Carne bovina provenienza accertata nelle mense scolastiche?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2000 15:07
Carne bovina provenienza accertata nelle mense scolastiche?

La carne bovina potrà tornare nelle mense scolastiche del Comune solo quando l’amministrazione sarà in grado di accertarne la provenienza. La richiesta è contenuta in un'interpellanza del capogruppo di Rinnovamento italiano-Lista Dini Vittorio Foti che ha sottolineato come «sulla base delle leggi in vigore è impossibile conoscere la provenienza di un animale, ma solo il luogo ove è avvenuto l’abbattimento dei capi». Il capogruppo di Rinnovamento ha anche ricordato «che attualmente manca di un sistema di monitoraggio e controllo a livello nazionale, l’inizio del quale è previsto solo a partire dal gennaio 2001 con l’introduzione del test anti “encefalopatia spongiforme bovina” previsto per tutti i bovini di età superiore ai 20 mesi».
Nelle mense scolastiche deve essere introdotta carne biologica di provenienza locale ed accertatae.

E’ quanto chiede una mozione presentata dal capogruppo dei Verdi Alessio Papini. Lo stesso Papini, in altre due mozione, ha chiesto che sempre nelle mense ci sia la possibilità di chiedere diete vegetariane e l’introduzione uova provenienti solo di “galline allevate all’aperto” o“allevate a terra”, comunque mai da “allevamenti in batteria”. «La questione della cosìddetta “mucca pazza” - ha spiegato Papini - è un problema che deriva proprio da un incremento insostenibile della produzione di carne nel più breve tempo possibile.

Nel caso dei manzi il risultato si ottiene costringendo gli animali a nutrirsi anche di farine ottenute da scarti della lavorazione della carne proveniente da altri animali mentre per i polli si ottiene il massimo risultato costringendo i volatili in spazi incredibilmente angusti e ad una nutrizione forzata con un ciclo notte/giorno del tutto artificiale». «Tutti fattori che, presumibilmente - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - modificano fortemente lo sviluppo e la fisiologia dell'animale rispetto alla situazione naturale.

E' vero che finora non esistono notizie riguardo ad effetti negativi sulla salute umana derivanti dal nutrirsi di uova provenienti da galline che vivono in condizioni così spaventose, ma per molte persone sembra importante anche una scelta sia cautelativa nei confronti di possibili brutte sorprese future, sia etica per la volontà di non avvallare metodi di allevamento tanto crudeli. Quindi viva la bistecca fiorentina, ma di quando in quando, di produzione locale e da allevamenti il più possibile naturali e biologici».

«Mangiare vegetariano - ha proseguito Papini - significa minor consumo di territorio per produrre alimenti mentre per la salute umana, significa una nutrizione con meno colesterolo e minor rischio di cancro Il consumo di territorio necessario per produrre alimenti di origine animali rispetto ad una pare quantità di alimenti vegetali è di circa 10 a 1. Questo rapporto è abbastanza logico visto che gli animali si nutrono a loro volta di vegetali. Appare quindi importante fare iniziative culturali invitando i ragazzi ad incrementare il consumo di alimenti vegetali e, di contro, a ridurre il consumo di carne, oggi eccessivo nella dieta degli italiani».
Interviene anche il consigliere di Alleanza Nazionale Gabriele Beconcini: «In riferimento alle dichiarazioni rilasciate ieri dall’Assessore alla Pubblica Istruzione di Firenze Daniela Lastri che ha annunciato che, nelle mense delle scuole materne, elementari e medie inferiori, in questo periodo la carne rossa sarà sostituita da carne bianca.

Premesso che questa decisione è appropriata, in quanto è a tutela della salute dei minori, sarebbe opportuno iniziare ad affrontare il problema delle mense scolastiche tenendo conto della genuinità dei prodotti nazionali: cioè sarebbe l’ora di dismettere l’acquisto di prodotti esteri o comunque non biologici ed incentivare la produzione degli allevatori del Mugello in quanto le carni sono altamente controllate e qualitativamente superiori in quanto hanno fatto proprie tutte le direttive CEE per quanto riguarda in particolare mangimi biologici per bovini, e per il fatto che le carni sono macellate in loco nel nuovissimo impianto mugellano.

Credo sarebbe opportuno inoltre obbligare le aziende operatrici nelle mense a fare uso esclusivamente di carni bovine di produttori locali, perché più controllabili, che si sono adeguati alla normativa europea, e principalmente di rivedere le varie convenzioni da parte dell’Amministrazione Comunale Fiorentina inserendo una clausola che obblighi esclusivamente l’uso di alimenti biologici nelle scuole, perché non si assista più a casi, in cui c’è la possibilità di mettere a repentaglio la salute dei minori e per non creare facili allarmismi e preoccupazioni nelle famiglie».
«Basta con gli allarmismi per la “mucca pazza”».

L’appello è stato rivolto dalla Presidente della commissione sanità e servizi sociali Susanna Agostini. «Le leggi permettono ai cittadini di conoscere gli alimenti che acquista - ha sottolineato l’Agostini - questo vuol dire che ciascuno ha la possibilità di nutrirsi con alimenti controllati dai servizi di igiene». «Per questo - ha concluso la Presidente della commissione sanità - invito tutti a non lasciarsi impressionare ma a gestire al meglio la qualità degli alimenti ricordandosi che la prevenzione inizia soprattutto nella qualità dell’alimentazione e dei propri stili di vita».
Anche il Comune di Campiglia ha deciso di sospendere temporaneamente la somministrazione di carni rosse nelle mense comunali.

La decisione, presa in accordo con la società che gestisce il servizio, la Sodexho, e l’Istituto scolastico comprensivo è stata dettata esclusivamente dalla volontà di adottare un sistema precauzionale che garantisca gli utenti e le loro famiglie che in questi giorni sono particolarmente sensibili al problema della cosiddetta “mucca pazza”. L’assessore alla pubblica istruzione Federica Genovesi assicura che, come è specificato nel capitolato di servizio sottoscritto da Comune e Sodexho, le carni usate nella mensa comunale provengono esclusivamente da bestiame di origine italiana.

“Ad ogni modo – ha spiegato l’assessore – ci sembra opportuna questa misura in un periodo di grande apprensione, anche a conferma di un percorso di ulteriore miglioramento del servizio mensa che proprio in questi giorni sta giungendo alla sua conclusione”. È prevista per i prossimi giorni (probabilmente mercoledì 22) la riunione della commissione mensa, della quale fanno parte anche i rappresentanti dei genitori, nel corso della quale verrà presentata la nuova tabella dietetica dove la carne utilizzata dai primi di dicembre non solo sarà italiana (come sempre) ma sarà la carne chianina, quindi una carne marchiata Dop che ha origine controllata e garantita.

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