TAV passante di Firenze: tutto pronto per La grande incertezza

L’istruttoria partita da una audizione della Associazione Idra si aggiunge all’iter giudiziario in corso dal 2013

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2015 09:17

Secondo le dichiarazioni fornite in primavera dagli addetti ai lavori, la talpa tedesca che sostituisce la povera Monna Lisa, dovrebbe riprendere i lavori a breve per collegare Campo di Marte con via Circondaria e la Stazione Av disegnata da Norman Foster. E' tutto pronto? Nove da Firenze affronta l'argomento in uno Speciale che consigliamo di leggere.Nonostante la vicenda giudiziaria, i fascicoli richiesti ed i memoriali proposti, Firenze continua a vivere una fase di incertezza, affacciata ad una finestra dalla quale si scorge un curioso panorama di barriere e cantieri, dove non conoscere la destinazione delle terre scavate ha avuto la conseguenza di non scavarle.La  Linea 2 della Tramvia stenta ad intersecarsi sul viale Redi con una Stazione che ancora non esiste, i pendolari del Valdarno viaggiano con il terrore di incrociare i Treni Av poiché i nuovi mezzi non sosterrebbero fisicamente lo sfioramento e sarebbe necessario viaggiassero in sede separata e protetta, mentre non vi è idea alcuna di come sfruttare le famose "linee di superficie" definite però "utilissime" una volta liberate dall'Alta Velocità.Idra, la storica spina nel fianco di appaltanti, appaltatori ed istituzioni interessate a "fare presto" non ha mai mollato la presa.

Anche i Comitati Cittadini sono allerta e tornano a chiedere interventi chiari."Ai primi di agosto, l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) diretta da Raffaele Cantone ha bocciato modalità e circostanze con cui si sono svolti l’affidamento e la conduzione dei lavori per il Passante Ferroviario di Firenze, la nuova Stazione AV e le opere connesse" ricordano i Cittadini dell'Area Fiorentina che rivolgono un nuovo appello ad Enrico Rossi, Dario Nardella ed al Ministro Graziano Delrio affinché la politica prenda una posizione netta sulla vicenda.

"All’Autorità erano anche giunti esposti di rappresentanti di varie associazioni comitati che sottolineavano le criticità del Passante tra le quali, come nella nostra lettera inviata a luglio, anche quelle di carattere progettuale o relative a irregolarità amministrative. Le conclusioni di Cantone confermano la fondatezza delle ragioni di chi si oppone a quest’ opera: gli enormi ritardi nei lavori, gli aumenti contrattuali dovuti a rinvii e varianti, la mancata approvazione del Piano di Utilizzazione delle Terre di scavo e l’assenza di autorizzazione paesaggistica per il tratto sud del Passante. Se a ciò si aggiungono le criticità contrattuali dovute al sistema del General Contractor, il contenzioso sulle riserve economiche richieste da quest’ultimo e gli inadeguati controlli sulla sicurezza, nessuno dei problemi sollevati da cittadini, comitati e opinione pubblica in questi anni è stato trascurato dal documento".L'arrivo di Raffaele Cantone ha dato nuova speranza ai Comitati che si sono interessati di inviare ricchi dossier sulla scrivania del commissario, Idra ha collaborato strettamente con il Giudice Ferdinando Imposimato che è sceso in prima linea per ottenere il rispetto delle norme a seguito di attente verifiche.

"Cantone mette sotto osservazione - proseguono oggi i Comitati Cittadini - anche la cessione totale da parte di Coopsette delle quote di partecipazione nella società Nodavia a Condotte S.p.A., denunciando altresì il regime tangentizio prodottosi e i pericoli di infiltrazioni mafiose. Perciò raccomanda che l’Ufficio Vigilanza Lavori segua con attenzione i successivi sviluppi dell’opera, la cui regolare ripresa non è affatto scontata".

Ed ancora "Nel prendere atto che attualmente sono in corso i lavori per la Stazione AV, la relazione tiene conto solo indirettamente delle critiche agli obbiettivi funzionali etrasportistici del progetto, oggetto anche della nostra lettera. Quegli obbiettivi, richiamati dalla stessa Autorità citando l’art. 2 del Codice degli Appalti, riguardano l’utilità sociale, l’efficacia e l’economicità delle opere pubbliche e certamente sarebbero meglio perseguiti se si interrompessero i lavori di una Stazione che rischia di restare senza binari".

Alcune domande. "Ci domandiamo poi se, a 16 anni dall’avvio formale di un’opera concepita nei primi anni Novanta, fonte di ricorrenti illegalità e da più parti contestata, è legittima la vendita “in corsa” delle quote di un appaltatore nel frattempo fallito. Ci domandiamo anche se, considerato il tempo trascorso, l’opera risponda ancora agli obbiettivi funzionali garantiti dalla Conferenza dei servizi del ’99, poi vanificati dalla variante riguardante la stazione AV".Cosa intendono fare Firenze e la Toscana? Intanto i Testimoniali di stato restano nel cassetto in attesa di far parte del patrimonio di Firenze Com'era.. o così è, se vi pare.

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