Uffizi diffusi al Parco Mediceo di Pratolino?

L’Associazione VagliaPiù esprime apprezzamento per l’Ordine del Giorno presentato dal gruppo consiliare ScelgoVaglia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2021 16:04
Uffizi diffusi al Parco Mediceo di Pratolino?

L’Associazione VagliaPiù esprime tutto il suo apprezzamento per l’Ordine del Giorno, presentato dal gruppo consiliare ScelgoVaglia, che propone di fare del Parco Mediceo di Pratolino una sede degli Uffizi diffusi.

I contenuti progettuali sono stati elaborati dall’Associazione stessa e naturalmente sono frutto di un confronto con il PD locale.

Il Parco Mediceo di Pratolino si presta naturalmente ad essere una delle sedi degli Uffizi diffusi, voluti e pensati dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt, perché presenta numerose possibilità espositive e inoltre è già stato dichiarato sito patrimonio Unesco insieme agli altri Giardini e Ville Medicee.

Approfondimenti

La sede ha già un’attrattiva importante, perché al suo interno si possono ammirare: il Colosso dell’Appennino (opera del Giambologna per la quale il Parco è forse maggiormente conosciuto), opere del Buontalenti risalenti all’impianto originale mediceo (Cappella, grotta di Cupido, Scuderie, Villa Paggeria, Gamberaie), inoltre due giardini all’italiana nella parte medicea e un giardino-paesaggio in stile romantico (frutto degli interventi ottocenteschi, quando la proprietà è passata prima ai Lorena e poi ai Demidoff). Ma sicuramente inserire in questo contesto le opere degli Uffizi diffusi offrirebbe un’esperienza veramente unica al visitatore, che potrebbe godersi la bellezza dell’arte immersa nella bellezza della natura, oltre a rappresentare una possibilità di rilancio per l’economia di tutto il Comune.

La proposta è di inserire in questo ambiente, ideato da Francesco I de’ Medici, un museo che può partire da una copia (virtuale o reale) dello Studiolo di Palazzo Vecchio, la più precisa e ricca rappresentazione della concezione della natura e della conoscenza umana della seconda metà del XVI secolo, per svilupparsi “lungo il sentiero che permette di scoprire tutto ciò che intelletto può desiderare”.

La parte pittorica potrebbe essere costituita dai pittori che avevano operato per lo Studiolo, con un'attenzione all'alchimia e alle conoscenze tecnologiche coeve e poi inserire alcune delle statue e dei complessi effetti scenografici asportati in antico dal Parco Mediceo di Pratolino, che potrebbero finalmente ritornare nel luogo di origine.

Nel Parco Mediceo di Pratolino si parlava di meraviglie e si può pensare a modelli che, con l'energia idraulica, possano ricreare i meccanismi e i movimenti, i suoni e quant'altro caratterizzava il parco all’epoca di Francesco I.

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