La ristorazione toscana a Roma: un lungo elenco

Il sindacato Unsic ha compiuto un censimento delle “insegne” regionali nella Capitale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2021 16:23
La ristorazione toscana a Roma: un lungo elenco

Primeggia il riferimento al vino, principalmente al Chianti. Ma l’identità è presente anche con il richiamo alla bistecca fiorentina o ai butteri.

Benvenuti nel mondo della ristorazione toscana a Roma. Un elenco di barrocci, buchi, enoteche, girarrosti, taverne, vinerie, accompagnati dall’aggettivo che richiama la Toscana.

L’originale “censimento” è stato effettuato dal sindacato datoriale Unsic attraverso l’iniziativa “I territori nel piatto”, lanciata a sostegno delle imprese del settore ristorazione. L’organizzazione sindacale ha voluto valorizzare l’identità e la storia dei tanti ristoranti, offrendo una vetrina gratuita on-line a beneficio degli utenti e degli oltre tremila uffici – soprattutto Caf, Patronati e Caa – dello stesso sindacato sparsi per il territorio. I ristoranti toscani finora censiti sono ventiquattro, ma l’elenco è in costante evoluzione.

Cosa offrono principalmente i menù tipici? Antipasti toscani di formaggi e salumi, pappardelle e pici, fagioli al fiasco, pappa al pomodoro, ribollita, carni alla griglia, sughi di cinghiale, coniglio, porcini, il tutto accompagnato dall’immancabile Chianti o dal Brunello. Alcuni ristoranti, come “Maledetti toscani”, ospitano le immagini dei corregionali famosi, da Massimiliano Allegri a Leonardo Pieraccioni, da Oriana Fallaci persino a Pietro Pacciani.

“La difficile situazione del settore, specie in una città come Roma caratterizzata dal turismo internazionale, ci ha spinto a lanciare l’iniziativa ‘I territori nel piatto’ per valorizzare l’aspetto della cucina regionale dei circa 350 ristoranti finora censiti – spiega Domenico Mamone, presidente dell’Unsic. “Si tratta di un piccolo strumento di promozione gratuita che potrà essere utile soprattutto nella fase di ripresa. Come ricorda la Fipe, nel 2020 il settore ha perso 38 miliardi complessivi a causa di una chiusura media di 160 giorni, con un saldo negativo tra aperture e chiusure di 9.232 unità. I ristori hanno coperto molto parzialmente gli incassi perduti, più efficace è stato il credito d’imposta del 60 per cento per i canoni di locazione e del 30 per cento per l’affitto ramo di azienda. Ma occorrerà moltiplicare iniziative e sforzi, lavorando soprattutto d’ingegno, per rilanciare tutto il settore turistico”.

Qui l’elenco dei ristoranti con cucina toscana a Roma, in costante evoluzione: https://unsic.it/news/territori-nel-piatto/

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