La Toscana celebra Gino Bartali per il suo centesimo compleanno

Visite guidate al Museo del Ciclismo Gino Bartali per il centenario della nascita del campione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2014 15:30
La Toscana celebra Gino Bartali per il suo centesimo compleanno

Una tre giorni per ricordare il campione delle due ruote Gino Bartali nel centenario della nascita.

Tra gli eventi presentazioni di libri, mostre di pittura, proiezione di filmati, con protagonista Gino Bartali.

I festeggiamenti prenderanno il via giovedì, alle 17.30 nella sala degli Elementi a palazzo Vecchio, con la presentazione del libro su Bartali di Oliviero Beha. 

Le manifestazioni a Ponte a Ema Nei giorni 18, 19 e 20 luglio si svolgeranno a Ponte a Ema i festeggiamenti del centenario della nascita di Gino Bartali, organizzati dall'Associazione Amici del Museo del Ciclismo Gino Bartalie da Supra Vires Audaces, con il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli. Programma: 18 luglio: ore 9.30 Apertura Museo e Santa Messa; ore 10.30 Inaugurazione Collettiva di Pittura sul tema 'Bartali ed il Ciclismo', a cura di Associazione Toscana Arte-Cultura; a seguire Omaggio alla tomba di Gino Bartali, proiezione di filmati inediti presso la sala Video del Museo; dalle 13 alle ore 19, d’accordo con Poste Italiane Annullo filatelico, apertura Mostra 'Auto-Moto-Biciclette dei Mestieri'; ore 17 presentazione del libro 'Bartali su strada più forte di tutti', di Giovanni Castagnoli; ore 18 Esibizione di Giuliano Calore, recordman di ciclismo estremo (Guinness dei Primati); ore 18.30 Sfilata corteo storico contrada Alfiere di Bagno a Ripoli; ore 20.15 Cena sotto le stelle, presso la terrazza del Museo, curata dal Catering Il Sorriso; il prezzo della cena è di euro 25, si consiglia prenotazione.

Alla serata hanno già dato adesione personalità dello sport e artisti della comicità Fiorentina. Saranno dati riconoscimenti a coloro che si sono distinti alla vita del Museo. Saranno presenti i figli di Gino: Biancamaria e Luigi Bartali.  19 luglio: Pedalata Storica “Sulle strade di Gino” “100 anni fa nasceva a Ponte a Ema uno dei più illustri concittadini, il nostro Gino Bartali - hanno dichiarato il Sindaco Francesco Casini e l'Assessore alle Politiche Sportive Enrico Minelli - non solo un mito del ciclismo le cui fatiche e imprese sportive hanno ispirato e avvicinato più generazioni, non solo un uomo coraggioso che con le sue vittorie ha dato orgoglio e speranza ad una nazione piegata dalla guerra e dalla vergogna del fascismo, ma prima ancora un uomo buono, o meglio, giusto tra i giusti, come lo ha definito la comunità israeliana per aver salvato tantissimi ebrei dai campi di concentramento.

Un esempio di sport e di vita per tutti, in particolare per i più giovani che, insieme a tutta la nostra cittadinanza, invitiamo a questa giornata in ricordo del grande Ginettaccio, il grande campione!” Informazioni: Supra Vires Audaces, supraviresaudaces@gmail.com,http://www.supraviresaudaces, tel. 349 6493430; Associazione Amici del Museo del Ciclismo Gino Bartali (http://www.ciclomuseo-bartali.it/web), Via Chiantigiana 175, Ponte a Ema (Firenze); Call Center Linea Comune, tel.

055.055, da lunedì a sabato, ore 8-20. 

In occasione del Centenario della nascita di Gino Bartali l’Associazione MUS.E propone, all’interno di un ricco programma di eventi e di iniziative, una serie di visite guidate al Museo del Ciclismo Gino Bartali (via Chiantigiana 173 Firenze) il prossimo venerdì 18 luglio 2014 dalle h15 alle h17. Le visite saranno proposte in forma gratuita ogni mezz’ora per un massimo di 25 partecipanti per volta e consentiranno di rivivere gli anni del ciclismo sportivo in cui correva Gino Bartali – vincitore, fra le numerose gare, di tre Giri d’Italia (negli anni 1936, 1937, 1946) e di due Tour de France(1938, 1948) e recentemente insignito dell’onorificenza Giusto tra le nazioni – e di approfondire le tematiche del mondo della bicicletta.

Oltre ai cicli, ai trofei e ai cimeli legati alla storia di Bartali sarà quindi possibile osservare esemplari storici di biciclette, da corsa e non, realizzate a cavallo fra Ottocento e Novecento.

Il programma completo della giornata a cura dell’Associazione Amici del Museo Gino Bartali:

h10: Apertura Museo con cerimonia celebrata da Monsignor Giuseppe Betori

h10: Inaugurazione mostra collettiva di pittura a cura di Associazione Toscana Arte-Cultura. A seguire: omaggio alla tomba di Gino Bartali e proiezione di filmati inediti presso la sala video del Museo

h13: Inaugurazione Mostra Auto-Moto-Biciclette dei Mestieri

h15-17: Visite guidate al Museo a cura dell’Associazione MUS.E

h17: Presentazione del libro Bartali su strada più forte di tutti di Giovanni Castagnoli

h18: Esibizione di Giuliano Calore, recordman di ciclismo estremo (guinness dei Primati)

h18.30: Sfilata del corteo storico contrada Alfiere di Bagno a Ripoli

h20.15: Cena sotto le stelle presso la terrazza del Museo curata dal Catering il Sorriso (€25,00 a persona – si consiglia la prenotazione). Alla serata hanno già dato adesione personalità dello sport e i figli di Gino, Biancamaria e Luigi Bartali.

Sono inoltre previste sabato 19 luglio una pedalata storica e domenica 20 luglio il fondo cicloamatoriale, entrambe organizzate da A.S.D. SUPRA-VIRES Audaces.

Per maggiori informazioni sul programma delle giornate: info@ciclomuseo-bartali.it

UN CUORE IN FUGA

Il romanzo di Bartali, eroe silenzioso

Pagine: 320

Prezzo: 14,90 €

«Se lo sport viene fatto solo per esercizio,solo come sforzo fisico senza avere un valore sociale, un’importanza concreta per gli altri, allora non ha veramente senso».

Gino Bartali

Una grande narrativa non fiction illumina la vita di un grande campione, un eroe schivo, un grande uomo.

«Oh, quanta strada nei miei sandali, quanta ne avrà fatta Bartali», cantava Paolo Conte. A ventiquattro anni il suo naso «triste come una salita» era l’incarnazione stessa del ciclismo: già due Giri d’Italia vinti, un Tour de France, e praticamente tutte le più importanti corse in linea. Ma saranno gli anni immediatamente successivi a cambiare la sua vita. Prima il regime boicotta il Tour, poi un giovanissimo Fausto Coppi trionfa al Giro e subito dopo il Duce annuncia l’ingresso dell’Italia in guerra.

E’ qui che inizia tutta un’altra storia. Quando le leggi razziali cominciano ad essere applicate con rigore in tutta Europa, circa quindicimila ebrei raggiungono l’Italia per trovare rifugio per lo più nelle comunità religiose. In poco tempo, la situazione si fa sempre più drammatica. Dall'autunno 1943 su incarico dell'arcivescovo di Firenze, il cardinale Dalla Costa, e al servizio della rete clandestina Delasem messa in piedi dall’ebreo pisano Giorgio Nissim, Gino Bartali diventa staffetta partigiana.

«Dalla Costa, che conosceva papà da anni, lo chiamò spiegandogli che per salvare in molti dalla deportazione bisognava trasportare documenti da una città all'altra», racconta Andrea, il figlio del campione. «Una cosa però devo dirtela - aggiunse il cardinale. Se ti scoprono, ti fucilano». Gino finge di allenarsi per le grandi corse a tappe che sarebbero riprese dopo il conflitto, ma in realtà trasporta documenti falsi, celati in una sorta di cilindro montato sulla canna. Migliaia di chilometri percorsi in bici avanti e indietro, da Firenze ad Assisi, 160 all’andata e altrettanti al ritorno, per consegnare nuove identità alle famiglie ricercate con feroce determinazione dai fascisti della Rsi e dai nazisti.

Per tutta la sua lunga esistenza, Bartali non si vantò mai di questa sua esperienza e non volle raccontarne i dettagli. «Il bene si fa ma non si dice». Sono più di 800 gli ebrei che hanno avuto salva la vita grazie al suo coraggio. Ora che è stato proclamato Giusto tra le nazioni, questa straordinaria vicenda emerge in tutti i particolari, anche grazie ai racconti dei salvati. «L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare» ripeteva sempre il Ginettaccio. Di questa lunga storia, certamente, rifarebbe tutto così.

Oliviero Beha

Oliviero Beha è nato a Firenze nel 1949. Ha iniziato a fare il giornalista con TuttoSport e Paese Sera, poi ha lavorato con Repubblica, come inviato, dove si occupa di sport e società, con inchieste in molte parti del mondo seguendo le manifestazioni sportive internazionali più importanti a partire dalle Olimpiadi. Editorialista e commentatore anche politico, ha condotto diverse trasmissioni televisive. L’ultima è «Brontolo», su Rai 3. Ha un seguitissimo blog su Il Fatto quotidiano. Tra i suoi libri ricordiamo Italiopoli, I nuovi mostri e Il culo e lo stivale, tutti per Chiarelettere.

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