Opere giubilari: il Centro di accoglienza e informazione turistica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2000 19:21
Opere giubilari: il Centro di accoglienza e informazione turistica

Si trova nei locali dell'antico Convento di Santa Maria Novella, proprio di fronte alla Stazione.
Il flusso dei pellegrini previsti a Firenze in occasione del Giubileo, richiedeva, la messa a disposizione di uno spazio sufficientemente ampio e accogliente quale quello che è stato realizzato nei locali posti in Piazza Santa Maria Novella 4. Alla presenza del Sindaco Leonardo Domenici, dell'arcivescovo Silvano Piovanelli, dell'assessore alla Cultura Rosa Maria Di Giorgi e dell'assessore allo Sviluppo Economico, Francesco Colonna, il nuovo Centro è stato inaugurato questa mattina ed è già in funzione.


Il restauro e la ristrutturazione dei locali dell'antico Convento hanno portato al ritrovamento di decorazioni murali di notevole interesse artistico databili dal XIV al XVII secolo. L'antico intonaco e gli affreschi sono ora visibili al pubblico.
Oltre alle informazioni sul Giubileo, che saranno assicurate anche dal Consorzio Firenze Terzo Millennio e da tutti gli Enti interessati, i turisti che arriveranno sulle rive dell'Arno potranno trovare le classiche notizie turistiche con gli appuntamenti quotidiani, settimanali e mensili in città e in Toscana.

Inoltre saranno attivi collegamenti via internet.
Al piano superiore del Centro di accoglienza è a disposizione dei gruppi di turisti che lo richiederanno una sala dove potranno essere svolti incontri e riunioni e dove saranno proiettati filmati relativi alla città e alle altre province toscane.
"Un altro importante luogo della storia di Firenze viene reso alla città -ha affermato il Sindaco- Grazie ai lavori del Giubileo Firenze sta riscoprendo opere ed edifici da tempo sottovalutati o sconosciuti.

Ne sono un esempio il recente restauro di Santa Maria Novella e oggi i locali del centro di Accoglienza e informazione turistica. Un restauro che ha riportato alla luce alcune decorazioni del quattordicesimo secolo. Con l'entrata in funzione del nuovo centro di Accoglienza verrà chiuso l'ufficio turistico della stazione (sotto la pensilina di Toraldo di Francia). Al primo piano del centro c'è anche una saletta attrezzata per video conferenze, che potrà essere utilizzata per incontri culturali e letterari.

Il costo dell'intervento è stato quasi interamente finanziato con i fondi giubilari (1 miliardo e 228 milioni per il restauro, 110 milioni per il recupero degli affreschi e 226 milioni del Comune). Voglio ringraziare anche i tecnici del Comune che hanno progettato i lavori".
La parte dell'antico Convento interessato dai lavori giubilari si trova sul lato settentrionale del complesso, fra l'abside della chiesa e la Scuola Carabinieri e si affaccia su Piazza Stazione a nord e sul Chiostrino dei Morti a sud, ed inserita nel più antico nucleo del complesso conventuale, in una zona di rilevante valore storico: gli ambienti comprendono, infatti, l'edificio a due piani ristrutturato da Jacopo Talenti fra il 1337 e 1350.


Il pregevole ambiente gotico, al piano terreno e la sala al primo piano, adiacente alla Biblioteca Domenicana sono stati oggetto di importanti trasformazioni nella seconda metà dell'ottocento, all'epoca della realizzazione di Piazza Stazione, e negli anni trenta ad opera dell'Arch. Zalaffi, cui si deve l'attuale sistemazione degli spazi.
L'intervento di restauro, muovendo dagli aspetti storici e architettonici e dalle condizioni di degrado dell'edificio, ha portato, prima di tutto, al consolidamento della copertura a due falde a struttura lignea, sostenuta da sei capriate, composte da elementi di forma e dimensioni eterogenee, molti dei quali di recupero, interessate in passato da parziali interventi manutentivi.


Si è passati poi al risanamento delle murature della sala al piano terreno, posta ad una quota inferiore rispetto al piano stradale e, successivamente, alla rimozione e rifacimento delle pavimentazioni esistenti estranee al contesto architettonico e al trattamento delle finiture superficiali.
Trattandosi di lavori da eseguire su un edificio di rilevante interesse storico artistico tutelato ai sensi della Legge 1089/39, in accordo con le prescrizioni della competente Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, sono state effettuate le consuete operazioni preliminari di saggiatura delle tinteggiature e degli intonaci.


Durante l'esecuzione dei saggi stratigrafici è emersa la presenza di decorazioni murali databili dal XIV al XVII secolo, occultate dagli strati di coloriture a tempera. Il ritrovamento ha reso necessaria la rimozione delle tinteggiature esistenti ed estranee al contesto architettonico.
Per la salvaguardia e documentazione delle decorazioni presenti è stato quindi indispensabile procedere alla progressiva asportazione meccanica dei vari strati di tinteggiatura che ha consentito il ritrovamento e il restauro dell'antico intonaco e degli affreschi con opportune metodologie.


Infine sono stati eseguiti gli adeguamenti impiantistici e tecnologici secondo le normative vigenti: realizzazione di un nuovo impianto elettrico, di illuminazione, riscaldamento e inserimento di elevatori per il superamento delle barriere architettoniche, nel pieno rispetto dello stato dei luoghi e della compatibilità con il complesso architettonico.

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