Toscana: sull'attuazione della legge 194 il PD chiede un'indagine

I consultori garantiscono prescrizioni di anticoncezionali, rilascio di certificati di gravidanza, eventuali richieste di Ivg?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 agosto 2016 18:40
Toscana: sull'attuazione della legge 194 il PD chiede un'indagine

(DIRE) Firenze, 12 ago. - "Si e'' raggiunta, o no, in regione una omogenea attuazione della legge 194, sull''interruzione volontaria di gravidanza? Chiediamo un''indagine sullo stato attuale, poiche'', secondo quanto prevede la legge, spetta proprio alle Regioni controllare e garantirne lo svolgimento". A sollecitare la Giunta sullo stato dell''arte della 194 in Toscana e'' Alessandra Nardini, consigliera regionale Pd, con un''interrogazione a risposta orale, di cui e'' prima firmataria, sottoscritta anche dalle colleghe Fiammetta Capirossi, Elisabetta Meucci, Monia Monni, Serena Spinelli e Valentina Vadi.

"Sarebbe altrettanto necessario verificare se in tutti i consultori si garantiscono prescrizioni di anticoncezionali, rilascio di certificati di gravidanza, eventuali richieste di Ivg" e "qualora nei nostri centri pubblici si verificassero situazioni di criticita'' la Regione potrebbe attivarsi, cosi'' come ha fatto la Regione Lazio" per rimediare a eventuali falle, aggiunge Nardini che non dimentica l''ultimo "fatto drammatico e delicato". Ovvero, "un caso su cui ovviamente la magistratura deve fare luce: una ragazza di 22 anni che a Migliarino viene trovata in un lago di sangue dopo aver abortito al sesto mese di gravidanza".

Per Nardini, "fatti come questi segnalano la necessita'' tenere alta la guardia sul sia dal punto di vista dell''informazione che della prevenzione. Senza dimenticare il peso che su queste vicende hanno disagi, difficolta'' economiche e marginalita''. Qualunque sara'' l''esito di questa triste storia, credo si debba lavorare tutti perche'' episodi come questo non si ripetano".

Con l''interrogazione il Pd chiede di conoscere le linee di tendenza ed i dati piu'' recenti sull''applicazione della 194, soprattutto sul numero di interruzioni di gravidanza per presidio ospedaliero, per classi di eta'', tempi di attesa tra certificazione ed intervento per presidio ospedaliero, disponibilita'' oraria settimanale per attivita'' di informazione. "All''interno del decreto sulle depenalizzazioni il Governo ha aumentato fortemente le sanzioni per chi si rivolge a strutture clandestine: un atto che ''costringe'' giustamente alla legalita''.

Bene. Ma se davvero vogliamo combattere l''illegalita'', salvaguardare la salute e sicurezza delle donne e garantire un diritto, dobbiamo anche chiedere che un livello omogeneo di accesso a consultori o strutture socio-sanitarie e di prestazioni in tutti i presidi ospedalieri al fine di evitare anche sconvenienti prolungamenti dei tempi di attesa e di rischio", ammonisce la consigliera dem. Una necessita'' sollevata recentemente anche dalla mozione di Roberta Crudeli, capogruppo Pd del Comune di Carrara.

La concretizzazione della 194 "e'' un diritto fondamentale per tutte le donne che ne facciano richiesta, in quanto espressione di tutela e garanzia dei diritti dell''individuo. La 194- ricorda Nardini- garantisce il diritto delle donne di sottoporsi ad Ivg in strutture pubbliche, cosi'' come viene garantita la possibilita'' di scelta per i medici che si dichiarano obiettori di coscienza. Nessuno dei due diritti puo'' essere subordinato all''altro, spetta alle istituzioni, in questo caso alla Regione, salvaguardare il funzionamento della legge".

A quasi quarant''anni dall''approvazione di questa legge "non possiamo permettere che non ne sia garantita l''attuazione, non abbassare la guardia su questo e'' nostro dovere", chiude la democratica. (Red/ Dire)

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