Compratori esteri in grande aumento alla 52esima edizione di Pitti Immagine Bimbo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 giugno 2001 13:46
Compratori esteri in grande aumento alla 52esima edizione di Pitti Immagine Bimbo

Dopo i brillanti risultati della rassegna maschile, anche la 52esima edizione di Pitti Immagine Bimbo - Firenze, Fortezza da Basso, 19-21 gennaio 2001, collezioni di abbigliamento e accessori per la stagione invernale 2001/02) - si è conclusa con ottimi risultati di affluenza: 6.146 compratori italiani (+ 5.9% rispetto all’edizione dello scorso gennaio) e 2.576 compratori esteri (+ 27.5%). Dunque sono stati presenti nei tre giorni di manifestazione 8.722 compratori, con un aumento rispetto al gennaio 2000 dell’11.5%.

Il peso dei compratori esteri, provenienti da oltre 60 paesi, sull’insieme delle affluenze passa così dal 23% del 1999 al 26% del 2000 e al quasi 30% di questa edizione, a ulteriore conferma del sempre crescente tasso di internazionalizzazione della manifestazione anche sul lato della domanda: gli espositori esteri rappresentano ormai una percentuale superiore a un terzo del totale (124 su 337).
La segmentazione dell’offerta espositiva in base alle dinamiche più avanzate del mercato, gli investimenti sui progetti allestitivi e sui progetti di comunicazione, una rinnovata cura dei servizi alla persona e una costante opera di informazione, sono tra i principali fattori di successo di Pitti Immagine Bimbo, oltre naturalmente a un positivo momento congiunturale attraversato da produzione, esportazioni e consumi.

Un traino potente è stato poi esercitato dalle quattro sfilate, in cui gli aspetti spettacolari e di intrattenimento si sono saldato con una precisa ed esaustiva presentazione dei prodotti.
Il dato italiano è positivo un po’ in tutte le aree del paese, mentre sul fronte dei mercati esteri si segnalano ai primi dieci posti: Grecia (336 contro 313 del 2000), Spagna (277 vs 261), Gran Bretagna (214 vs 163), Germania (173 vs 125), Stati Uniti (139 vs 118), Francia (132 vs 67), Giappone (92 vs 78), Belgio (82 vs 80), Turchia (78 vs 53) e Svizzera (71 vs 54).

In vertiginosa crescita i paesi arabi (in testa Saudi, Libano, Siria, Kuwait, Emirati e Tunisia: 272 vs 158) e ottimo anche l’andamento del nord europa (Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia). Molto bene anche Israele, Russia, Slovenia e Messico.

In evidenza