In oltrarno, studio rosai in "Un, duo.. quartetto"

A cura di Fabio Norcini e Fabrizio Gori "Variazioni in musica e cibo per palati fini"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2014 19:03
In oltrarno, studio rosai in

17 aprile: Gianni Coscia – Solo, musica e parole

Il poeta della accordeon, partner ideale di De André, Conte, Trovesi, Rava, Galliano ecc. che da solo racconta con il suo accento unico storie di un tempo sospeso e altrove. Da togliere il respiro, tranne quello del suo strumento

Coscia, nonostante l’handicap di un compagno di scuola come Umberto Eco, riesce a crescere. Avvocato come Conte, non lascia mai lo studio della fisarmonica, strumento che diviene inseparabile compagno. Compositore sapido, è considerato con Azzola, Galliano, Salis uno dei più grandi solisti in ambito europeo. Collabora con l’orchestra sinfonica della Rai e con musicisti di prestigio assoluto, come Gianluigi Trovesi, Richard Galliano, Enrico Rava e, nella musica d’autore De André (suo l’assolo in Dolcenera), Testa, Conte ecc. Partecipa a Jazz Festival nazionali e internazionali, in molti paesi europei. La straordinaria e lunga attività musicale di Gianni Coscia rende chiaro il ruolo di pioniere svolto dal fisarmonicista nell’apertura di nuove strade per il jazz italiano.

Un percorso artistico che è riuscito ad esprimere le espressioni più significative della sua vivacità artistica e creativa, dove non mancano tenerezza, poesia e ironia. Nel 2000 ha ricevuto il prestigioso premio Preise der Deutschen Schallplattenkritik. Tra i suoi dischi: Il Bandino (1993); La Bottega (1999); Archiliuto (Egea, 2002); con Gianluigi Trovesi: Radici (Egea, 1995), In cerca di cibo (ECM, 1999) e ‘round about Weill (ECM, 2005). Per questo suo concerto al Rosai propone un’intimo volo d’uccello, tra ricordi e poesia, di una personalissima storia della musica.

24 aprile: Claudia Cancellotti-Erica Scherl: Les Violons d'Ingres

in “Sinuoso, il fascino del cromatismo”

Alternanza fra morbidezza delle linee melodiche e incisività ritmica, fra delicatezza dell’insieme e improvvise asprezze armoniche, sono le caratteristiche della novecentesca galleria sonora che l’insolito duo di violini (declinato al femminile) propone. D’insinuante sinuosità

lI programma “Sinuoso – il fascino del cromatismo” vuole presentare le caratteristiche sonore tipiche dell’inconsueto duo di violini, esaltate dall’uso delle sfumature cromatiche caratteristico di alcuni compositori del ‘900, quali in particolare Giulio Viozzi, Franco Margola e Paul Hindemith, in un percorso ricco di suggestioni musicali e di rimandi visionari e letterari. L’alternanza fra la morbidezza delle linee e l’incisività ritmica, fra la delicatezza dell’insieme e improvvise asprezze armoniche, viene sviluppata ed espressa all’interno di brani brevi, piccoli quadri sonori, che rendono il concerto un viaggio gradevole e accattivante in un epoca musicale e storica molto vicina a noi.

Con questo concerto, quadri di un’esposizione adattissimi ad uno spazio quale lo Studio Rosai, il duo “Les violons d’Ingres” anticipa al pubblico il suo primo progetto discografico in corso di realizzazione, come è appunto la caratteristica di un atelier, laboratorio di opere in fase di completamento.

3 maggio: Marco Fagioli-Valentina Cinquini duo

in “Risonanze" Concerto per Tuba e Arpa

Variazioni e contaminazioni in stile rinascimentale, rapporto fra musica scritta e musica improvvisata, trascrizioni e improvvisazioni da J.S.Bach a C.Parker. Un duo insolito, un’anteprima di un progetto fertile quanto timbricamente ghiotto

Marco Fagioli, straordinario accompagnatore di Carlo Monni, Simone Cristicchi, Ceccherini e Paci (Arrokkettati), ma anche sopraffino inteprete, animatore di big band per ottoni, instancabile provocatore musicale, si presenta in un’inedita e intrigante versione in duo, accompagnato dalla giovane e straordinaria arpista Valentina Cinquini, in una suggestiva incursione tra musiche popolari e colte, dalla rinascenza al jazz, tra trascrizione e improvvisazione, un’altra anteprima esclusiva per lo Studio Rosai.

Tra i brani in scaletta le Variations in olden Styles di Thomas Stevens, la Sonata n.5 di John Ernst Galliard. l’Introduction et Danse di J.Ed.Barat.

8 maggio: Orio Odori Quartet

in “IL SALTIMBANCO DELL’ANIMA MIA”

La Musica di Orio Odori incontra la Poesia di Aldo Palazzeschi

Omaggio a Palazzeschi (amico anche di Rosai) ideato da Lorenzo Michelini, accompagnato dal vivo da musiche originali di Orio Odori, eseguite da un quartetto "fuori da tutti gli schemi", con Orio Odori al clarinetto, Andrea Pennati alle chitarre, Niccolò Perferi al basso tuba e Sergio Odori alle percussioni

Un incontro tra teatro e musica dedicato all’autore fiorentino a 40 anni dalla sua scomparsa. Rilettura delle opere giovanili e del celebre romanzo ‘Sorelle Materassi’, cucite dal regista e poeta Lorenzo Michelini, accompagnato dal vivo dalla particolarissima colonna sonora di Orio Odori, arrangiata per un affatto inusuale quartetto (clarinetto, tuba, chitarra e percussioni). Al pari dei versi di Palazzeschi, che nella sua lunga attività di scrittore si è accostato ai più vari movimenti, mantenendo sempre intatta la sua individualità, le musiche di Odori seguiranno un andamento originale, non ascrivibile a correnti o stili predefiniti.

Come sottolineano Michelini e Odori: ‘Conosciuto ai più per il romanzo Sorelle Materassi, Palazzeschi ha attraverso con i suoi scritti quasi tutto il secolo scorso, forte di una formazione culturale consolidata dalle frequentazioni parigine con i più noti artisti del primo Novecento, come Boccioni, Carrà, Marinetti, Soffici, Corazzini. Di lui racconteremo le poesie, quali ‘La passeggiata’, l’enumerazione di diverse immagini, scritte pubblicitarie e di numeri civici che l’io poetico immagina di osservare durante la passeggiata tra le vie di una città; ‘Pizzicheria’, dove viene introdotto il dialogo tra un pizzicagnolo e un suo cliente, e ‘Chi sono’, una specie di manifesto poetico e umano di Palazzeschi.

La seconda parte dello spettacolo sarà dedicata alle Sorelle Materassi, dove l’ironia commossa e partecipe di Palazzeschi trova la sua espressione più alta’.

15 maggio: Stefano Corsi Concerto per Arpa Celtica e Armonica

La musica dei boschi è suonare di arpe, melodia che induce pace perfetta’

Il fascino di due strumenti accomunati dallo stesso nome (Celtic Harp and Mouth Harp) pur appartenendo a sistemi diversi di suono. Note di corde e di ance che vibrano nell'aria in modo complementare e che Stefano Corsi accosta con originale maestria creando un suono unico e inconfondibile. Dalle più dolci e sognanti a quelle gioiose, le atmosfere si susseguono coinvolgendo lo spettatore in un evento straordinariamente emozionante: quello della leggenda della grande tradizione musicale irlandeseche rivive ogni volta nelle note di Stefano Corsi.

Stefano Corsi è uno dei fondatori dello storico gruppo di musica irlandese Whisky Trail, con il quale ha prodotto 14 CD. Si è da sempre dedicato allo studio di molteplici strumenti musicali come autodidatta, divenendo virtuoso nelle esecuzioni per arpa celtica e armonica che, unite alla voce, offrono, nell’esibizione dell’artista, le emozioni di un concerto appassionante. Nel 2003 a Monza, è stato premiato come Arpista Emerito della musica irlandese insieme a Vincenzo Zitello e al bretone Myrdhin, nell'ambito del concerto“Omaggio a Dereck Bell dei Chieftains”.Dei vari concerti tenuti, memorabile nel 2007, quello con il grande violinista irlandese Frankie Gavin a Fermo davanti a migliaia di persone.

Nel 2009 pubblica il suo primo CD da solista: 'Trails for Celtic Harp'. Nel 2010 suona al Festival internazionale dell'arpa di Viggiano. Nel 2012 pubblica 'Celtic and Mouth Harp' che presenta con grande successo al festival internazionale di arpa Rencontres internationales de harpes a Dinan in Bretagna.

Studio Rosai, via Toscanella 18 Firenze

Cena e concerto euro 30 . Inzio ore 20. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria 055 285488

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