Pergola: Elena Sofia Ricci nella dolce ala della giovinezza

Dal 16 al 21 novembre 2021 nella commedia di Tennessee Williams

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2021 17:40
Pergola: Elena Sofia Ricci nella dolce ala della giovinezza

Al Teatro della Pergola, da martedì 16 a domenica 21 novembre, Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni debuttano nell’intramontabile classico di Tennessee Williams La dolce ala della giovinezza, firmato per la regia, le scene e i costumi da Pier Luigi Pizzi, che si avvale della traduzione di Masolino d'Amico.

Prodotto da Fondazione Teatro della Toscana e Best Live, lo spettacolo vede in scena anche Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi; le musiche sono di Stefano Mainetti, il light designer è Pietro Sperduti.

Da martedì 16 a domenica 21 novembre al Teatro della Pergola (martedì - sabato, ore 20.45, giovedì, ore 18.45; domenica ore 15.45), Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni sono i protagonisti di uno spettacolo scritto nel 1952 con debutto a Broadway nel 1959, che racconta del gigolo Chance Wayne, che torna nella sua città natale in Florida con la star in declino Alexandra Del Lago, per cercare di riprendersi quello che aveva lasciato nella sua giovinezza, Heavenly, il suo primo amore.

«La proposta della Fondazione Teatro della Toscana di pensare a un progetto di regia per La dolce ala della giovinezza – afferma Pier Luigi Pizzi – è stato di grande stimolo e dopo un’attenta lettura, ho accettato, forte del fatto che avrei avuto la presenza nel cast di Elena Sofia Ricci nel ruolo della protagonista. Come d’abitudine il mio progetto comprende l’ambientazione e i costumi. Tennessee Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso.

Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo – conclude il regista – è capace sempre di stupirci.»

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