per questa struttura".

Il progetto, primo nel suo genere, si inserisce in un più ampio dibattito sulla rivitalizzazione dell'intero quartiere a partire da una rifunzonalizzazione delle strutture del Mercato. Il programma prevede infatti un'utilizzazione straordinaria di quello che è il più grande mercato alimentare della città, costruito a fine Ottocento da Giuseppe Mengoni, sull'esempio del mercato di Les Halles di Parigi. Grazie alla collaborazione di numerose librerie cittadine durante l'apertura normale del mercato, approfittando di alcuni banchi inutilizzati, alle tradizionali attività di vendita alimentare verrà affiancata un'ampia e specifica offerta libraria curata da riconosciuti librai fiorentini.

L'intera area verrà così allestita come luogo di incontro per il tardo pomeriggio, e il primo dopo cena. Il programma prevede infatti una serie di conferenze, recital, incontri, presentazioni di libri che si svolgeranno fra le 19.00 e le 23.00. Al primo piano (in orario 8-14), dove sono presenti gli operatori di frutta e verdura, sarà aperto anche uno spazio di vendita di libri. Il programma di questa prima edizione di "Mercato e Parole" si compone di varie sezioni affidate a importanti associazioni fiorentine che si occupano di poesia e letteratura.

Fra gli appuntamenti da segnalare: Roberto Vecchioni (27 giugno), Curzio Maltese (29 giugno), "Pancho" Pardi e Laura Barile (1 luglio), Angela Finocchiaro (2 luglio), Marco Travaglio (6 luglio), Maria Cassi (9 luglio).
''Se ci vogliamo mettere nella scivolosa e pericolosa strada di marcare politicamente gli intellettuali, dobbiamo sottolineare che Davide Rondoni, ad esempio, inserito nel programma di 'Mercato e Parole', può essere caratterizzato come uomo di destra. Del resto l'omaggio a Eugenio Montale, di e con Virginio Gazzolo, in programma il 7 luglio, è un omaggio a un grande poeta che il centro destra ha tentato di annettersi nel recente manifesto degli intellettuali''.

Così replica l'assessore alla cultura, Simone Siliani, alla nota diffusa dal vice presidente della Commissione cultura, Graziano Grazzini, che se la prende anche con il direttore artistico Mauro Pagani. ''Ma noi non vogliamo percorrere questa strada - aggiunge l'assessore -. La Cultura è cultura, né di destra né di sinistra, e noi abbiamo scelto poeti, intellettuali e autori che ci sembra possano sollecitare riflessioni nei cittadini. Questa soltanto è la bussola che ci ha guidato. Quando abbiamo invitato persone molto 'targate' politicamente, come Pancho Pardi, lo abbiamo fatto perché leggesse poesie: quelle dell'Archivio giovani artisti del Comune di Firenze''.

''Marco Travaglio - aggiunge ancora Siliani - non è certamente un autore di sinistra, vicino com'è, per esperienza e idee, a Indro Montanelli. Che un uomo di destra come Travaglio critichi fortemente il Presidente del Consiglio, mi pare sia questione che debba far riflettere gli uomini del Cavaliere piuttosto che quelli di sinistra''. ''In ogni caso il nostro intento - conclude l'assessore - è quello di portare libri e parola scritta in un luogo come il Mercato Centrale dove questi possano incontrare più facilmente lettori potenziali, o lettori 'deboli'''.

''Capita, succede spesso, nella società moderna che si tenda a schierarsi - risponde invece il direttore artistico Mauro Pagani - e quindi ad eliminare sempre più linee di confine e di dialogo che in realtà sono necessarie alla crescita della cultura e della storia dell'uomo. Sono quindi sicuro che la personale conoscenza della grande cultura che anche la destra è riuscita a produrre è assolutamente insufficiente e quindi sarei assolutamente disposto ad accogliere offerte e proposte che mi dovessero arrivare, e a trovare spazio a cose che arriveranno e saranno di sicuro interesse''.

''Se il consigliere Grazzini, comunque, ritiene che il lavoro di direzione artistica dell'Estate svolto dall'assessorato in primis e da me come collaboratore - conclude - si limiti alla valutazione dell'equità di spesa è pregato di venirci a trovare un solo pomeriggio all'assessorato: si renderà conto che parla di cose che non conosce. Fermo restando i nostri limiti e le nostre lacune delle quale ci scusiamo''.

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