Slow Wine 2017, sabato 15 ottobre la presentazione a Montecatini Terme

La Toscana si conferma tra le protagoniste della guida con 30 Chiocciole assegnate alle cantine per il modo in cui interpretano i valori di Slow Food, 22 Bottiglie, simbolo dell’ottima qualità media dei vini, e 11 Monete, per il buon rapporto qualità prezzo. Toscana patria anche dell'agricoltura biologica

Stefania
Stefania Guernieri
11 ottobre 2016 19:47
Slow Wine 2017, sabato 15 ottobre la presentazione a Montecatini Terme

Un approccio inedito alla viticoltura, basato su un basso impatto ambientale e sul recupero di antichi vigneti. 

Questa la novità che le cantine toscane portano nella nuova edizione di Slow Wine. Storie di vita, vigne, vini in Italia, pubblicata da Slow Food Editore. Patria di grandi vini conosciuti in Italia e nel mondo, la Toscana si riconferma tra le protagoniste indiscusse della guida con un totale di 30 Chiocciole, assegnate alle cantine per il modo in cui interpretano i valori di Slow Food, 22 Bottiglie, simbolo dell’ottima qualità media dei vini, e 11 Monete, per il buon rapporto qualità prezzo. Tra questi sono numerosi i produttori che dimostrano un’attenzione estrema per il benessere del territorio e hanno scelto di costruire attorno all’attività viticola un modello complesso di azienda che comprenda anche altre pratiche come l’allevamento e la cerealicoltura. La Toscana dimostra così di essere tra le capofila che intendono garantire un futuro non solo alla viticoltura ma all’agricoltura tutta.

Tra gli esempi che possiamo citare vi è l'agricoltura biologica toscana, basata su un modello di sviluppo agricolo sostenibile che affonda le sue radici sui principi di salvaguardia e valorizzazione delle risorse, rispetto dell'ambiente, del benessere animale e della salute di chi consuma. È grazie alle politiche regionali, volte al mantenimento all’interno di un contesto paesaggistico favorevole, che la Toscana ha visto un incremento degli operatori iscritti all'albo dei produttori biologici passando dai 430 del 1994 ai 5026 del settembre 2016 (dati Elenco Operatori Biologico della Regione Toscana, Sistema ARTEA). Le colture più rappresentate sono in ordine di importanza: colture foraggiere (25 %), cereali (16%), olivo (11%), vite (9%) colture industriali, ortaggi e frutta.

Slow Wine è un manuale imperdibile per esperti ed estimatori del mondo del vino, un vero e proprio faro nell’enologia moderna. Numerose le novità che animano la nuova edizione: "La più rilevante riguarda l’assegnazione dei due principali riconoscimenti della guida, ovvero le Chiocciole e i Vini Slow. Una delle condizioni per ottenerli è, infatti, l’abbandono dei diserbanti chimici in vigna: abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di mettere paletti ancora più restrittivi per tutelare maggiormente il territorio e chi ci lavora", raccontano Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, curatori della guida. I confini rappresentano invece la seconda novità: "Abbiamo aperto le pagine alle cantine slovene, separate dal continuum friulano solo dal corso della storia". Ultimi ma non meno importanti, sono annoverati in guida anche i 100 locali in cui bere Slow, per sensibilizzare al consumo intelligente in enoteca e al ristorante.

"La presentazione della guida Slow Wine 2017 a Montecatini Terme è un evento fondamentale per la nostra città: una sorpresa dello scorso anno, che abbiamo accolto e coltivato durante questi mesi, e che conclude una offerta turistica e di eventi che è stata ricchissima durante tutta la stagione turistica", spiega l'assessore al Turismo della città termale Alessandra De Paola, che aggiunge: "È proprio Slow Wine che ci ha portato a concludere l'accordo con Slow Food Italia per il protocollo di intesa biennale che porterà il territorio a un lavoro di approfondimento e di sviluppo delle tematiche del buono, pulito e giusto tipiche di Slow Food, e che ci hanno già visto insieme alla sezione toscana durante Terra Madre Salone del Gusto di Torino di alcuni giorni fa. Montecatini Terme è la patria dello "Slow Living": benessere naturale, movimento dolce e buon cibo genuino".

Ecco tutti i riconoscimenti ottenuti dalle cantine toscane:

30 Chiocciole

Stefano Amerighi – Cortona (Ar)

Salustri – Cinigiano (Gr)

Antonio Camillo – Manciano (Gr)

Castello dei Rampolla – Panzano in Chianti (Fi)

Corzano e Paterno – San Casciano in Val di Pesa (Fi)

Fattoria Selvapiana – Rufina (Fi)

Fontodi – Panzano in Chianti (Fi)

Isole e Olena Barberino – Val d’Elsa (Fi)

Le Cinciole – anzano in Chianti (Fi)

Frascole – Dicomano (Fi)

I Luoghi – Castagneto Carducci (Li)

I Mandorli – Suvereto (Li)

Tenuta di Valgiano – Capannori (Lu)

Fabbrica di San Martino – Lucca

Fattoria di Bacchereto Terre a Mano – Carmignano (Po)

Badia a Coltibuono – Gaiole in Chianti (Si)

Baricci – Montalcino (Si)

Boscarelli – Montepulciano (Si)

Caiarossa – Riparbella (Pi)

Caparsa – Radda in Chianti (Si)

Fattoi – Montalcino (Si)

Il Paradiso di Manfredi – Montalcino (Si)

Le Chiuse – Montalcino (Si)

Montenidoli – San Gimignano (Si)

Monteraponi – Radda in Chianti (Si)

Montevertine – Radda in Chianti (Si)

Podere Concori – Gallicano (Lu)

Poderi Sanguineto I e II – Montepulciano (Si)

Riecine – Gaiole in Chianti (Si)

Val delle Corti – Radda in Chianti (Si)

22 Bottiglie

Petrolo – Bucine (Ar)

Podere – Il Carnasciale Bucine (Ar)

Castello di Monsanto – Barberino Val D’Elsa (Fi)

Querciabella – Greve in Chianti (Fi)

Ca’ Marcanda – Castagneto Carducci (Li)

Grattamacco – Castagneto Carducci (Li)

Tenuta San Guido – Bolgheri (Li)

Calafata – Lucca

Castell'in Villa – Castelnuovo Berardenga (Si)

Contucci – Montepulciano (Si)

Gianni Brunelli-Le Chiuse di Sotto – Montalcino (Si)

Istine – Radda in Chianti (Si)

Jacopo Biondi – Santi Tenuta Greppo Montalcino (Si)

Le Ragnaie – Montalcino (Si)

Pian dell’Orino – Montalcino (Si)

Pietroso – Montalcino (Si)

Rocca di Castagnoli – Gaiole in Chianti (Si)

Sesti-Castello di Argiano – Montalcino (Si)

Stella di Campalto – Montalcino (Si)

Talenti – Montalcino (Si)

Tenuta di Trinoro – Sarteano (Si)

Tenuta Le Potazzine – Montalcino (Si)

11 Monete

Paterna – Terranuova Bracciolini (Ar)

Castellinuzza e Piuca – Greve in Chianti (Fi)

Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano – Scansano (Gr)

Santa Lucia – Orbetello (Gr)

Vegni e Medaglini – Cinigiano (Gr)

Alessandro Tofanari – San Gimignano (Si)

Fornacina – Montalcino (Si)

Il Colombaio di Santa Chiara – San Gimignano (Si)

Terre Nere – Montalcino (Si)

Villa Pomona – Castellina in Chianti (Si)

Vincenzo Cesani – San Gimignano (Si)

Slow Wine. Storie di vita, vigne, vini in Italia

Curatori: Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni

Pagine: 1120 Prezzo: € 24

Collana: Guide Slow

I numeri

1.943 cantine

193 Chiocciole

169 Bottiglie

118 Monete

24.000 vini degustati

265 Vini Slow

157 Grandi Vini

238 Vini Quotidiani

502 cantine che offrono la possibilità di ospitalità e ristoro

La guida è presentata sabato 15 ottobre alle 10.30 al Nuovo Teatro Verdi di Montecatini Terme durante la conferenza Il futuro del mercato internazionale del vino. Stati Uniti, Francia ed Estremo Oriente raccontati dai grandi buyer.

Nel pomeriggio dalle ore 15 la degustazione di 1.000 etichette di 500 cantine. 

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