Il banchetto di Natale? È un viaggio nel gusto del Perù, a Firenze Sud

El Inca celebra le feste con quattro appuntamenti gourmet per esplorare una delle cucine più premiate al mondo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 dicembre 2023 17:43
Il banchetto di Natale? È un viaggio nel gusto del Perù, a Firenze Sud

Il Natale quest’anno ha un gusto diverso: quello speziato e poliedrico della cucina peruviana, una delle più premiate al mondo. El Inca, il primo ristorante peruviano di fine dining aperto a Firenze, celebra le feste con quattro appuntamenti gourmet, dedicati a chi desidera esplorare il Nuovo Mondo gastronomico: si comincia l’8 dicembre, con un brunch a base di piatti tradizionali natalizi (spoiler: c’è anche il panettone); si prosegue venerdì 15 con la karaoke night da vivere in compagnia sulle note delle più celebri canzoni a tema Natale; la serata di giovedì 21 dicembre sarà invece un viaggio alla scoperta dei vini del Sud America, con wine pairing e degustazione guidata di calici diversi in abbinamento ai sapori più tipici del Perù.

Chiude il ciclo la cena di San Silvestro, il 31 dicembre, per aspettare in modo originale l’inizio del nuovo anno, pensandosi già in vacanza dall’altra parte del Pianeta.

Aperto nel 2015 dallo chef Pablo Gugic e dalla moglie Monica a Gavinana, Firenze Sud, in una zona lontana dalle più classiche rotte turistiche cittadine, El Inca ha saputo trovare il proprio posto nello scenario della ristorazione fiorentina. Lo ha fatto attraverso l’approccio fusion che contraddistingue la cucina andina, oggi riconosciuta come una delle migliori al mondo, per merito della biodiversità che sta alla base del menu (solo per fare un esempio, in Perù crescono oltre 3000 tipi di patate), ma anche di un particolare crogiolo di culture e di una nuova generazione di chef che ha deciso di valorizzare le origini andando oltre.

Un percorso testimoniato quest’anno dalla classifica dei 50 Best, che ha consacrato come miglior ristorante al mondo El Central di Lima, guidato dallo chef Virgilio Martinez insieme alla moglie Pia Léon, con senso di responsabilità verso il passato, ma soprattutto il futuro della propria terra, per la conservazione delle tradizioni e la costruzione di un nuovo capitolo rispettoso dell’ambiente, delle differenze, dell’evoluzione culturale.

Seguendo una linea di pensiero non dissimile, Pablo e Monica hanno aperto El Inca ormai quasi 10 anni fa.

“A Firenze mancava una proposta di cucina peruviana di alto livello – raccontano i due titolari – a fronte di una comunità piuttosto radicata in città. Al tempo stesso vedevamo emergere la gastronomia andina nel panorama mondiale del fine dining. Sentivamo il bisogno di far conoscere alla città i nostri piatti tradizionali, ma in modo contemporaneo, evoluto”.

Molti degli ingredienti usati in cucina arrivano direttamente dal Perù: è il caso delle spezie, dei tuberi, delle diverse varietà di peperoncini, delle erbe officinali, usate anche per produrre bevande e infusi, così come per impreziosire i freschi cocktail che accompagnano le pietanze. Anche birra e caffè sono made in Perù, mentre la carta dei vini è un mix tra Sud America e Italia, per assecondare i gusti di una clientela che è soprattutto italiana e in particolare fiorentina. Non è raro che i clienti arrivino da altre province vicine, attratti da una proposta unica nel suo genere.

Varcare la soglia di El Inca significa intraprendere un viaggio nel Perù contemporaneo: le ricette della tradizione sono spesso rivisitate con un tocco internazionale. D’altronde la cucina peruviana è in costante evoluzione, permeabile alle contaminazioni provenienti da altre culture. Racconta una storia fatta di migrazioni, di scoperte, di viaggi e di ritorni. Nelle preparazioni si possono rintracciare chiaramente le influenze della Spagna, ma anche del Nord America, mentre l’incontro con manualità e estetica giapponesi ha dato vita ad una vera e propria tradizione a sé stante, la cucina Nikkei. Anche l’Italia ha dato il proprio contributo: così il tradizionale panettone è un classico del Natale anche a Lima.

Non mancherà sul banchetto dell’Immacolata, per il brunch dell’8 dicembre, pensato anche per le famiglie, a partire dalle ore 12.30 (35 euro adulti, 10 bambini). A disposizione sul buffet alcuni tra i piatti immancabili sulle tavole delle feste in Perù: tra questi, il Tacchino ripieno, con carne macinata, uvetta, olive, mandorle, timo, servito con salse come la chimichurri piccante, la salsa di peperoncino rosso, la Huancaina, realizzata con peperoncino giallo e ricotta; il Maiale arrosto croccante con purè di patate dolci; il riso con mais viola; ma anche i macarons con crema di latte o cioccolato e il tipico Pionono, dolce dalle origini spagnole.

Da accompagnare a cocktail come il rinfrescante Maracuya Sour, con frutto della passione e pisco, vini peruviani, o succhi e bevande alla frutta. Da provare l’abbinamento con la chicha morada, bevanda del colore del vino realizzata però con il mais viola, con cui è comune pasteggiare in Perù.

Venerdì 15 dicembre alle ore 20, invece, la Karaoke Night vedrà protagonisti piatti tradizionali rivisitati in chiave contemporanea. Tra questi il sashimi di salmone, con succo di peperoncino e lime, servito con avocado e mais; i ravioli ripieni con pollo sfilettato e crema di peperoncino e formaggio; il tacchino con salsa verde di coriandolo e altre spezie tipiche peruviane, servito con quinoa e verdure alla griglia (30 euro a testa inclusa una bevanda).

Giovedì 21 dicembre alle ore 20 appuntamento con la Wine Experience Xmas Edition, per conoscere i vini sudamericani: si comincia con un Sauvignon blanc peruviano, da assaporare insieme agli antipasti, tra cui la tipica Causa, tortino di patate servito in questo caso con salmone marinato e guacamole, e gli Antichucos de Pavo, crocchette di tacchino marinato e servito con spezie e salse; si prosegue con una Garnacha cilena, in abbinamento al riso con anatra e insaporito da coriandolo e birra; l’arrosto di maiale, invece, si accompagna a un Malbec argentino (35 euro a persona).

Il menu di San Silvestro, 31 dicembre, è ancora top secret. Ma sarà in linea con la filosofia di Pablo e Monica Gugic di El Inca: ricreare in un boccone un viaggio tra alture innevate, vegetazione lussureggiante, scogliere e città brulicanti di vita, tra passato e presente, pur rimanendo seduti al tavolo.

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