Piombino: ore cruciali per “l’affaire Rimateria”?

Diversi ricorsi al Tar contro la variante urbanistica approvata dal Consiglio comunale. L'appello del Comitato Salute Pubblica della Val di Cornia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2020 23:55
Piombino: ore cruciali per “l’affaire Rimateria”?

La Regione Toscana aveva deciso che il territorio di Piombino sarebbe diventato un centro nazionale di trattamento dei rifiuti. Ma quale decisione prenderà la neo eletta giunta regionale chiamata a breve a decidere sull’AIA? Autorizzerà la costruzione di due nuove discariche? Oppure terrà in considerazione la volontà del territorio che attraverso l’amministrazione comunale ha pianificato per quelle aree un parco pubblico? Terrà in giusta considerazione le osservazioni dei a volontà dei cittadini della Val di Cornia costituitisi in comitati? Il fatto che a meno di 500 metri dal confine della discarica ci sono due centri abitati? O sarà necessario ricorrere alla magistratura per fare rispettare i termini di legge?

Barbara Del Seppia ha comunicato all'Assemblea dei soci ASIU il ricorso al TAR contro la delibera con cui il Comune ha approvato la variante per fare di Ischia di Crociano un parco. Altrettanto ha fatto Pellati a nome della Rimateria SpA.

Asiu e Rimateria hanno deciso di contrastare punto su punto le iniziative dell’amministrazione comunale, richieste e incoraggiate dalla maggioranza dei cittadini. Hanno presentato ricorso al Tar contro la variante urbanistica, Rimateria contro la delibera sui centri abitati di Colmata e Montegemoli. In ballo, scrivono, ci sono 40 posti di lavoro.

"Cosa si aspettano Asiu, Rimateria e la regione toscana dai cittadini della Val di Cornia? Si aspettano forse comprensione, stima, incoraggiamento a sversare rifiuti in questo territorio da qui all’eternità? -domandano dal Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia- Con il cuore in mano chiediamo ai cittadini tutti della Val di Cornia di manifestare il proprio dissenso a questo stato di cose, in tutti i modi possibili, sui social, scrivendo all’amministrazione, parlando con gli assessori e con i consiglieri comunali, scrivendo alla regione, ai giornali, parlandone con gli amici e i parenti, sostanzialmente insorgendo contro la volontà malsana di seppellirci nei rifiuti".

C'è da precisare che l'amministrazione di Piombino ha annunciato a mezzo stampa stampa che non un metro cubo in più di rifiuti doveva andare ad Ischia di Crociano, ma non ha proposto un progetto industriale alternativo a quello dei privati, mentre i soci pubblici di minoranza non si sono mai opposti al progetto di Rimateria, ad esempio quando si è trattato di votare le linee di indirizzo all'interno degli organi di controllo. Lo stesso Pellati, designato con il placet della parte pubblica, aveva firmato il giorno dopo la sua nomina l'invio in Regione delle integrazioni che giustificavano un aumento del volume della discarica per tre milioni di metri cubi. Ed è sempre lui ad aver firmato il ricorso contro la delibera che dichiarava Colmata centro abitato. Ora sono il Presidente Pellati e Barbara Del Seppia a "sfiduciare" il Sindaco e la Giunta comunale ricorrendo al TAR per impugnare una delibera.

"Siamo certi che nonostante le iniziative di Rimateria, la richiesta di AIA sarà respinta dalla Regione: la sua approvazione negherebbe infatti apertamente le indicazioni del Comune di Piombino e della Regione stessa. Vogliamo credere che da una parte l'Amministrazione farà rispettare le sue delibere per impedire che nuovi volumi di discarica sorgano accanto al quartiere Colmata e in un'area destinata a parco, che dall'altra la Regione non concederà le autorizzazioni senza che prima siano attuato tutte le prescrizioni e che soprattutto non accetterà la richiesta di accogliere rifiuti non di origine siderurgica" commentano dal Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia che a breve organizzerà un incontro pubblico.

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