Firenze- I mille sapori della Toscana si presenteranno ad un pubblico internazionale in occasione di Megavino -la manifestazione enogastronomica che si tiene a Bruxelles dal 9 al 12 novembre- con una partecipazione organizzata dall'Apet-Agenzia di Promozione Economica della Toscana e dalla Regione Toscana.
In uno stand collettivo di 160 mq, che nella sua progettazione ricorda volutamente la forma di una bottiglia, quattro Consorzi (Vernaccia San Gimignano, Vino nobile di Montepulciano, Marchio Storico Chianti Classico e Toscana nel Mondo); tre amministrazioni provinciali (Arezzo, Grosseto, Prato); Promochianti, la Strada del vino Costa degli Etruschi e il Movimento turismo vino promuoveranno il panorama dei prodotti agroalimentari tradizionali di una Toscana di qualità.
Fitto il calendario delle iniziative organizzate da Apet, ad iniziare dalle undici degustazioni di oltre 100 vini di origine DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita), DOC (denominazione di origine controllata) e IGT (identificazione geografica protetta) della Provincia di Arezzo, della Strada del Vino Costa degli Etruschi e dei Vini delle aziende toscane aderenti al Movimento del Turismo del Vino.
Ma anche l'olio extra-vergine avrà il suo momento di assaggio, presso un bancone tecnico previsto all'interno dello stand.
E il patrimonio enogastronomico di una Toscana "antica" sarà rappresentato dal meglio dei 365 prodotti tipici e tradizionali della nostra regione, risultato di procedimenti di lavorazione, conservazione e stagionatura che risultano consolidati da almeno venticinque anni: dai salumi biologici (per i quali è previsto anche un seminario) e la mortadella di Prato, ai formaggi biologici, il carpaccio di chianina con il tartufo bianco di Toscana, la zuppa Castagnetana, la polenta di mais quarantino con sugo di cinghiale, lo spezzatino di Maremmana e la trippa di Chianina con lo zafferano alla maniera del '600.
E fra i dolci: i biscotti di Prato, di Roccalbegna, il castagnaccio con le castagne dell'Amiata IGP e del Patromagno. I piatti, preparati "in diretta" da cuochi toscani, potranno essere assaggiati al ristorante creato, per l'occasione, all'interno dello spazio espositivo.