Next generation: commissione chiede equa ripartizione delle risorse

Via libera a una proposta di risoluzione che passa ora all’esame dell’Aula. Per i giovani Giovanisì tra le priorità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2021 23:35
Next generation: commissione chiede equa ripartizione delle risorse

Firenze – Le ingenti risorse che arriveranno dall’Europa anche in Toscana, grazie ai fondi straordinari del Next generation Eu e ai fondi strutturali 2021-27 portano con sé la straordinaria occasione di ridurre lo squilibrio tra le zone più ricche e sviluppate della nostra regione e le aree più marginali e disagiate. Equa ripartizione delle risorse, sostegno alla capacità di progettazione degli Enti locali, estensione della banda ultra larga.

Queste le richieste che la commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd), consegna ad una proposta di risoluzione che passa ora all’esame dell’Aula. L’atto d’indirizzo, d’iniziativa della stessa commissione, è stato licenziato nella seduta di questo pomeriggio, lunedì 31 maggio, con il voto unanime dei presenti (Pd, Lega, Fratelli d’Italia).

Non era presente al momento del voto la consigliera Silvia Noferi (Movimento 5 stelle), che ha partecipato alla parte iniziale della seduta.

Si tratta di un atto “che dà seguito concreto a quanto emerso nella seduta congiunta con la commissione Europa del 3 maggioperché il PNRR rappresenta un’opportunità unica per i nostri territori e dobbiamo essere in condizioni di cogliere appieno queste opportunità, indicando obiettivi e strumenti in grado di intercettare questi finanziamenti”, spiega il presidente Niccolai nell’illustrare il testo finale, nel quale confluisce una mozione presentata da Fratelli d’Italia (primo firmatario Gabriele Veneri, che oggi proprio a conclusione di questo percorso ha partecipato alla seduta e ha ritirato la mozione) in merito alla diffusione della banda ultra larga nel territorio toscano.

La risoluzione impegna la Giunta regionale a farsi carico con il Governo nazionale “nell’indirizzare un adeguato livello di risorse provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per lo sviluppo delle aree interne almeno proporzionale al peso che tali territori rappresentano complessivamente per la Toscana, ovvero circa un terzo dell’estensione complessiva del territorio regionale”. A tal fine, “dovrà essere tenuto in adeguata considerazione il ruolo dei Comuni e le loro priorità rispetto ad interventi di salvaguardia del territorio”.

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La Giunta dovrà tenere conto, in particolare, degli obiettivi delle sei missioni del PNRR, “in grado di attivare progettualità di interesse per le aree interne, volte a favorire l’inclusione e il superamento delle disuguaglianze territoriali, e di definire le condizioni e gli interventi per rendere possibile il ripopolamento dei borghi montani e la riscoperta di mestieri tradizionali”. Dovrà “risolvere i problemi di connessione e comunicazione, talora causati da maltempo”, e continuare, in attesa delle risorse del PNRR, “con sempre maggiore intensità le azioni volte a favorire la diffusione della connessione con banda ultra larga nel territorio toscano, con particolare riferimento alle aree rurali e montane al momento meno servite, così come a migliorare la connettività presso gli istituti scolastici toscani”.

La risoluzione chiede di predisporre un’unità di coordinamento “per supportare le aree interne della Toscana nell'attività di progettazione necessarie per usufruire delle opportunità” offerte dal PNRR e dalla prossima programmazione comunitaria, “al fine di favorire lo sviluppo di tali aree consentendo di individuare azioni concrete per reagire alla crisi sociale ed economica provocata dalla pandemia da Covid-19”. Nei prossimi atti di bilancio, infine, la Giunta sarà impegnata a valutare “il potenziamento della dotazione finanziaria del fondo di cui all’articolo 93 della legge regionale 68/2011o, in alternativa, ad introdurre strumenti analoghi di finanziamento dell’attività progettuale degli enti locali toscani interessati”.

È stato concordato di escludere i temi direttamente legati alla Sanità nelle aree interne, con il proposito di elaborare ulteriori indirizzi per il governo regionale con un lavoro condotto insieme alla commissione Sanità, con cui sarà avviato un lavoro congiunto anche nella prospettiva degli Stati generali della salute. È già in programma una prima seduta congiunta – una giornata di ascolto e confronto – per la metà di giugno.

Gli interventi sia dei consiglieri di maggioranza, che di opposizione, confermano il senso unitario della risoluzione. La vicepresidente Luciana Bartolini (Lega) sottolinea “il concreto bisogno di aiutare la progettazione”. Il capogruppo del Pd, Vincenzo Ceccarelli, ribadisce l’importanza del sostegno alla progettazione, “l’aspetto forse più importante”. Sulla stessa linea i consiglieri Pd, Mario Puppa, Donatella Spadi e Cristiano Benucci, che suggerisce come “obiettivo di legislatura una legge regionale ad hoc sulle aree interne”.

Vittorio Fantozzi conferma la piena condivisione di Fratelli d’Italia, “anche sugli aspetti della Sanità, che ora confluiranno in un lavoro congiunto con la terza commissione”.

La programmazione del settennato di fondi europei 2021-2027 si avvicina e la Regione Toscana dà inizio ad una consultazione pubblica di ragazze e ragazzi toscani fino a 40 anni di età per il loro coinvolgimento nella definizione delle priorità di intervento.La chiamata alla partecipazione prende il via oggi, lunedì 31 maggio, e proseguirà fino alle 17 del 10 giugno prossimo. Avverrà on line, attraverso la compilazione di un questionario su Google form, curato da Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani.“Vogliamo chiedere ai più giovani della nostra Regione di dirci su cosa dovremo puntare nei prossimi anni per lo sviluppo dei territori, per noi il loro contributo sarà fondamentale”, spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che aggiunge: “Facciamo una scelta in linea con i tavoli di confronto partenariali che abbiamo attivato per il percorso di costruzione dei programmi operativi regionali con la partecipazione dei vari stakeholder regionali”.

La programmazione riguarda i programmi operativi regionali (Por) del Fondo Sociale Europeo + (Fse+) e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), il programma operativo del Fondo Europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (Feampa) e il Programma Italia Francia Marittimo. Riguardo al mondo dell’agricoltura, sono previste alcune novità rispetto al passato: la programmazione del Feasr (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) abbraccerà un periodo più breve, 2023-2027 (anziché 2021-2027, come per gli altri fondi europei), e avrà un unico Piano Strategico Nazionale (Psn), la cui redazione è ancora in corso da parte del Ministero e che deciderà anche come saranno gestiti gli interventi di sviluppo rurale a livello regionale.

La realizzazione dei POR rappresenta il punto di arrivo del processo di programmazione dei Fondi europei a gestione concorrente 2021-2027, grazie ai quali verranno realizzati nei prossimi anni interventi e bandi regionali rivolti ai diversi attori del territorio, non solo imprese e soggetti collettivi ma anche cittadini.

“Rivolgiamo un invito alla partecipazione più ampia possibile – dice Bernard Dika, consigliere per le politiche giovanili e l’innovazione del presidente della Regione - perché è proprio dalle ragazze e dai ragazzi che deve partire la costruzione della Toscana del futuro”.

La consultazione si inserisce in un più ampio insieme di iniziative pensate per valorizzare il protagonismo dei più giovani nella definizione della programmazione europea 21-27. Nei prossimi giorni si terrà "Giovanisì2030", evento nel corso del quale sarà firmato il nuovo protocollo del Tavolo Giovani di Giovanisì, alla presenza del presidente Giani e del consigliere Dika, che sarà trasmesso in diretta social.In quell’occasione, saranno i rappresentanti del "Tavolo giovani" – il principale strumento di partecipazione del progetto Giovanisì che coinvolge i giovani rappresentanti di oltre 40 realtà toscane, inclusi enti locali, terzo settore, associazioni di categoria e sindacati - ad essere chiamati a dare il loro contributo alla programmazione europea, alla presenza delle Autorità di gestione dei fondi europei di Regione Toscana.

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